Libri di Daniela Caracciolo
L'eco delle immagini. Epifanie visuali e architetture simboliche nel Regno di Napoli (XVI-XVII secolo)
Daniela Caracciolo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 686
Il volume indaga i rapporti tra parola e immagine nella Napoli tra XVI e XVII secolo, un contesto segnato da stretti intrecci tra arti figurative e letteratura. Attraverso il prisma dell’ekphrasis, la scrittura traduce il visibile, dà voce all’invisibile e costruisce scenari immaginari in cui il lettore si trasforma in spettatore. Ne risulta il ritratto di una città cosmopolita che diventa laboratorio di linguaggi, in cui arti figurative, letteratura e teologia si intrecciano in un’unica e complessa cultura visuale.
Intorno alla «Galeria» di Marino: scritture ecfrastiche tra '600 e '700
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2022
pagine: 432
Il volume, edito per i quattrocento anni dalla pubblicazione della “Galeria” di Giovan Battista Marino, si prefigge l’obiettivo di indagare in un’attica interdisciplinare le interconnessioni tra produzione poetica, opere d’arte e gallerie immaginarie e tra la relazione immagine/parola e le implicazioni storico-letterarie, storico-artistiche e filologiche che si sono sviluppate nel corso di due secoli e a partire dall’opera di Marino. La “Galeria” rappresenta, infatti, uno spartiacque decisivo tra la visione e percezione dell’arte e del prodotto artistico rinascimentale e i suoi sviluppi successivi, al punto che la stessa codificazione di alcune nozioni estetiche (una su tutte quella relativa al bello), proprio in virtù della sua scrittura, variano in maniera consistente delineando, nel tempo, nuove intuizioni, visioni estetiche e riflessioni storiografiche che hanno investito sia il principio generale della produzione in genere che la stessa costruzione di biografiche aurorali.
Giulio Cesare Capaccio tra arte e letteratura. «Regal pensier con saggia penna in carte»
Daniela Caracciolo
Libro
editore: Maria Pacini Fazzi Editore
anno edizione: 2016
pagine: 272
Nel tentativo di proporre un'identificazione convincente dell'ordine di relazioni che lega la produzione di Giulio Cesare Capaccio, l''autrice è voluto partire dal saggio di Amedeo Quondam, L'ideologia cortigiana di Giulio Cesare Capaccio apparso nel 1972 in Storia di Napoli. Questo studio vuol così rendere conto della peculiarità della tecnica scrittoria di Capaccio, della sua genesi e fondamento, il cui sviluppo dimostra un legame pressoché costante con i grandi temi del Classicismo cinquecentesco.?I capitoli sono disposti seguendo un ordine tematico. Gli argomenti si articolano in due parti: la prima sezione Forza della parola e incisività dell'immagine è dedicata agli scritti di oratoria sacra, epistolografia ed emblematica; la seconda sezione Ékphrasis: dipingere con la penna prende in considerazione altri momenti della produzione capacciana, esaminati rispetto al rapporto letteratura-esperienze visive e/o figurative. Simile bipartizione vuole essere la proposta di una lettura maturata dall'idea di indagare gli statuti culturali di Capaccio contraddistinti da vari e molteplici spazi ideativi. Così, pur nell'eterogeneità degli argomenti, si è voluto raccontare una storia unica e complessivamente coerente, le cui linee unificanti sono da ritrovarsi negli intrecci tra la specificità della parola da un lato, le modalità dell'inventio e l'adesione ai modelli dall'altro.

