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Libri di Emanuele Franceschetti

Poesia e musiche. Convergenze e conflitti in Italia dal 1940 ad oggi

Poesia e musiche. Convergenze e conflitti in Italia dal 1940 ad oggi

Libro: Libro in brossura

editore: LIM

anno edizione: 2023

pagine: 213

La musica del verso non può essere scandita da un metronomo. La sua isocronia, se pure esiste, è puramente mentale e la durata delle pause non è quantificabile. La metrica ci permette di misurare il computo sillabico con l’illusione di una precisione matematica, ma chi comanda in poesia è il ritmo che regolando la distribuzione degli accenti risospinge i poeti fra le braccia della musica. Come a quel punto non invidiare la leggerezza delle note, segni distintivi di suoni che viaggiano ovunque, senza il peso dei significati che le parole si trascinano addosso come macigni e che abbisognano di traduzione ogni volta che si valica una frontiera? (Dal Preludio di Biancamaria Frabotta)
28,00

Testimoni

Testimoni

Emanuele Franceschetti

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2022

pagine: 76

"... una densa e composita partitura, attraversata da alcuni Leitmotive che rintoccano da una pagina e da una sezione all'altra: si tratta, per situare subito questa nuova voce poetica, di motivi poetico-filosofici che la grande poesia del Novecento italiano ed europeo ha alimentato, variato, declinato per decenni e che tuttavia, se è vero il monito di Ernst Bloch che Franceschetti ha trascritto nell'epigrafe della prima sezione della sua silloge («Ciò che è accaduto, è sempre accaduto solo a metà»), continuano a bruciare, a fermentare nella coscienza di chi scrive versi obbedendo più a una necessità espressiva ed esistenziale («cruento atto esistenziale», definiva Bartolo Cattafi la sua scrittura) che a un qualsiasi programma."
12,00

Gymnopedie

Gymnopedie

Michele Bordoni

Libro: Libro in brossura

editore: Italic

anno edizione: 2018

pagine: 60

"Il lettore di questo libro d'esordio di Michele Bordoni sappia innanzitutto che si trova di fronte a un poeta autentico, lievemente e fervorosamente inattuale, già sicuro nel timbro, abile a recuperare gli echi di una tradizione altissima, e irradiarla con spirito ardimentoso in un orizzonte mentale (e vocale) che non ha nessun timore di chiedere alla parola, e al verso che la porta, una qualità che in tempi di presupponente dismissione stilistica appare sempre più negletta: l'eleganza. Ne esce una poesia di resistenza. Di resistenza al dolore, innanzitutto (di cui le poesie dicono ciò che c'è da dire con un andamento dolcemente discorsivo atto a dar conto di una continua rimisurazione di sé nel rovello del pensiero teso fra rimembranza e ricalibratura della realtà), e, in filigrana, di resistenza nei confronti di un linguaggio poetico accomodante, quello dei più. Le Gymnopedie scaturiscono proprio qui, nel punctum dolens di una coscienza nutrita di letture ("Mi cerco fra le pagine degli altri / quasi fosse un'amara vocazione / la tentazione di non appartenersi.") che si arroga il compito, difficile per quanto storicamente necessario, di una resistenza elegante "che sia preghiera e perimetro di voce, / la fioritura nell'apnea del canto". Che è come dire che le poesie di Bordoni nascono nel luogo ambiguamente armonico di riflessione di un io lirico che si muove sì nella concretezza del mondo — la geografia di questo poeta nuovo sta fra un Veneto quasi suo, Venezia e Padova in primis, e le Marche native — ma che non ha nessuna paura di mettersi in ascolto, rilkianamente, luzianamente, del soffio dell'invisibile. Il titolo della raccolta dice tanto: il riferimento va come ovvio a Satie, e non è di certo un caso che le Gymnopedie di Bordoni siano tre esattamente come il loro "archetipo" satieniano; come non è per nulla irrilevante sapere che le "gymnopedie", ancor prima di Satie erano, in Grecia, una danza processionale con caratteri lirici... Ma poi, leggendola, questa raccolta scritta senza precauzioni, ci si ritrova presto felici di scoprire che la sostanza di cultura, mentre dà forza evocativa, non toglie niente all'intrinseca innocenza di una voce ferita d'esistenza che sa essere "naturalmente" e convincentemente malinconica ed epica insieme. Alla faccia del minimalismo e delle sue chimere tristi, inabili al volo." (Massimo Morasso)
12,00

Terre aperte

Terre aperte

Emanuele Franceschetti

Libro

editore: Italic

anno edizione: 2015

pagine: 80

"Ad alcuni anni dalla plaquette d'esordio, da quel labirinto in cui muoveva i suoi primi passi in versi, Emanuele Franceschetti torna alla pubblicazione con un libro che ne certifica gli enormi passi di maturazione, frutto di un incontro più adulto e sostanziale con la vita, come pure di letture che si sono ampliate e fortificate, divenendo spesso le più fedeli compagne della quotidianità. Franceschetti viene dalla musica [...] e, nel ritmo che indubitabilmente percorre la sua versificazione (sempre il verso si lega al ritmo, come la voce al respiro), s'avverte - in questo nuovo libro - una solidità diversa, una domanda più fonda e inchiodante, un bisogno d'aria e di luce più necessitante ed esistenziale, ben al di là dei modi. Lo stesso titolo, 'Terre aperte', rappresenta questo radicamento che è tuttavia anche spaesamento; radice e aria; fondamento e apertura. Franceschetti sente consuonare in sé la lezione di alcuni classici del Novecento, a cominciare dall'amato Betocchi, giù giù fino alla radicale asciuttezza di Sereni, sì che nei suoi versi non c'è alcuna concessione al di più: tutto è calibrato, pensato, scelto e depositato al millimetro, ma in forza di un impeto interiore che è passione e carne, dolore e fiato, domanda e storia, infinito e quotidianità".
12,00

Dal labirinto

Dal labirinto

Emanuele Franceschetti

Libro: Libro in brossura

editore: L'Arcolaio

anno edizione: 2011

pagine: 47

11,00

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