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Libri di Elisa Bignante

Geografia filmica. Il film geografico e il video partecipativo

Geografia filmica. Il film geografico e il video partecipativo

Elisa Bignante, Maurizio Memoli

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2025

pagine: 270

È possibile fare ricerca geografica producendo film e video come metodo di indagine, come strumento di confronto e apprendimento, come forma espressiva e linguaggio comunicativo, come approccio sensibile alla ricerca e al campo. Questa è la tesi espressa dagli autori che, a partire dalla narrazione di esperienze di studiose e studiosi che producono film per fare ricerca (film geografico) e dal racconto di percorsi in cui sono gli abitanti e le comunità stesse a tenere la camera in mano (video partecipativo), delineano gli elementi concettuali, teorici, metodologici ed epistemologici della strana, ricca e coinvolgente pratica di chi studia lo spazio geografico filmandolo. Il volume, arricchito dalle testimonianze “dal campo” del collettivo di ricerca Cobra Collective e di Martina Loi e Alice Salimbeni, è indirizzato alla comunità geografica italiana e alle scienze sociali più in generale, così come a un pubblico più vasto di artiste, videomaker, facilitatrici e operatori del terzo settore.
27,00

Geografie critiche della cooperazione internazionale

Geografie critiche della cooperazione internazionale

Libro: Libro in brossura

editore: UTET Università

anno edizione: 2024

pagine: 256

Negli ultimi decenni la geografia della cooperazione internazionale è cambiata profondamente e le sue forme convenzionali, centrate sulla divisione binaria Nord-Sud del mondo, sono state ampiamente rivisitate. L’esperienza del colonialismo e i processi di globalizzazione hanno contribuito a definire i rapporti di forza tra gli stati e gli attori del sistema mondiale, mentre la progressiva crisi dell’egemonia occidentale e il peso acquisito da Cina e altre economie emergenti del BRICS+ stanno guidando la transizione verso un nuovo ordine multipolare. In parallelo, la diffusa adozione di politiche neoliberiste ha consolidato geografie della povertà disseminate su scala planetaria, nelle quali la crescita delle diseguaglianze si accompagna con l’esistenza di ampie regioni marginali anche nei paesi tradizionalmente considerati come parte del «Nord del mondo» ricco e sviluppato. In questo contesto caratterizzato da forte competitività e relazioni egemoniche, quali spazi di solidarietà e cooperazione è possibile costruire? Quali soggetti stanno emergendo accanto agli attori tradizionali e quali strumenti mobilitano? Chi decide quali azioni, logiche, interventi avviare per sostenere processi di sviluppo, di giustizia e di pace a livello locale, regionale o globale? Quali particolari tematiche concentrano l’attenzione odierna di agenzie finanziatrici, organismi cooperanti e gruppi locali? Il volume affronta queste e molte altre domande accompagnando lettrici e lettori nella costruzione di una geografia critica della cooperazione internazionale, sia per praticarla sul campo sia per provare a rispondere alle diverse questioni e contraddizioni che solleva.
23,00

Geografie dello sviluppo. Una prospettiva critica e globale

Geografie dello sviluppo. Una prospettiva critica e globale

Alberto Vanolo, Elisa Bignante, Filippo Celata

Libro: Libro in brossura

editore: UTET Università

anno edizione: 2022

pagine: 374

Geografie dello sviluppo affronta il tema del rapporto fra disuguaglianze e spazio geografico intrecciando teorie (dibattiti scientifici che spiegano come lo sviluppo abbia preso forma in determinati luoghi in passato, o come si presume avverrà), strategie (le pratiche concrete di governi, agenzie internazionali, Ong, comunità locali), ideologie (i sistemi di valori che guidano la definizione di obiettivi e visioni della società che si intende costruire) e politiche di sviluppo. Il punto di vista adottato è riassunto nei due aggettivi che figurano nel sottotitolo: critico e globale. La prospettiva è, innanzitutto, critica, perché ogni fatto sociale presenta sempre aspetti positivi e negativi, esiti virtuosi e altri potenzialmente perversi. Ogni spiegazione, per quanto convincente e fondata, rappresenta sempre un punto di vista parziale, fallibile, contestabile. Assumere una posizione critica significa allontanarsi da descrizioni semplicistiche e appiattite su toni celebrativi, normativi o stereotipati. Una geografia critica tenta quindi di problematizzare, piuttosto che offrire soluzioni, enfatizzando la complessità e dando voce a punti di vista ‘diversi’, anche lontani dalle logiche dei discorsi dominanti. In secondo luogo, la geografia discussa in questo volume intende orientarsi al globale. Questo non significa soltanto prendere in esame l’influenza della globalizzazione, quanto piuttosto – per riprendere una celebre espressione di Immanuel Wallerstein – riconoscere che esiste solamente uno e un solo mondo. Senza negare le enormi diversità che caratterizzano lo scenario contemporaneo, l’idea che vi siano teorie e modelli per il ‘Sud’ e altri per il ‘Nord’ lascia spazio alla constatazione di come il problema dello sviluppo prenda forma ovunque giungano i circuiti del capitale. Questa nuova edizione del libro, ampliata e aggiornata, tenta inoltre di utilizzare un linguaggio più neutrale rispetto al genere.
32,00

Geografie dello sviluppo. Una prospettiva critica e globale
30,00

Geografia e ricerca visuale. Strumenti e metodi

Geografia e ricerca visuale. Strumenti e metodi

Elisa Bignante

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: XIX-196

Le immagini plasmano il nostro modo di guardare e descrivere il mondo, e in questo senso sono un ingrediente essenziale della conoscenza geografica. Attraverso le rappresentazioni visive la geografia ha costruito nel tempo modalità diverse per osservare, indagare e così dar senso alla realtà dello spazio e del territorio che ci circonda. La ricerca visuale in geografia si concentra su alcuni dei percorsi di indagine e riflessione aperti dall'utilizzo delle immagine fotografiche e dei video, analizzando nello specifico come, accanto alle forme geografiche tradizionali di descrizione visuale, la fotografia e la videoripresa rappresentino canali privilegiati d'accesso sia all'osservazione e alla registrazione di informazioni sul territorio nella sua materialità, sia alla comprensione di come identità ed esperienze di tutti i giorni vengono costruite nello spazio geografico. Il volume presenta, in questo quadro, un insieme di metodologie per indagare il territorio e i fenomeni che in esso si dispiegano utilizzando le potenzialità offerte dalle immagini fisse e in movimento.
20,00

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