Libri di Elisabetta Fiorito
Eroine della libertà. Nove donne ebree che hanno fatto la Storia, da Gracia Mendes a Golda Meir, da Hedy Lamarr a Rita Levi-Montalcini
Elisabetta Fiorito
Libro: Libro in brossura
editore: Il Sole 24 Ore
anno edizione: 2025
pagine: 160
Nove donne ebree, vissute in epoche e luoghi diversi, prendono la parola una dopo l’altra e si raccontano. Da Myriam – unico personaggio immaginario –, una donna del Ghetto di Roma, che assiste al rogo di Giordano Bruno, si passa all’avventurosa vita di Gracia Mendes, per ritrovarci nella prigione di Anna Del Monte nella Casa dei Catecumeni, di nuovo a Roma. L’epoca dell’emancipazione si apre con Amelia Pincherle Rosselli, prima drammaturga italiana; Hedy Lamarr, diva del Cinema della Hollywood degli anni d’oro e inventrice; Rita Levi-Montalcini, premio Nobel per la Medicina. Il dopoguerra viene invece raffigurato attraverso Ada Sereni, organizzatrice dell’immigrazione clandestina degli ebrei sopravvissuti alla Shoah, e da Golda Meir, artefice della fondazione dello Stato d’Israele. La guerra dei Sei Giorni porta alla cacciata degli ebrei dai paesi arabi ed è così che Magda, una donna comune, arriva a Roma. Tutte insieme le loro vite tracciano l’epopea ebraica e femminile nel corso dei secoli e formano un mosaico di storie ed esperienze straordinarie, accomunate dalla tenacia e della fierezza che gli ha permesso di salvare vite, affrontare persecuzioni, tragedie e pregiudizi di ogni genere e le rende oggi, ai nostri occhi, luminose testimoni di coraggio e di libertà.
Golda. Storia della donna che fondò Israele
Elisabetta Fiorito
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2024
pagine: 176
Protagonista emblematica della storia d'Israele, ricordata da alcuni con affetto e da altri con biasimo, amata o detestata, ma sempre e comunque considerata iconica e quasi leggendaria, Golda Meir è stata la prima premier donna, e finora l'unica, alla guida dello Stato d'Israele, segnandone per sempre, con la sua forte personalità e le sue scelte politiche, l'identità e il destino. Nata a Kiev in epoca zarista, seguì prima la famiglia negli Stati Uniti per poi trasferirsi da adulta in Palestina, territorio all'epoca sotto il protettorato britannico. Animata da spirito pionieristico e dal sogno socialista sionista, Golda ha scalato pian piano tutti i gradini del Mapai, il partito laburista, prima come membro di un kibbutz, poi come segretaria e impiegata del sindacato dei lavoratori, fino ad arrivarealla carica di ministro del Welfare, degli Esteri e infine ad assumere il ruolo di primo ministro dal 1969 al 1974.
Amori e pandemie
Elisabetta Fiorito
Libro: Copertina morbida
editore: Il Sole 24 Ore
anno edizione: 2021
pagine: 192
Un diario di un anno di pandemia tra racconti autobiografici e pièce teatrali. "Amori e Pandemie" alterna letteratura e drammaturgia descrivendo momenti attuali e ricordi delle passate epidemie. Un libro che inizia con il ricovero della coppia cinese allo Spallanzani di Roma per finire in un ipotetico 2022 dove le mascherine saranno un ricordo lontano, almeno si spera. Nel mezzo, tre testi teatrali per raccontare le storie di chi ha vissuto un periodo di restrizione e lutto in secoli diversi. In "questo maledetto anno bisestile, il 2020", la vita di una giornalista di Radio24 scorre anomala tra routine familiari e avvenimenti politici, e non solo. E, in un crescendo di emozioni, la notte di Capodanno, una misteriosa signora si presenta inaspettata in redazione promettendo uno scoop che resterà nella storia.
Carciofi alla giudia
Elisabetta Fiorito
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 271
Rosamaria è una donna piena di risorse. Single impenitente, razionalista, illuminista, ha perseguito con determinazione le sue passioni, ha rifiutato di impiegarsi nell'azienda di famiglia ed è diventata regista teatrale, con tutta la fatica che ciò comporta in tempi di crisi e di tagli alla cultura. Uno dei suoi motti è: "troppa religione fa male, qualunque essa sia". Peccato che poi si sia innamorata di David, di famiglia ebraica tripolina osservante, da cui ora, a quarantadue anni, aspetta il piccolo Arturo. Rosamaria vive tra due fuochi: gli Shabbat e i pasti rigorosamente kasher con la famiglia del compagno e i pranzi domenicali molto romaneschi e tendenzialmente impuri preparati invece da sua madre, che, abituata ai modi spicci e all'autonomia della figlia, mal sopporta di vederla così arrendevole nei confronti del compagno. I Cecchiarelli e i Fellus formano loro malgrado una famiglia allargata chiassosa e impegnativa, nella quale Rosamaria - il neonato in braccio, la sceneggiatura di una nuova commedia in borsa - si muove con grazia e concretezza, senza prendersi mai troppo sul serio, cercando di rendere tutti quanti felici. Sullo sfondo, la crisi economica ormai endemica che qualche anno prima ha portato al fallimento il mobilificio della famiglia Cecchiarelli. Da allora, il fratello maggiore di Rosamaria - forse responsabile del tracollo - ha fatto perdere le sue tracce, ma le ricerche continuano.