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Libri di Domenico Fiordalisi

La direzione della volontà. Una riflessione sull'elemento psicologico del reato

La direzione della volontà. Una riflessione sull'elemento psicologico del reato

Domenico Fiordalisi, Antonella Fiordalisi

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2022

pagine: 120

Il concetto di volontà che si ricava dalle norme dei codici penali in vigore dall’Unità d’Italia in poi ha caratteri incompatibili col dolo eventuale. Non c’è altro modo di accertare il dolo all’infuori della chiara individuazione del fine che ha mosso l’agente, sulla base di elementi concreti del fatto da giudicare e non solo su ciò che “ordinariamente” accade, altrimenti si arriva ad una presunzione di dolo e si è fuori dal dolo. Ciò che “ordinariamente” accade rileva nella previsione e nella prevedibilità dell’evento ed è alla base della colpa, della preterintenzione e dei delitti qualificati dall’evento. Il saggio tocca infine una questione terminologica sui concetti di offesa e di danno criminale, alla luce del rilievo della condotta susseguente al reato, per la recente modifica dell’art. 131-bis cod. pen. che entra in vigore il 30 dicembre 2022.
18,00

Abuso del diritto altrui. Una figura formale di qualificazione giuridica

Abuso del diritto altrui. Una figura formale di qualificazione giuridica

Domenico Fiordalisi

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2020

pagine: 240

L’A. prospetta una concezione normativa dell’abuso del diritto, rigorosamente radicata nelle norme di tutela dei diritti individuali dalle azioni pericolose o lesive poste in essere da chi esercita un diritto, pertanto, respinge l’idea diffusa in dottrina, per la quale l’abuso del diritto sarebbe un limite interno del diritto incentrato sull’interesse o sul valore che il diritto esercitato reca in se medesimo, e per la quale l’abuso si risolverebbe in uno “sviamento dall’interesse del titolare del diritto esercitato”. In base alla qualificazione logico-formale dell’abuso, è possibile riconoscerlo in modo più preciso con una fattispecie parziale e una completa, perché il dovere di tutelare il diritto altrui, essendo generico, si pone inizialmente come limite esterno all’esercizio del diritto proprio e, una volta esaurito il necessario processo di specificazione concreta del valore del diritto dell’altro e di determinazione dell’azione realizzatrice del dovere stesso, conforma le modalità dell’esercizio di un diritto. È un processo che permette il posizionamento dell’interesse specifico altrui all’interno della fattispecie complessiva, governata dalla norma-reale. Il giudice deve confrontare tale limite (incentrato sull’iniuria), esterno al diritto esercitato, con la “causa oggettiva dell’attività giuridica” compiuta, cioè con la funzione svolta in concreto dall’atto o dagli atti di esercizio del diritto posti in essere.
29,00

Glossario breve di etica della pubblica amministrazione

Glossario breve di etica della pubblica amministrazione

Francesco Maria Nurra

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2018

pagine: 166

Il volume, frutto dell’esperienza accademica e professionale, nasce dall’esigenza di caratterizzare sempre più la formazione di funzionari e studenti sui temi teorico-pratici dell’etica della pubblica amministrazione. In tale ambito l’etica indica il dovere di agire nell’esercizio delle funzioni con disciplina e onore, con imparzialità e attraverso un’azione che nel suo complesso si pone al servizio esclusivo della Nazione. Svolge in tal modo la delicata funzione di condurre e orientare i funzionari pubblici verso comportamenti amministrativi virtuosi per la miglior cura e tutela dell’interesse pubblico e del bene comune. Il ruolo dell’etica nelle scelte e nelle decisioni amministrative, il rapporto tra etica e politica, i Codici di comportamento nella pubblica amministrazione italiana e la relazione tra Costituzione, doveri civili e morali, richiedono un’adeguata formazione valoriale, non sempre realizzata dalle amministrazioni pubbliche nonostante gli inviti dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Dopo una prima parte introduttivo-teorica, il glossario vero e proprio è riservato all’esposizione di alcuni dei più importanti precetti che devono caratterizzare l’essere e l’agire, eticamente orientato, dei funzionari al servizio dell’amministrazione. Tra di essi, alcuni rientrano tra i principi costituzionali ed europei di organizzazione e funzionamento, altri, più recenti, recepiscono l’evoluzione della società e degli enti pubblici, evidenziando l’esigenza di garantire buona amministrazione e trasparenza. Sono lemmi strettamente connessi, che si intrecciano tra di loro nei contenuti, a volte si sovrappongono, in genere sono complementari. Tutti insieme interagiscono e partecipano nel completare quel mosaico di concetti e valori che, se condivisi, riconosciuti e socializzati, potranno contribuire a una utile riflessione anche sui temi della corruzione e della maladministration nell’amministrazione pubblica italiana.
23,00

Efficacia giuridica e falso. Per un «concezione normativa» della fede pubblica

Efficacia giuridica e falso. Per un «concezione normativa» della fede pubblica

Domenico Fiordalisi

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2010

pagine: XI-227

La novità del libro è lo studio del "falso" come figura pluridimensionale di qualificazione giuridica. Con una concezione strettamente normativa, l'autore indica negli artt. 537 e 675 c.p.p. la norma centrale dell'intero sistema di tutela della fede pubblica documentale e individua nell'efficacia giuridica (non solo di tipo probatorio) il contenuto dell'aspettativa sociale tutelata dai delitti di falso in atto pubblico, traendo, in merito al delitto di cui all'art. 479 c.p., conclusioni utili nella pratica giudiziaria: l'efficacia giuridica è il criterio per individuare le persone offese dal reato; la caducazione ex tunc degli effetti dell'atto comporta l'inesistenza dell'oggetto dell'azione, ai sensi dell'art. 49 c.p.; la mancata ostensione dell'atto pubblico può determinare in concreto l'inidoneità dell'azione; l'errore nell'esercizio delle funzioni dell'agente inerisce al "fatto di reato" ed esclude il dolo, ai sensi dell'art. 47 c.p.; la "destinazione alla prova" dei fatti attestati ha natura solo "oggettiva" ed assurge ad autonomo elemento strutturale del reato.
26,00

Giudicato progressivo e recidiva

Giudicato progressivo e recidiva

Domenico Fiordalisi

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2008

pagine: VIII-104

12,00

Abuso di facoltà legittime ed impedibilità degli atti antigiuridici

Abuso di facoltà legittime ed impedibilità degli atti antigiuridici

Domenico Fiordalisi

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2008

pagine: X-174

19,00

Una clausola generale: pericolo di danno grave alla salute
33,00

Sanzioni patrimoniali e condivisione del danno criminale

Sanzioni patrimoniali e condivisione del danno criminale

Domenico Fiordalisi

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2006

pagine: 91

Questo lavoro costituisce un tentativo di ripercorrere alcuni passaggi nell'evoluzione della pena patrimoniale, per proporne l'utilizzazione quale pena principale in una nuova ottica di politica criminale. La pena non è che il "danno giuridico" per il "danno criminale antigiuridico" cagionato dal reato. Ma la pena non può rimanere solo un "danno giuridico", perché deve costituire un'utilità sociale ed individuale scientificamente dimostrabile; pertanto, deve perdere l'indefettibilità del suo carattere di sofferenza, per divenire, innanzitutto, la condivisione giudiziale (possibile) dei danno criminale (inteso come danno pubblico comprensivo di quello privato, risarcibile ed irrisarcibile), al quale il reo deve far fronte con tutto ciò che è e sarà, con tutto ciò che ha ed avrà, nei limiti della propria colpevolezza. In alcune circostanze la sofferenza del reo ha, anche, un valore etico, ma non costituisce l'unico strumento che gli uomini possono utilizzare per perseguire scopi di giustizia nei confronti degli altri uomini. I punti di riferimento della legislazione penale, ormai, non sono solo il "fatto" e la "persona", ma anche il "patrimonio", quale "res" del reo e "res" del reato. Inoltre, non è esatto ritenere che le nuove idee dell'Illuminismo siano state tutte avverse alla pena patrimoniale: il Filangieri, a Napoli, nel 1798 ha prospettato l'utilità della confisca di percentuale del patrimonio del reo, in conformità al principio di uguaglianza.
6,00

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