Libri di Davide Colussi
In fieri. Ricerche di linguistica italiana. Volume Vol. 5
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2025
pagine: 281
In questo volume, quinto della serie dell’Associazione degli storici della lingua italiana (ASLI) riservata ai giovani studiosi, danno conto delle proprie ricerche trentadue dottorandi di ricerca di diverse università italiane; in molti casi, si tratta del loro esordio scientifico. Ampio è il raggio dei temi trattati e assai vari i tagli d’indagine praticati. I contributi di argomento letterario vanno – per indicare due estremi cronologici – dagli idiotismi e fiorentinismi nella Commedia dantesca alle soluzioni mistilingui nella narrativa di Michele Mari. Fra i testi di carattere pratico, sono indagate ad esempio le scritture femminili tre-quattrocentesche, le lettere di missionari gesuiti e quelle di semicolti emigrati in Argentina, le serie televisive per adolescenti. Spesso gli interventi presentano schede desunte da lavori lessicografici più estesi: dai fitonimi in napoletano alle voci della cultura materiale salentina; dal lessico della gastronomia a quello della psicoanalisi.
La rosa in mano al professore
Giovanni Pozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 227
«Il professor De Sanctis cammina attraverso i secoli centrali della letteratura italiana, attraverso quei secoli che più drammaticamente impegnano le sorti del suo ideale – cammina, dico, con una rosa in mano». Così, fissandolo in una sorta di emblema araldico, Giacomo Debenedetti ha una volta raffigurato Francesco De Sanctis, che nella Storia della letteratura italiana ritorna a più riprese sul motivo della rosa come simbolo della bellezza muliebre tra umanesimo e barocco, da Lorenzo e Poliziano ad Ariosto e Tasso, sino a Marino. A partire dallo spunto di Debenedetti, Giovanni Pozzi allestisce un ampio dossier di testi e lo esamina con minuzia, rinvenendo categorie che combinano originalmente la tematologia con la lezione dello strutturalismo. La rosa in mano al professore, qui ripubblicato per la prima volta dopo la sua uscita nel 1974, inaugura per molti versi la grande stagione saggistica del Pozzi maturo: sia per la qualità stilistica della prosa, sia per il taglio d’analisi. In questo «erbario», in cui la pietas del filologo ricompone i petali delle rose, ormai sfiorite, della nostra letteratura, trova una prima sperimentazione il metodo adottato da Pozzi nei successivi studi sui topoi letterari.
Stili della critica novecentesca. Spitzer, Migliorini, Praz, Debenedetti, Sereni
Davide Colussi
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 157
Il volume raccoglie cinque studi dedicati a linguisti (Leo Spitzer, Bruno Migliorini), critici letterari (Mario Praz, Giacomo Debenedetti), poeti che sono anche critici in proprio (Vittorio Sereni). Con l'eccezione parziale del primo saggio, di taglio più strettamente storico, l'indagine verte su vari aspetti linguistici e stilistici: arcaismi, neoformazioni lessicali, tendenze sintattico-retoriche, figure analogiche, fonti, terminologia d'origine filosofica e scientifica. Ne risulta fra l'altro -motivo ricorrente fra i vari saggi - un quadro dei rapporti linguistici e concettuali intrattenuti con il modello, predominante nel primo Novecento, offerto dalla prosa crociana, rispetto al quale gli autori studiati praticano differenti soluzioni di superamento.
Figure della diligenza. Costanti e varianti del Tasso lirico nel Canzoniere Chigiano L VIII 302
Davide Colussi
Libro: Libro in brossura
editore: Antenore
anno edizione: 2011
pagine: XXI-436
Dalle "rime sparse" al canzoniere amoroso, uno studio sulla lingua lirica del Tasso negli anni della reclusione. Negli anni di reclusione ferrarese a Sant'Anna, Torquato Tasso lavora assiduamente, come mai in altre stagioni della sua vita, al progetto di sistemare in maniera organica parte della sua sparsa produzione di rime. Il presente studio offre un'analisi linguistica e stilistica a largo raggio del frutto più notevole di questa rielaborazione, il canzoniere amoroso raccolto nel manoscritto autografo Chigiano L VIII 302, dove Tasso viene trascegliendo e correggendo componimenti editi seriandoli con altri scritti per l'occasione. Dall'indagine si ricava un quadro della lingua lirica tassiana tanto nelle sue costanti formali quanto nelle varianti, d'ordine specialmente sintattico e metrico, cui è sottoposta negli anni della maturità.
Costanti e varianti del Tasso lirico. Il manoscritto Chigiano L VIII 302
Davide Colussi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2009
pagine: 364
Negli anni di reclusione ferrarese a Sant'Anna, Torquato Tasso lavora assiduamente, come mai in altre stagioni della sua vita, al progetto di sistemare in maniera organica parte della sua sparsa produzione di rime. Davide Colussi, dottore di ricerca in Storia della lingua italiana, è docente a contratto all'Università di Ferrara
Tra grammatica e logica. Saggio sulla lingua di Benedetto Croce
Davide Colussi
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2007
pagine: 368
Per quanto strano possa sembrare, prima del volume che qui si presenta non esistevano studi organici sulla lingua di Benedetto Croce, cioè del massimo prosatore del secolo trascorso, se non per accenni o affondi parziali; e questi sono per lo più puntati sullo stile del pensatore. In questo libro l'Autore, Davide Colussi, ha spogliato sistematicamente dieci fra le opere maestre di Croce, integrando i dati risultanti con spogli parziali di tante altre, ed ha avvolto il tutto in una rete stretta di riscontri con le abitudini linguistiche di Otto e Novecento, quali risultano da studi, attentamente e largamente utilizzati, su questo o quello aspetto o autore, ma in molti casi procedendo lui stesso a rilevamenti a tappeto: come nel caso, importantissimo naturalmente per Croce, di De Sanctis, o in quello di Gentile. E delle opere di Croce ha scrutinato e valutato le varianti formali da edizione a edizione, che com'egli osserva vanno in genere assieme a robuste revisioni concettuali, e che comunque non sembrano in totale modernizzanti. Ne deriva che il presente lavoro non è solo un'analisi compiuta della lingua dell'importantissimo pensatore ed erudito, ma è anche un capitolo fondamentale di storia della lingua italiana fra Otto e Novecento, lungo e anzi al di qua e al di là dell'arco temporale che il grande vecchio ha vissuto.