Libri di Ezio Claudio Pia
Uomini d'affari tra Italia ed Europa. Lombardi, credito e cittadinanza (secoli XIII-XVII)
Ezio Claudio Pia
Libro
editore: Fondazione CISAM
anno edizione: 2024
pagine: 164
«Un legame così profondo che nulla poteva distruggere». Il generale Giovanni Battista Volpini, primo assistente di campo e capo di gabinetto S.A.R. Amedeo di Savoia Aosta
Erildo Ferro, Ezio Claudio Pia, Alberto Pregno
Libro: Libro in brossura
editore: E20 Glocal
anno edizione: 2017
Da un lungo lavoro di ricerca, un profilo a tratti inedito del generale Giovanni Battista Volpini. Particolarmente interessante la documentazione fotografica e storica attinta dall'archivio privato della famiglia Prego Volpini. Fra cui una cinquantina di fotografie risalenti all'epoca coloniale del corno d'Africa. Risultano rari anche i documenti che accompagnano il capitolo sull'epopea della scuola di cavalleria di inizio '900. Il libro raccoglie gli atti del convegno dedicato al Generale Volpini, tenutosi ad Isola d'Asti l'8 settembre 2016, con relativa documentazione fotografica. Fra gli interventi, quello di Pierpaolo Ianni, Dottore di ricerca in Istituzioni e Politiche alla Cattolica di Milano, intitolato “Onore delle armi sull'Amba Alagi” affiancato da una testimonianza sulla tragica battaglia. Particolarmente interessante la “Storia di lealtà ed amicizia” tratteggiata da Pia in relazione a Giovanni Battista Volpini e Amedeo di Aosta, definiti “due antichi ufficiali accomunati dal mal d'Africa”, che in un certo senso ripropone una revisione storica del periodo coloniale.
Asti
Ezio Claudio Pia
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione CISAM
anno edizione: 2017
pagine: 246
Credito e cittadinanza nell'Europa mediterranea dal Medioevo all'Età moderna
Ezio Claudio Pia
Libro: Copertina morbida
editore: Comune di Asti
anno edizione: 2014
pagine: 176
La giustizia del vescovo. Società, economia e Chiesa cittadina ad Asti tra XIII e XIV secolo
Ezio Claudio Pia
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2014
pagine: 243
Il tribunale del vescovo di Asti è il centro di un complesso sistema di relazioni economiche e politiche che innervano la società astigiana del tardo medioevo. I registri redatti fra XIII e XIV secolo dai chierici notai e in generale la documentazione vescovile testimoniano infatti una concentrazione eccezionale di competenze giuridiche e finanziarie presso il tribunale ecclesiastico: dalle questioni relative al credito e all'usura, alle liti matrimoniali, fino ai conflitti politici che dividono le famiglie eminenti. Si delinea bene la capacità della Chiesa astigiana di valutare e di riorganizzare i rapporti sociali e le gerarchie economiche della città grazie a un uso sapiente dei meccanismi di inclusione e di esclusione, in particolare della scomunica. Con gli inizi del Trecento, tuttavia, il coinvolgimento crescente del clero nei conflitti di fazione riduce l'efficacia dell'azione della corte vescovile. Entrano allora in crisi sia la capacità della curia di dare ordine alle relazioni sociali sia il modello ideologico di unità civica sostenuto a lungo dalla Chiesa.