Libri di Demetrio Vittorini
I due nobili cugini. Testo inglese a fronte
William Shakespeare
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 304
Tragicommedia scritta a quattro mani con John Fletcher, I due nobili cugini (1613-14) rilancia il dramma storico all'antica ravvivandolo con elementi romanzeschi tipici del tardo Shakespeare. La favola classica, già nota al medioevo e trasformata da Chaucer nei Canterbury Tales in una storia di cavalleria, amicizia e amore cortese, ha per protagonisti i cugini Palamone e Arcite, eroici guerrieri tebani, amici inseparabili prima di diventare rivali in amore. Fatti prigionieri da Teseo, il duca di Atene, durante la sua spedizione contro Tebe, si innamorano della stessa donna e se la disputano in un torneo in armi chiamando in soccorso gli dei. Grazie al favore di Marte, che dà ad Arcite la vittoria delle armi, e di Venere, che assegna a Palamone la vittoria dell'amore, la contesa si chiude con il perdono e la riconciliazione tra i due amici. Ma senza lieto fine. «Mai la fortuna giocò partita più astuta: il vinto trionfa, il vincitore subisce il danno», commenta amaramente Teseo a proposito della sorte di Arcite, a cui sarà fatale dopo il duello una caduta da cavallo: agli uomini, trastullo degli dei, non è dato ribellarsi al destino ma solo accettarlo con dignità. Introduzione di Nemi D'Agostino.
La vacanza del professor Gibson e altri scritti
Demetrio Vittorini
Libro: Copertina morbida
editore: Ulivo Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 128
I due nobili cugini. Testo inglese a fronte
William Shakespeare
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 1995
pagine: XLVIII-245
La prima edizione dei Due nobili cugini è del 1643. Nel frontespizio viene indicato chiaramente il nome dei due autori: Shakespeare e John Fletcher, un collaboratore di professione, di solito in coppia con Francis Beaumont. Il fatto di scrivere drammi a due mani era comune nell'età elisabettiana, ed è curioso e ammirevole che le opere così prodotte siano più notevoli per unità che per disarmonia o squilibri. La fonte è tratta dal "Racconto del Cavaliere" di Chaucer, che a sua volta si rifaceva a Boccaccio. La storia viene comunque ampiamente rimaneggiata e interpolata da altre vicende inventate dagli autori. Introduzione generale a Shakespeare di Nemi D'Agostino. Testo inglese a fronte.