Libri di Darete Frigio
Storia della distruzione di Troia. Testo latino a fronte
Darete Frigio
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 144
In questo libro si narra un’altra guerra di Troia, diversa da quella tramandata da Omero e dai poemi del ciclo epico. Attribuito a un sacerdote troiano, quindi testimone oculare degli eventi, il testo è giunto fino a noi in una versione latina introdotta da una lettera di Cornelio Nepote a Sallustio: impossibile stabilire con certezza se si tratti di un’antichissima testimonianza o di un più tardo gioco letterario. Sicura invece è la forza di un racconto conciso e drammatico che propone uno svolgimento radicalmente diverso da quello che conosciamo. Non solo per episodi straordinari, come il tragico amore tra Achille e Polissena, figlia di Priamo, o il tradimento di Enea, ma soprattutto per come riporta la guerra a uno scontro tra uomini, lasciati soli con le loro leggi e le loro passioni, senza interventi divini. Nella versione di Canali la sensibilità dello scrittore guida il rigore del latinista, dando alla storia di Troia, pietra angolare dell’immaginario occidentale, la freschezza di un racconto nuovo. Le accurate note di commento che accompagnano il testo originale aiutano il lettore a ricostruire i molteplici riferimenti e le questioni aperte di questo affascinante mistero letterario.
Guerra e rovina di Troia. La storia raccontata dai vinti
Ditti Candiotto, Darete Frigio
Libro
editore: Aleph Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 168
La storia è sempre scritta dai vincitori: sui diritti lesi e le giuste recriminazioni dei vinti è sempre sceso il silenzio. Per la prima volta da secoli ecco che si rompe quel silenzio dando voce ai vinti. Ditte il cretese e Darete Frigio, sono due figure ai confini del mondo letterario, dall'incerta datazione e veridicità che rivendicano, come testimoni oculari dei fatti, una maggiore obiettività rispetto a quella della stesura omerica.
La storia della distruzione di Troia
Darete Frigio
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2011
pagine: 140
"La storia della distruzione di Troia" di Darete Frigio si propone come il racconto della guerra narrato da un troiano che difese la città e vi si fermò con Antenore anche dopo la sua presa. Nell'epistola introduttiva il redattore latino, che si presenta come Cornelio Nepote, riferisce di aver trovato in Atene l'Historia di Darete e di averla tradotta fedelmente per tramandare una versione dei fatti più attendibile di quella di Omero. Riconducibile verosimilmente a un originale greco del II-III sec. d.C., il romanzo ci è pervenuto in un testo redatto in lingua latina fra il V e il VI sec.
Storia della distruzione di Troia. Testo latino a fronte
Darete Frigio
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 138
In questo libro si narra un'altra guerra di Troia, diversa da quella tramandata da Omero e dai poemi del ciclo epico. Attribuito a un sacerdote troiano, quindi testimone oculare degli eventi, il testo è giunto fino a noi in una versione latina introdotta da una lettera di Cornelio Nepote a Sallustio: impossibile stabilire con certezza se si tratti di un'antichissima testimonianza o di un più tardo gioco letterario. Sicura invece è la forza di un racconto conciso e drammatico che - dalla spedizione degli Argonauti fino al saccheggio della città - propone uno svolgimento radicalmente diverso da quello che conosciamo. Non solo per episodi straordinari, come il tragico amore tra Achille e Polissena, figlia di Priamo, o il tradimento di Enea, ma soprattutto per come riporta la guerra a uno scontro tra uomini, lasciati soli con le loro leggi e le loro passioni, senza interventi divini. Nella versione di Luca Canali la sensibilità dello scrittore guida il rigore del latinista, dando alla storia di Troia, pietra angolare dell'immaginario occidentale, la freschezza di un racconto nuovo. Le accurate note di commento che accompagnano il testo originale aiutano il lettore a ricostruire i molteplici riferimenti e le questioni aperte di questo affascinante mistero letterario. Commento di Nicoletta Canzio.