Libri di Domenico Pazzini
Norberto Pazzini 1856-1937. La laude, il bello, il vero
Libro: Libro in brossura
editore: Pazzini
anno edizione: 2022
pagine: 272
Noberto Pazzini, quasi un secolo dopo le parole del celebre poeta riminese Aurelio de’ Giorgi Bertola, è riuscito nell’impresa ardua di ‘impadronirsi di quelle mezzetinte’ con la pittura, catturando con minuzia le luci rosate del paesaggio nell’ora magica del nascere del giorno e del suo volgere a sera, preferibilmente dall’alto orizzonte della natia Verucchio. Dalle colline della Valmarecchia ha rivolto il suo sguardo alla costa, dove la linea retta del mare si chiude a sud con il promontorio di Gabicce. Pazzini è riuscito magistralmente a riprodurre nei suoi quadri, da osservare con lentezza, l’incanto della terra di Romagna.
Genesi I-II. Filone, Origene, Walther Benjamin
Domenico Pazzini
Libro: Libro in brossura
editore: Guaraldi
anno edizione: 2018
pagine: 34
Testo greco del "De opificio mundi" di Filone; traduzione latina di Rufino delle "Omelie" di Origene sulla Genesi e frammenti greci superstiti del "Commentario" di Origene alla Genesi; il nucleo centrale del saggio di Walther Benjamin, "Sulla lingua in generale e sulla lingua dell’uomo", è un’esegesi di Gen 1-2: Benjamin legge il testo genesiaco nella traduzione tedesca di Lutero, come risulta da un esame delle citazioni.
Gesù il Cristo in Origene. Il «Commento a Giovanni»
Domenico Pazzini
Libro: Libro in brossura
editore: Paideia
anno edizione: 2017
pagine: 272
I nove libri pervenuti del "Commento a Giovanni" di Origene commentano il prologo, il battesimo di Gesù al Giordano, la cacciata dei mercanti dal tempio, la controversia con i giudei e la profezia di Caifa, la lavanda dei piedi, la preghiera di Gesù al Padre. Inizialmente sollecitato dalla polemica con Eracleone gnostico, Origene si confronta direttamente con il testo di Giovanni fino a lasciarsi prendere esclusivamente da questo. Il piano speculativo proprio del Commento lascia intravvedere il contesto scolastico dell'elaborazione, del procedimento ipotetico, della genesi del pensiero. D'altra parte la differenza dei luoghi, dei tempi, degli interlocutori all'origine dello scritto esalta la continuità di una tensione di ricerca che mai si allenta. Lo studio segue lo svolgimento dell'esegesi origeniana e su questa via per così dire sistematica rinviene la profondità del disegno dell'opera, che ha il suo centro nell'intersezione di pensiero cristologico e pensiero trinitario.
Intermezzi semidialettali verucchiesi del Settecento. Testo italiano a fronte. Volume Vol. 1
Giovanni Battista Cupers
Libro: Libro in brossura
editore: Pazzini
anno edizione: 2016
pagine: 312
Il libro contiene le opere inedite in dialetto romagnolo (Verucchiese) rappresentate nei teatri della Provincia di Rimini (e non solo), durante il XVIII secolo, ma risalenti probabilmente anche ad epoche più antiche, accompagnate dalla traduzione in italiano e da un ricco apparato di note. Il ritrovamento del tutto fortuito dei manoscritti contenenti le commedie originali permette per la prima volta dopo secoli di ricostruzione, ancorchè parziale, della Koiné letteraria romagnola dei secoli XVII-XIX, quando la rappresentazione degli intermezzi dialettali raccoglieva nei teatri un vasto consenso popolare e non solo, riecheggiando stilemi e personaggi della commedia dell'arte, fino a dare vita alle opere buffe.
Il monastero di Santa Chiara di Verucchio. «Memoria» e «Cronistoria» (1636-1945)
Giovanni Rimondini, Domenico Pazzini
Libro: Libro in brossura
editore: Pazzini
anno edizione: 2014
pagine: 136
Il primo ingresso delle monache nel Monastero di Santa Chiara di Verucchio avvenne nel 1636. Un testimone oculare, il notaio Girolamo Celli, scrisse una "Memoria" dell'evento assai particolareggiata e suggestiva. Il manoscritto originale è perduto ma ci è pervenuta la trascrizione di Ariodante Marianni nel 1875. Il linguaggio è elaborato e solenne: il notaio è consapevole di presentare un episodio fondamentale della storia di Verucchio.
Lingua e teologia in Origene. Il commento a Giovanni
Domenico Pazzini
Libro: Libro in brossura
editore: Paideia
anno edizione: 2009
pagine: 208
Il Commento a Giovanni di Origene è una delle vette più elevate del pensiero patristico, la cui influenza si fa sentire ancor oggi. Questo commento che soltanto di recente ha iniziato a essere oggetto d'interesse, nella ricerca di Domenico Pazzini viene approfondito nel suo complesso sotto la duplice prospettiva della lingua e della teologia. Lo studio esplicita il testo del Commento a Giovanni, mettendo in luce come in Origene una lingua del tutto peculiare funga da supporto a un pensiero teologico altrettanto originale che nella conoscenza come metodo e come scienza ha il suo asse portante. A una tale lingua Origene perviene facendo largo uso del linguaggio scientifico coevo, ed è anche nell'esame approfondito di un lessico del genere che sta una delle novità di questo saggio.
In principio era il Logos. Origene e il prologo del Vangelo di Giovanni
Domenico Pazzini
Libro
editore: Paideia
anno edizione: 2000
pagine: 144
Il prologo di Giovanni in Cirillo di Alessandria
Domenico Pazzini
Libro
editore: Paideia
anno edizione: 1997
pagine: 224
Le beatitudini in Agostino e Francesco
Domenico Pazzini, Francesco Santi
Libro
editore: Pazzini
anno edizione: 1993
pagine: 56
Un approfondimento di passi evangelici: una rilettura delle "Beatitudini" attraverso la testimonianza di insigni padri spirituali.
Camminare per Appennino. Storia di un gruppo lungo il crinale tosco-emiliano
Giorgio Andruccioli, Sabrina Angelini, Domenico Pazzini
Libro
editore: Pazzini
anno edizione: 1992
pagine: 160
L’esperienza dell’uscita dalla città e del ritrovamento della natura diviene occasione di narrazione per una compagnia che si ritrova diversa da come era partita.
Storia di un liceo. Il liceo Serpieri di Rimini negli anni 1970-1980
Domenico Pazzini
Libro
editore: Pazzini
anno edizione: 2011
pagine: 138
"Storia di un liceo" è il percorso attraverso i documenti prodotti al liceo Serpieri di Rimini negli anni 1970 - 1980. "Quando diciamo cultura nuova intendiamo un lavoro svolto anche su elementi tradizionali, visti in un ambito interdisciplinare ed unitario ed elaborati con una visione meno frammentaria e più organica e coinvolgente. Non ci proponiamo più di lavorare retoricamente sulle singole materie, ma di iniziare da un contesto storico generale in cui la singola materia non è altro che una componente. In tal modo non vogliamo sostituire il contesto storico generale alle singole materie ma che queste costituiscano il quadro generale il quale dia al tempo stesso valore ai singoli elementi".
Il Vangelo di Giovanni nella lettura di Bultmann
P. Giorgio Farina, Domenico Pazzini
Libro: Libro in brossura
editore: Pazzini
anno edizione: 2006
pagine: 64
Leggere Bultmann oggi non significa proporre l'attualità di un pensiero che occupa un posto eminente nel Novecento teologico. Significa più ancora accostarsi ad un classico della tradizione teologica, il cui valore rimane perenne. L'interpretazione Bultmanniana di Giovanni è contenuta in una sezione centrale della Teologia del Nuovo Testamento (1953) e nel grande Commentario al Vangelo di Giovanni (1941).