Libri di E. Piccoli
Sguardi incrociati su un convento vittoniano. Santa Chiara a Torino
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2017
pagine: 132
Esempio paradigmatico di architettura conventuale di età moderna, il monastero di Santa Chiara a Torino, ricostruito a partire dal 1742 dall'architetto torinese Bernardo Vittone, sembra sfidare qualsiasi tentativo univoco di lettura. Questo libro affronta il problema dell'interpretazione storica e critica dell'opera, attraverso i contributi di cinque autori portatori di metodi e obiettivi epistemologici differenti. La natura istituzionale e sociale dei conventi femminili, la dimensione negoziata del progetto e del programma, il peso dell'architetto-autore, le vicende materiali dell'opera anche al di fuori del suo sito attuale e le problematiche ambigue, ormai secolari, che si aprono con il suo restauro sono tra i temi indagati nei testi.
Verso la sorgente. Passare dallo zero e ritrovarsi
Francesca Gastaldi
Libro: Copertina morbida
editore: ITI Edizioni
anno edizione: 2015
Architettura e città negli Stati sabaudi
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2013
pagine: 296
Le cupole di Juvarra e gli altari di Vittone, le regge sabaude e i palazzi reali, i salotti delle dame settecentesche e i quartieri di espansione preunitari. I saggi raccolti in questo volume studiano la storia dell'architettura del Piemonte sabaudo muovendo tra diverse scale di analisi, dal dettaglio architettonico alla scala urbana, e isolando un periodo, quello del passaggio tra Settecento e Ottocento, che si presta a essere osservato tanto dal punto di vista delle continuità quanto da quello delle discontinuità e delle fratture. Uno sguardo che porta a discutere una volta di più le grandi categorie interpretative che hanno a lungo mosso l'interesse per il contesto piemontese (il "barocco", l'"eclettismo") e a proporre una storia dell'architettura attenta alle pratiche, alle temporalità, alle culture di una pluralità di attori: architetti, promotori, stranieri in visita, burocrazie tecniche. Sullo sfondo, l'opera di uno studioso d'eccezione, Franco Rosso, con cui i saggi si confrontano direttamente, in un omaggio che è al tempo stesso un dialogo condotto sul vivo delle carte e sul corpo fisico degli edifici.