Libri di Elena Anticoli De Curtis
Il principe poeta. Tutte le poesie e le liriche di Totò
Totò
Libro: Libro in brossura
editore: Colonnese
anno edizione: 2018
pagine: 223
Era un principe, ma la sua vera grande nobiltà era nel cuore che batteva in quel corpo di marionetta: che lo aveva reso sì famosissimo come “Totò”, ma che aveva anche soffocato per tutta la vita l’uomo-Antonio De Curtis. Nelle sue poesie non ci sono le battute e le movenze che lo hanno reso celebre, ma c’è il mondo visto da dietro quella maschera. C’è la vita difficile degli esordi (e non solo), il successo, gli amori, le delusioni, la nostalgia. C’è Napoli, con la sua “lingua-madre”, che non è però l’abusato “paese del sole”, ma in un certo senso è il mondo. Perché quella di Antonio De Curtis è soprattutto una “poesia morale” – non moralistica – che nasce e parla al cuore degli uomini. Che crede nel bene e non sopporta la prepotenza. Che crede alla bellezza, e non rinuncia ad amare, seppure tra le amarezze inevitabili che la vita riserva ad ognuno. Finalmente una raccolta completa – con cinque inediti – rilancia e riscopre le poesie di Totò, riprese dalle “carte originali” da sua nipote Elena, insieme a Virginia Falconetti.
A Napoli con Totò. Dalla sanità alla luna
Loretta Cavaricci, Elena Anticoli De Curtis
Libro: Libro in brossura
editore: Perrone
anno edizione: 2018
pagine: 144
Questo libro vuole essere un viaggio semiserio a Napoli in compagnia di Totó. L'uomo e l'attore. A centoventi anni dalla nascita. Nei suoi luoghi privati e in quelli vissuti in pubblico, partendo dalla Sanità, il rione natale dove, negli anni, Antonio de Curtis torna costantemente ad aiutare la sua gente poverissima. Non è una guida, intesa come percorso culturale esaustivo; non è una biografia completa del personaggio. È una passeggiata. Il librò conduce per mano, di riso e sorriso, nei vicoli meno noti ai turisti, o nel sottopelle della città, come sono le catacombe più antiche, dove Totò gioca bambino; nelle strade riconoscibili dai film, la Salita dei cinesi ne "L'oro di Napoli" dove Totò interpreta il Pazzariello; nelle segrete aperte ai visitatori, dove è conservato il tesoro, quello di san Gennaro nel Duomo, argomento di una celebre "Operazione" di furto cinematografico; dietro le quinte del teatro Urico San Carlo, con quella inarrivabile mangiata di spaghetti fra miseria e nobiltà.

