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Libri di Enzo Mattina

La pala meccanica e la polvere da sparo

La pala meccanica e la polvere da sparo

Enzo Rea

Libro: Libro in brossura

editore: Wojtek

anno edizione: 2024

pagine: 122

Un libro-denuncia sul tema delle morti bianche, dell'assenza di sicurezza nei luoghi di lavoro, delle disfunzioni degli apparati amministrativi economici e politici nell'affrontare questa vera e propria piaga. La strage della Flobert del 1975, in cui 13 operai persero la vita; la morte di Salvatore Sturace, che a soli quindici anni venne a mancare nel 1988 in un cantiere edile di Pomigliano d'Arco da addetto alla pala meccanica; le battaglie nell'Alfa Sud e la cultura operaia di Pomigliano d'Arco che ha portato alla nascita dei Zezi - Gruppo Operaio. Tante storie atroci che l'autore ci introduce con lo scopo di denunciare, ricordare e fare in modo che non accadano mai più. Prefazione di Enzo Mattina.
15,00

Europa contro

Europa contro

Enzo Mattina, Claudio Consalvo Corduas

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2019

pagine: 248

"Europa contro" porta l'attenzione sugli ostacoli che si frappongono ad un futuro condiviso dell'Unione europea e prende le mosse da tre interrogativi che gli autori si sono posti: perché non se ne può fare a meno? Come la si può rimettere in corsa con soluzioni praticabili in tempi ravvicinati? Come superare la emergente dicotomia dell'Europa contro molti e di molti contro essa? Nella prima parte, L'Europa tra idealità e necessità, si affronta l'aspetto politico. Si esamina la genesi e lo sviluppo della IV Rivoluzione industriale: dalle tecnologie digitali, alla finanziarizzazione dell'economia e liberalizzazione degli scambi commerciali. Gli effetti di questa trasformazione toccano le condizioni di vita di milioni di persone e le loro aspettative, divenute decrescenti dopo essere state percepite per decenni come crescenti. Disorientamento, paura e sfiducia si coniugano oggi con l'affidamento a partiti e movimenti politici che propongono la chiusura nei confini nazionali ed il depotenziamento delle Istituzioni sovranazionali, in primis dell'Unione europea. Deriva azzardata e pericolosa, perché l'attuale Ordine mondiale multipolare è caratterizzato da tre preponderanti attori (Stati Uniti, Russia, Cina) in competizione tra loro per la ridefinizione delle aree geografiche d'influenza. In questo contesto, un forte interlocutore europeo garantirebbe prospettive di pace, governabilità della IV Rivoluzione industriale e sviluppo condiviso. Nella seconda parte, L'Europa incompiuta, si analizza l'assetto istituzionale dell'Unione per individuare le cause dell'attuale stallo della UE. Viene affrontata l'esigenza di dotare l'Unione europea di una comprensibile ed agile Costituzione, per stabilire le regole del gioco democratico di un popolo europeo con il diritto di essere pienamente sovrano. Il processo storico della costituzionalizzazione dei princìpi che regolano i Trattati europei è particolarmente complesso e rappresenta finora un'opera incompleta e poco conosciuta, sebbene abbia concorso al passaggio da un'Europa essenzialmente mercantile ad un'Europa fondata sui diritti. Una formale Costituzione europea rappresenterebbe anche la migliore difesa delle autonomie locali, dello stato di diritto, della libertà e della giustizia sociale in tutti gli Stati membri. Inoltre, il processo costituente e di riaggregazione della UE con soluzioni innovative potrebbe rappresentare il punto d'incontro di tutte le anime della vicenda europea, anche quelle ora antagoniste, e avvicinare i cittadini alle Istituzioni eurounitarie. Le due parti del libro, politica ed istituzionale, consentono di comprendere l'importanza anche per il quotidiano di ciascun europeo dell'evoluzione transnazionale e democratica della UE. Prefazione di Emma Bonino.
18,00

Elogio della precarietà. Il lavoro tra flessibilità, sussidiarietà e federalismo

Elogio della precarietà. Il lavoro tra flessibilità, sussidiarietà e federalismo

Enzo Mattina

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2010

pagine: 176

Un singolare strabismo politico fa percepire il lavoro precario più negativo del lavoro nero. Questo è, infatti, un male, ma per qualche verso è tollerato, perché riconducibile al gusto della trasgressione che abbonda nel dna nazionale. Il lavoro precario è un'altra cosa, è legale e forse in ciò è la sua maggiore pecca, perché evoca sensi di colpa per il solo fatto di essere stato consentito. Certamente è un fenomeno sociale meritevole di grande attenzione, ma non ha fondamento la demonizzazione che se ne fa e soprattutto non ha senso la campagna della paura che lo addita come l'agente disgregatore di vite individuali. La precarietà del lavoro potrebbe però diventare un'opportunità, se ci sforziamo di gestirla. Questo libro vuole analizzare senza preconcetti vizi e virtù di questo fenomeno tipico del nostro tempo.
15,00

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