Libri di Ernesto R. Rispoli
Ponti sull'Atlantico. L'Institute for architecture and urban studies e le relazioni Italia-America (1967-1985)
Ernesto R. Rispoli
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2013
pagine: 238
Questo libro ricostruisce le relazioni tra cultura architettonica italiana e nordamericana nel corso degli anni Settanta, prendendo come riferimento la breve ma significativa esperienza dell'Institute for Architecture and Urban Studies di New York, che dalla sua fondazione nel 1967 - su iniziativa di Peter Eisenman - fino ai primi anni Ottanta si impone come centro propulsore tra i più attivi ed influenti nel dibattito disciplinare negli Stati Uniti. Più che la semplice ricostruzione dei suoi quasi vent'anni di storia, ciò che interessa dell'IAUS è proprio il suo costituirsi, anche e sopratutto grazie al suo ambizioso progetto editoriale ed espositivo, come luogo privilegiato di un incontro e di un confronto, non privo di contraddizioni, tra due milieux intellettuali - la New York dei Five Architects e delle mostre al MoMA, la Venezia dell'IUAV di Aldo Rossi e Manfredo Tafuri e delle neonate Biennali d'architettura -lontani geograficamente e culturalmente, e tuttavia accomunati dal tentativo di ridefinizione della specificità, del ruolo e degli obiettivi dell'architettura al tramontare dell'utopia funzionalista. Eisenman da un lato, Rossi e Tafuri dall'altro sono i protagonisti di un dibattito complesso e multistratificato che vede intrecciarsi temi, luoghi e personaggi sulle due sponde dell'Atlantico: una vera e propria "scacchiera con tre re" dagli schieramenti in costante riassetto.
La nuova biblioteca di Alessandria. Snøhetta dalla Norvegia all'Egitto
Ernesto R. Rispoli
Libro: Copertina morbida
editore: CLEAN
anno edizione: 2008
pagine: 192
La nuova Biblioteca di Alessandria d'Egitto, realizzata tra il 1988 e il 2002 dal gruppo norvegese Snøhetta, vincitore del concorso internazionale, è densa di suggestioni perché immaginata come ideale rifondazione della mitica Biblioteca fondata da Alessandro e continuata dai Tolomei, investita sin dall'inizio - e grazie anche al patrocinio Unesco - di un carattere sovranazionale e rappresenta nel panorama dell'architettura contemporanea un episodio di grande interesse. Già da molti considerata tra gli esiti più significativi dell'epoca contemporanea, l'opera è effettivamente dotata, sia per lo spessore semantico del progetto, sia per la qualità d'insieme e di dettaglio dell'edificio realizzato, di una profondità davvero rara a incontrarsi nella 'deriva formalista' che sembra caratterizzare larga parte dell'architettura oggi.

