Libri di Federico Francucci
L'orca e la regina. Epos, romanzo, parodia in Stefano D'Arrigo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 152
L'opera narrativa di Stefano D'Arrigo – il colossale epos tardonovecentesco di Horcynus Orca e lo smilzo, reticente Cima delle nobildonne – ha intrattenuto un rapporto ambiguo con il canone della letteratura contemporanea. L'insieme degli scritti raccolti in questo volume affronta da varie prospettive (antropologiche, socioculturali, traduttologiche) lo scrittore di Alì, nell'intenzione di mostrare quanto il suo lavoro di artista orgogliosamente autosegregato – o "culo di pietra", secondo una sua colorita definizione – intersecasse i dibattiti culturali più vivi del secondo Novecento, tuffandosi nella materia traumatica del secolo, ovvero il combinato di guerra totale e tecnica invasiva. La nomea di romanziere bizzarro e inavvicinabile che per molto tempo ha accompagnato D'Arrigo, già a più riprese revocata in dubbio dall'ultimo ventennio di studi, qui si conferma una volta per tutte frutto di un equivoco. Di cui l'appendice iconografica e bibliografica esibisce la dinamica di formazione, tra letture frettolose e pregiudiziali ideologiche e estetiche legate alla stagione che vide uscire l'Orca. Doppiato il capo del centenario della nascita (1919), bisogna continuare a leggere D'Arrigo come una figura cruciale che ha interpretato in profondità il nostro tempo con i soli mezzi della letteratura.
Tutta la gioia possibile. Saggi su Giorgio Manganelli
Federico Francucci
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 156
L’interpretazione critica dell’opera di Manganelli è assestata abbastanza stabilmente sulle categorie che l’autore stesso ha usato centinaia di volte per definire la sua idea di letteratura: menzogna, maschera, nulla, finzione. I saggi di questo volume, senza negare affatto la validità di quel quadro, vogliono costruire una strada di lettura diversa. Unendo il rigore dell’analisi con la quanto mai necessaria libertà di movimento e di pensiero, qui si cerca di rinvenire, o di costruire (e insomma: di inventare) un Manganelli che scrive nel nome di una pratica attiva della potenza e della gioia.
Mimesis 1946-2016. Atti delle giornate di studio su Erich Auerbach (Pavia, Collegio Ghislieri, 27-28 aprile 2016)
Libro
editore: Pavia University Press
anno edizione: 2018
pagine: 132
Le giornate di studio su Erich Auerbach celebrano il 60° anniversario della pubblicazione di Mimesis. Gli atti raccolgono 8 contributi che affrontano da prospettive diverse un tema particolare, per fornire nuovi spunti di studio su una delle maggiori figure del panorama critico-letterario novecentesco. L’intervento di Maria Luisa Meneghetti affronta problematiche sulla lingua letteraria medievale e dantesca prendendo spunto dal saggio auerbachiano Lingua letteraria e pubblico. Il contributo di Mario Domenichelli propone una riflessione sui metodi impiegati da Auerbach e da Benjamin in relazione alla ricerca etimologica come strumento di conoscenza. La questione della figuralità e la concezione auerbachiana del tempo vengono approfonditi da Pietro Cataldi, mentre Federico Bertoni si interroga sull’eredità del metodo di Auerbach. Le due relazioni successive si soffermano sull’interesse di Auerbach per la letteratura francese: Lorenzo Renzi si concentra sulla linea da Montaigne a Proust; Daniele Giglioli propone un'indagine sulla poesia di Baudelaire. Riccardo Castellana estende la teoria del figurale attraverso Frye e Federico Francucci legge Auerbach attraverso l'opera di Pynchon.
Il mio corpo estraneo. Carni e immagini in Valerio Magrelli
Federico Francucci
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 160
L'opera in prosa di Valerio Magrelli, inaugurata nel 2003 da "Nel condominio di carne", ma preannunciata già quasi dieci anni prima negli "Esercizi di tiptologia", è una macchina minuziosa che si innesta su altre due macchine: quella del corpo da una parte, quella della tradizione letteraria e artistica occidentale dall'altra. E processando pezzi di queste macchine, e attraversando modi diversi come la malattia, la metamorfosi, l'instabilità dei confini identitari, ma anche la memoria, personale e non solo, di un uomo sempre più tecnicizzato e artificiale, produce immagini e le combina in paesaggi insieme visivi e sonori. Questo libro, analizzando soprattutto i due esiti maggiori della prosa magrelliana, il "Condominio" e il recente "Geologia di un padre", ma con frequenti agganci alla scrittura in versi, cerca di sottolineare la portata sia letteraria sia concettuale di uno degli autori più importanti della letteratura italiana contemporanea; lo fa scegliendo come territorio di indagine uno dei procedimenti che Magrelli ha saputo portare ad un altissimo livello di complessità e di peso, ossia quello delle citazioni. Sempre, ma in Magrelli più che mai, le citazioni sono interventi, molto imparentati con la chirurgia e la clinica: selezioni e prelievi da corpi propri e altrui, reimpianti, adattamenti e rigetti. Perché Magrelli continua ad autocitarsi, cambiando sottilmente, ad ogni intervento, il senso del suo prelievo?
La carne degli spettri. Tredici interventi sulla letteratura contemporanea
Federico Francucci
Libro
editore: OMP
anno edizione: 2009
pagine: 140
In un panorama fisico e cognitivo che in misura sempre maggiore si dà attraverso protesi e schermi, gli spettri (le merci fatte immagini, i corpuscoli disordinati di memoria personale e culturale, i simulacri d'identità...) infiltrano capillarmente la carne e creano corpi eterei, educati morti viventi che provvedono con effervescente diligenza al proprio asservimento e al proprio controllo. I reparti scelti della Continuità Umanistica iniettano in dosi equine il rimedio suggerito dai prontuari, una miscela di Realismo, Tradizione e Intersoggettività; ma contrariamente alle loro rassicurazioni non funziona. I contagiati, che solo per intervalla riacquistano la lucidità, si domandano: come resistere a sé stessi? Non è un romanzo di fantascienza apocalittica, non è un videogioco né un film: questi spettri, e questa carne, siamo noi. Gli interventi su Isabella Santacroce, Valerio Magrelli, Gabriele Frasca, Tiziano Scarpa, Aldo Nove, cercano la temperatura spettrale della letteratura nostra, d'oggi, e lo fanno più con il calore della circolazione sanguigna che non con la freddezza razionale. Ne esce allora un quadro, ne esce lo stesso un quadro, ma vivente, non museale.
Autografo. Volume Vol. 69
Libro: Opuscolo
editore: Interlinea
anno edizione: 2023
pagine: 164
Mario Pomilio ha scritto che all'origine del Quinto evangelio sta l'idea di un libro che «soggiace alle Scritture già note e di continuo ne modifica e ne amplifica il senso, trasformandone la verità in una specie di meta mobile». A tale spirito di ricerca, ermeneutica ed esistenziale, ci si è voluti richiamare dedicando il numero di "Autografo" a questo romanzo che si conferma tra i risultati maggiori del secondo Novecento. Meta mobile, dunque: qui indagata, anche con l'apporto di nuovi documenti d'archivio, da una pluralità di punti di vista che ne mettono in risalto la ricchezza e la complessità. Romanzo-mondo, attraversamento enciclopedico degli apocrifi neotestamentari, costruito su una raffinatissima apocrifia, opera metanarrativa e autoriflessiva, specchio allegorico di una congiuntura storico-politica e culturale di grandi fermenti e contraddizioni, ibrido multigenere subito in parte riscritto dall'autore per la scena teatrale.