Libri di Elisabetta Potthoff
Dall'India. Annotazioni, diari, poesie, considerazioni e racconti
Hermann Hesse
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 396
"Mi è rimasta l'esperienza di un ritorno alle mitiche condizioni di fanciullezza dell'umanità e un profondo rispetto per lo spirito dell'Oriente." Gli appunti di viaggio dell'autore di "Siddharta" e del "Giuoco delle perle di vetro" nel mistico paese descritto in tante sue opere.
Il testamento
Rainer Maria Rilke
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2024
pagine: 112
Lunga lettera a Baladine Klossowska, madre del grande pittore Balthus e ultima delle amanti di Rilke (da lui affettuosamente nominata Merline), “Il testamento” (1921) è soprattutto la testimonianza sofferta del superamento di una lunga crisi personale e creativa che aveva portato Rilke a interrompere la stesura delle “Elegie duinesi”. Lo scrittore sentiva che, per superare quel lungo silenzio e conquistare, secondo una definizione dello stesso Rilke, «l’ultimo territorio della parola», era per lui necessario – come scrive Elisabetta Potthoff nella prefazione – «redigere un testamento, stabilire la propria volontà ultimativa e insieme prendere congedo». Congedo da cosa? Da se stesso per andare oltre, per superarsi, perché «in nessun luogo vi è sosta» (Prima elegia) e perché «viviamo sempre congedandoci» (Ottava elegia). Il testo si divide in due parti: la prima a mo’ di prologo e redatta in terza persona; la seconda con le “annotazioni testamentarie”: tra ricordi, riflessioni, immagini, in uno stile quasi aforistico, Rilke suggella, scrive ancora Elisabetta Potthoff, il suo «estremo sforzo di riguadagnare, passando al vaglio esperienze passate e presenti, quelle certezze che conferiscono nuovo spessore alla sua identità e gli consentono di riconquistare la propria poesia». Così si prepara la grande stagione delle nuove “Elegie duinesi” e dei “Sonetti a Orfeo”. Meditazione sulla morte e sulla vita, e sulla complessa relazione tra uomo e donna, per un poeta che ha sempre cercato il silenzio e la libertà, queste pagine ci offrono forse il più intenso manifesto poetico ed esistenziale del grande scrittore. Il volume contiene testi in lingua tedesca con traduzione in italiano.
Su Rodin
Rainer Maria Rilke
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2023
pagine: 160
Quando Rilke incontra Rodin – sulla cui opera sta scrivendo una monografia – è ancora alla ricerca di una sua più autentica vocazione; a lui si rivolge con queste parole nel 1902, prima di raggiungerlo a Parigi: «Onorato Maestro, l’occasione di scrivere sulla vostra opera rappresenta per me una vocazione interiore, una festa, una gioia, un grande e nobile compito a cui sono tesi tutto il mio zelo e tutto il mio amore». Non diversamente da ogni altro apprendistato, anche quello di Rilke presso Rodin (di cui nel 1905 era divenuto segretario, trasferendosi nella villa di Meudon) ha come meta l’autonomia interiore. E la rottura con Rodin, avvenuta nel 1906, è un chiaro segno della volontà emancipativa del poeta, che sottraendosi all’influenza troppo oppressiva del Maestro potrà ritrovare se stesso e infine riconciliarsi con lui, nel 1907. Questo profondo, contraddittorio rapporto è scandito dai magistrali scritti di Rilke e dalle sue lettere qui raccolte. Nessuno ha saputo penetrare come Rilke nella creazione e nella vita di Rodin, nessuno come lui ha saputo coglierne la profondità spirituale, la potenza rivoluzionaria dello stile.
Il testamento. Testo tedesco a fronte
Rainer Maria Rilke
Libro
editore: Guanda
anno edizione: 1983
pagine: 136
Su Rodin
Rainer Maria Rilke
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2019
pagine: 150
«Prima di essere celebre, Rodin era solo. E la celebrità, una volta sopraggiunta, lo ha reso forse ancora più solo. Giacché la celebrità è in fondo soltanto la summa di tutti i malintesi che si addensano attorno a un nome nuovo. Quelli che circondano il nome di Rodin sono moltissimi; dissiparli sarebbe un compito lungo e faticoso. D’altronde non è necessario; si assiepano attorno al nome, non attorno all’opera, che è cresciuta a dismisura ben oltre il suono e i limiti di quel nome, fino a cancellarlo e a rendersi anonima come una pianura o un mare, abbreviato in un appellativo sulle carte, nei libri e tra gli uomini, ma in realtà fatto di spazio, moto e abisso. L’opera di cui mi accingo a parlare è andata crescendo attraverso gli anni e cresce ogni giorno come una foresta, incessantemente. Ci si aggira tra i suoi mille oggetti sopraffatti dalla ricchezza dei reperti e delle invenzioni che la compongono, e istintivamente si cercano le mani che hanno dato forma a questo mondo. Ci si rammenta quanto piccole siano le mani dell’uomo, come si stanchino presto e quanto sia breve il tempo loro concesso per agire. E nasce il desiderio di vedere le due mani che hanno vissuto come cento, come un popolo di mani destatosi prima dell’alba per incamminarsi sulla lunga via che conduce a quest’opera. Ci si chiede chi sia il dominatore di quelle mani. Che uomo è mai?».
Dall'India. Annotazioni, diari, poesie, considerazioni e racconti
Hermann Hesse
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 382
"Mi è rimasta l'esperienza di un ritorno alle mitiche condizioni di fanciullezza dell'umanità e un profondo rispetto per lo spirito dell'Oriente." Gli appunti di viaggio dell'autore di "Siddharta" e del "Giuoco delle perle di vetro" nel mistico paese descritto in tante sue opere.
Su Rodin
Rainer Maria Rilke
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2015
pagine: 145
"Prima di essere celebre, Rodin era solo. E la celebrità, una volta sopraggiunta, lo ha reso forse ancora più solo. Giacché la celebrità è in fondo soltanto la summa di tutti i malintesi che si addensano attorno a un nome nuovo. Quelli che circondano il nome di Rodin sono moltissimi; dissiparli sarebbe un compito lungo e faticoso. D'altronde non è necessario; si assiepano attorno al nome, non attorno all'opera, che è cresciuta a dismisura ben oltre il suono e i limiti di quel nome, fino a cancellarlo e a rendersi anonima come una pianura o un mare, abbreviato in un appellativo sulle carte, nei libri e tra gli uomini, ma in realtà fatto di spazio, moto e abisso. L'opera di cui mi accingo a parlare è andata crescendo attraverso gli anni e cresce ogni giorno come una foresta, incessantemente. Ci si aggira tra i suoi mille oggetti sopraffatti dalla ricchezza dei reperti e delle invenzioni che la compongono, e istintivamente si cercano le mani che hanno dato forma a questo mondo. Ci si rammenta quanto piccole siano le mani dell'uomo, come si stanchino presto e quanto sia breve il tempo loro concesso per agire. E nasce il desiderio di vedere le due mani che hanno vissuto come cento, come un popolo di mani destatesi prima dell'alba per incamminarsi sulla lunga via che conduce a quest'opera. Ci si chiede chi sia il dominatore di quelle mani. Che uomo è mai? ".
La donna senz'ombra
Hugo von Hofmannsthal
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 121
Un poeta non abbandona mai totalmente i problemi che non è riuscito a esaurire. Come nella filogenesi dello sviluppo generale della poesia la fiaba proviene dal mito, così, nell'ontogenesi hofmannsthaliana, al romanzo Andreas, tanto vicino al mito, segue il racconto fiabesco della Donna senz'ombra. Qui però, contro la regola generale, la struttura del tema principale non è stata conservata ma capovolta: il tema del bambino rimane, ma trasposto nel problema dei genitori. Una principessa delle fate - questa la storia - si innamora dell'imperatore delle isole sud-orientali, e diviene la sua sposa. Su di lei pesa però una terribile maledizione. La principessa non è riuscita a diventare un vero e proprio essere terrestre. Malgrado lo sfarzo orientale "La donna senz'ombra" è una favola semplicemente moralistica, quasi puritana (ogni puritanesimo, cristiano o ebraico che sia, ammette soltanto matrimoni benedetti dalla prole) ed è molto difficile, almeno al primo sguardo, scoprire una qualsiasi analogia tra questa fiaba e l'Andreas.
Vento e destino. Poesie, prose, sogni e appunti a Capri e a Napoli
Rainer Maria Rilke
Libro: Libro in brossura
editore: L'Ancora del Mediterraneo
anno edizione: 2006
pagine: 87
Fra il 1906 e il 1907, Rainer Maria Rilke soggiorna fra Napoli e Capri. Egli non ama la vita mondana e vive isolato e separato, naturalmente scrivendo: lettere, appunti, poesie. Il volume raccoglie quanto Rilke ha scritto a Napoli e a Capri, sia su questi luoghi sia quanto essi hanno ispirato. Poesia e prosa si mescolano. Alle lettere fanno da contrappunto i sogni. E si scoprono anche poesie e testi nati qui ma che hanno visto la luce solo dopo diverso tempo e altrove.