Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Elisabetta Fusar Poli

Municipalia Cremae. Studi e percorsi di ricerca sugli statuti di Crema in età veneziana. Con edizione della fonte
58,00

History & law encounters. Lezioni per pensare da giurista. Volume Vol. 4

History & law encounters. Lezioni per pensare da giurista. Volume Vol. 4

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2024

pagine: 192

Queste pagine costituiscono il corale esito editoriale delle lezioni che hanno arricchito la quarta edizione degli History&Law Encounters, come ormai di consuetudine proposti dagli insegnamenti storico-giuridici bresciani pensando soprattutto ai giuristi negli anni della loro formazione universitaria. Nella comune prospettiva della valorizzazione delle fonti, i vari contributi presentano, attraverso una ricca e stimolante polifonia di voci, temi complessi e fondamentali che attraversano l’esperienza giuridica europea: il metodo della scientia iuris medievale, lo ius mercatorum nella sua dimensione processuale e normativa, il codice e la sua interpretazione, la penalistica in dialogo con le scienze mediche, la criminologia, il rapporto fra Stato e individuo nei suoi fondamenti costituzionali. Istituti, norme, organismi, processi giuridici e politici, letti con un’inquadratura di lungo campo, mostrano come il dato giuridico possa essere rivelatore della cultura giuridica di una società, dei suoi caratteri e, in ultima istanza, dell’idea di persona che custodisce. Autori: Rossini Marco; Legnani Annichini Alessia; Spinosa Alberto; Scirò Pietro; Alvazzi Del Frate Paolo; Braccia Roberta; Trifone Gian Paolo.
26,00

History & law encounters. Lezioni per pensare da giurista. Volume Vol. 3

History & law encounters. Lezioni per pensare da giurista. Volume Vol. 3

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2023

pagine: 176

La terza edizione degli "History&Law Encounters. Lezioni per pensare da giurista" si traduce in queste pagine, che raccolgono le policrome riflessioni offerte agli studenti degli insegnamenti storico-giuridici bresciani nell’anno 2022. Il fil rouge immaginato e proposto ai relatori (poi autori) si è incarnato nella ‘persona’, non tanto e non solo intesa quale soggetto di diritto, ma soprattutto quale soggetto che entra-in-relazione-con il diritto, che è protagonista nell’ordine giuridico, entrando nei meccanismi giuridici, così come nei processi di produzione del (e di) diritto. Attraverso questo diaframma, la persona, nella sua dimensione reale – anche corporea – e storicamente determinata, dal suo profilo individuale o nelle sue formazioni aggregate e collettive, appare dialogare col diritto, entrare in sintonia o in conflitto con esso, adeguarsi o ribellarsi a esso, ma anche contribuire alla creazione o al rinnovamento dell’ordine giuridico stesso. Dalla testimonianza nel processo dell’età medievale e moderna, ai movimenti otto-novecenteschi di riforma del diritto in chiave sociale, i contributi qui raccolti concorrono a dimostrarci, ciascuno entro la propria prospettiva, la centralità della persona quale destinataria del precetto giuridico, ma anche quale parte attiva e reale del diritto nel suo ‘farsi’, colto attraverso le fonti, nella sua dimensione normativa, giudiziale e dottrinale.
24,00

History & law encounters. Lezioni per pensare da giurista. Volume Vol. 2

History & law encounters. Lezioni per pensare da giurista. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2022

pagine: 224

Il presente volume raccoglie gli esiti della seconda edizione degli History&Law Encounters, progetto didattico e scientifico ideato dagli insegnamenti di Storia del diritto del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Brescia ed offerto agli studenti, in avvio di studi, per riflettere sul senso – nella doppia accezione di "significazione" e "direzione"– dell'essere giurista oggi. Gli Autori, coinvolti nell'iniziativa, hanno dato voce a temi e problemi che attraversano l'esperienza giuridica europea, muovendo da una (ri)lettura delle fonti, colte nella loro piena storicità. Capitolari carolingi ed ottoniani, costituzioni imperiali e decretali, statuti municipali e dei collegi professionali, prassi giudiziarie tra la Terraferma e Venezia, Statuto albertino, codici penali e atti processuali tra Otto e Novecento hanno così restituito, in forza della loro vivida peculiarità, la ricchezza e complessità di un passato che entra in attivo dialogo con il sapere e agire giuridico del presente.
31,00

Jus brixiae et alibi. Scritti scelti offerti ad Alberto Sciumè

Jus brixiae et alibi. Scritti scelti offerti ad Alberto Sciumè

Libro: Libro rilegato

editore: Giappichelli

anno edizione: 2022

pagine: 496

L’Università nacque (per inciso: nell’Italia medievale e con lo studio del diritto; molti lo sanno, ma pochi se lo ricordano quando si disquisisce sulla “offerta formativa” per i futuri giuristi e si pretende di ometterne la Storia del diritto medievale) con la straordinaria scintilla irneriana di un insegnamento che stimola allo studio e di uno studio che si fa motu proprio insegnamento: il sinolo di ricerca e didattica (“studendo docere”) come cuore dell’Università 1. Poi, recentemente, soprattutto per raccogliere finanziamenti, hanno inventato la “terza missione”, una sorta di radicamento sul territorio (una inconscia compensazione localistica, forse, all’esterofilia anglofona che punteggia la mission di ogni università desiderosa di presentarsi smart), che per molte discipline non ha una sana logica. Insomma, il professore universitario si dedica ad una triplice attività, resa sempre più disarticolata dalla burocrazia accademica che ne frantuma l’originaria unitarietà in adempimenti via via più avulsi l’uno dall’altro. Ebbene, ciò che vorrei testimoniare in queste poche righe (che gli sembreranno già troppe, conoscendone l’idiosincrasia ad essere soggetto celebrato) è l’energia con cui Alberto Sciumè ha incarnato le due anime universitarie (ricerca e didattica) e ha accondisceso, con pazienza maggiore di quanto (non) facciano colleghi più giovani, alla missione territoriale.
70,00

History & law encounters. Lezioni per pensare da giurista

History & law encounters. Lezioni per pensare da giurista

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2021

pagine: 93

Questo volume è la materializzazione della prima edizione degli History&Law Encounters, un progetto didattico e scientifico avviato dai corsi di Storia del diritto presso l'Università di Brescia nella primavera del 2019, con l'intento di proporre anzitutto agli studenti elementi per discernere la fisionomia del `giurista' in avvio del loro percorso di studi. L'apporto dei sei autori (fra giuristi e storici del diritto) interpellati per attuare tale progetto si è tradotto in una ricca polifonia di voci e di prospettive che, passando attraverso l'immediatezza delle lezioni e del dinamico confronto in aula, trova ora, in queste dense pagine, l'occasione di una condivisione ancor più ampia. Con l'intento di 'provocare' dimensioni poco esplorate dal giurista, attingendo al metodo critico proprio dello storico, le proposte d'analisi (e indagine) accolte in questo volume spaziano dalle radici dell'Europa alla stregoneria nel contesto subsahariano, dal costituzionalismo inglese alla Carta del Carnaro, dal contratto nel pensiero della Scuola di Salamanca alla dottrina internazionalistica fra Sette e Novecento. Non un percorso, dunque, ma coordinate che identificano problemi, temi e domande entro un ampio quadrante spazio-temporale.
16,00

Relativo e plurale. Dinamiche, processi e fonti di diritto in Terraferma veneta (secc. XVI-XVIII)

Relativo e plurale. Dinamiche, processi e fonti di diritto in Terraferma veneta (secc. XVI-XVIII)

Elisabetta Fusar Poli

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2020

pagine: 163

Pluralità (di poteri, status e corpora, fonti di diritto, giurisdizioni) e relatività (di soluzioni normative, assetti politico-istituzionali, rapporti di forza e reciproca definizione di spazi giuridici e d'identità fra soggetti, gruppi, ceti, comunità, universitates) nel tempo e nello spazio sono cifre distintive dell'Età moderna e della complessa e sfaccettata esperienza giuridica che la connota. Le vicende della Terraferma veneta, particolarmente entro il distretto bresciano, fra i secoli XVI e XVIII ne sono perfetto esempio. La sovrapposizione della dominazione veneziana ai precedenti assetti giuridici, politico-istituzionali e sociali enfatizza la complessità dei rapporti fra centri e periferie, stimolando l'originarsi e definirsi di nuovi 'spazi giuridici' che potremmo definire intermedi, connessi alla dimensione territoriale e al contempo astratti da essa. L'attenzione si concentra sul Territorio, 'corpo territoriale' che rappresenta interessi e comunità della campagna bresciana sin dal XV secolo. Ente ibrido che non trova collocazione precisa né nella tassonomie della scientia iuris né entro le nuove teorie dello Stato, a metà strada fra modello corporativo medievale ed articolazione periferica dell'amministrazione statuale, il Territorio è espressione spontanea di un'ampia sezione del distretto e ne aggrega gli interessi, è interlocutore (de facto e poi formalizzato) di Venezia e della città di Brescia, e protagonista di un diritto multiforme, esposto a continui riassetti e contrattazioni, connotato da un carattere spiccatamente dinamico e impermanente. La materia del 'buon governo' diviene uno degli ambiti di intervento che maggiormente è oggetto e momento di coagulazione di tali dialettici processi di produzione del diritto. Una prima parte del volume si concentra su questi aspetti, muovendo dal perimetro più ampio dello Stato moderno, per giungere a quello più 'locale' delle comunità incluse nel Territorio, con il loro tenace ius proprium. La seconda parte propone la versione tridimensionale e plastica di questa ricostruzione, sfruttando materiali e fonti di diritto prescelte nell'ampio novere riferibile ai secoli considerati, in relazione al contesto e ai soggetti analizzati: casi di studio che vividamente illuminano,. chiarendone i nodi, l'intreccio dei temi affrontati.
22,00

Centro dinamico di forze. I giustisti e l'innovazione scientifico-tecnologica fra liberalismo e autarchia

Centro dinamico di forze. I giustisti e l'innovazione scientifico-tecnologica fra liberalismo e autarchia

Elisabetta Fusar Poli

Libro

editore: Giuffrè

anno edizione: 2012

pagine: VIII-264

Fra '800 e '900 il giurista italiano si confronta con uno dei più evidenti fenomeni connessi alla seconda industrializzazione: l'innovazione scientifico-tecnologica che, da evento eccezionale e spesso fortuito, diviene esito di una studiata strategia produttiva, in cui il 'processo inventivo' assume il valore di fattore trainante dello sviluppo economico. Gettando uno sguardo alle prime discipline normative di invenzioni e scoperte (risalenti al XV secolo) e alle soluzioni giuridiche approntate nel corso dei secoli sino all'età contemporanea, l'attenzione del volume si concentra sul periodo che va dalla metà dell'800 all'esperienza fascista, evidenziando il raccordo fra economia e diritto, esigenze della realtà socio-economica e risposte giuridiche, dal liberismo di matrice piemontese all'autarchia del Ventennio. Ne esce un quadro variegato, in cui dottrina e giurisprudenza, leggi nazionali e convenzioni internazionali, dibattiti e progetti mai realizzati (si veda l'intensa ma fugace esperienza della 'proprietà scientifica'), concorrono a tratteggiare i mobili contorni di ambito disciplinare in cui, oggi come allora, si celebra il conflitto fra diritti esclusivi dell'individuo e interessi della collettività, fra la staticità (apparente) del paradigma proprietario e le dinamiche del mercato e della concorrenza.
26,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.