Libri di Ferdinando Terlizzi
Sesso Voyeurismo Follia omicida
Ferdinando Terlizzi
Libro: Libro rilegato
editore: Vozza
anno edizione: 2022
pagine: 608
Ispirandosi al fatto realmente accaduto rielaborato con le armi della letteratura, Ferdinando Terlizzi tesse un "saggio" inconsueto e imprevedibile, un dramma esistenziale sulla spasmodica ricerca della verità che, già pubblicato con il titolo "Il delitto di un uomo normale", poi con il titolo "Il caso Tafuri", torna corretto, ripreso e arricchito con foto e nuovi inediti sviluppi.
Delitti in bianco e nero a Caserta. 1938-2006
Ferdinando Terlizzi
Libro
editore: Eracle
anno edizione: 2019
Delitti in bianco & nero a Caserta
Ferdinando Terlizzi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Italia
anno edizione: 2017
pagine: 496
Processi, enigmi, retroscena, orrori e verità. Un viaggio in terra di lavoro attraverso la morte, la passione, la vendetta e l'odio.
Il caso Tafuri. L'arringa inedita dell'avvocato Alfonso Martucci. Le copie autentiche del memoriale scritto dal medico assassino
Ferdinando Terlizzi
Libro
editore: Piccola Editalia
anno edizione: 2015
pagine: 586
Il delitto di un uomo normale eticamente deviato da una passione ignominiosa
Ferdinando Terlizzi
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2009
pagine: 587
Il medico sammaritano Aurelio Tafuri, nel 1958, conosce Anna Maria Novi, 20 anni, bella, ma "piena di passato". Nanà (come era chiamata nel giro la Novi), infatti, aveva fatto l'entraîneuse al "Trocadero". Nel 1959 la ballerina s'innamora di uno studente che faceva l'indossatore per l'Alta moda, Gianni de Luca. Questi la mette incinta e decide di sposarla, nonostante l'avversione feroce della famiglia. Tafuri, intanto, invaghito della Novi, continuava a sborsare fior di milioni, mantenendo un ibrido "menage a trois" (quando non diventava un "quartetto", per l'inserimento del primo amante della Novi, un ingegnere, o addirittura un "quintetto", allorquando si inseriva un gay). Nella comitiva non mancava, infatti, Carlo D'Agostino, un sarto omosessuale che vendeva costosi abiti alla ballerina (pagati dai suoi amanti occasionali), e organizzava spogliarelli privati e "poker strip", per i più intimi frequentatori della villa di Castelvolturno, di proprietà del farmacista Giovanni Tafuri, cugino del dermatologo Casertano. Il 9 Marzo del 1960, Tafuri, stanco ormai delle "vessazioni" a cui il giovane sottopone la sua "amata", decide di...