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Libri di D. Dotti (cur.)

Lo splendore di Venezia. Canaletto, Bellotto, Guardi e i vedutisti dell'Ottocento

Lo splendore di Venezia. Canaletto, Bellotto, Guardi e i vedutisti dell'Ottocento

Libro: Copertina morbida

editore: Silvana

anno edizione: 2016

pagine: 256

Il volume celebra la città italiana che più di ogni altra è stata un mito intramontabile nell'immaginario collettivo: Venezia. Crogiolo di arte e cultura, religioni e commerci, monumenti storici e scorci mozzafiato, la Serenissima ha sedotto con il suo fascino ammaliante generazioni di viaggiatori, mercanti, letterati e soprattutto pittori che hanno fissato sulla tela piazze, chiese e canali, luci, riflessi e le mutevoli atmosfere di questo "luogo incantato sospeso tra distese di acqua e di cielo". Nel corso dei secoli Venezia è stata così spesso immortalata sia da artisti italiani che stranieri da determinare la nascita del vedutismo, nuovo fortunato filone iconografico particolarmente apprezzato dai colti e ricchi viaggiatori del Grand Tour. Per raccontare la genesi e lo sviluppo di questa gloriosa stagione artistica, il volume presenta una selezione di oltre cento capolavori non solo di Canaletto, Bellotto e Guardi - maestri indiscussi e iniziatori del genere ma estendendo l'indagine all'età successiva, con le opere dei più importanti vedutisti del XVIII e XIX secolo, Sono documentate infine una serie di raffinate incisioni di Canaletto, Michele Marieschi, Antonio Visentini, Antonio Sandi e Giambattista Brustolon, specialisti della tecnica dell'acquaforte e del bulino che, grazie alla tiratura in più esemplari, ha contribuito a diffondere l'immagine della Serenissima in tutta Europa.
28,00

Moretto, Savoldo, Romanino, Ceruti. 100 capolavori dalle collezioni bresciane. Catalogo della mostra (Brescia, 1 marzo-1 giugno 2014)

Moretto, Savoldo, Romanino, Ceruti. 100 capolavori dalle collezioni bresciane. Catalogo della mostra (Brescia, 1 marzo-1 giugno 2014)

Libro: Copertina morbida

editore: Silvana

anno edizione: 2014

pagine: 192

La gloriosa stagione dell'arte italiana tra XV e XVIII secolo ha avuto come protagonisti tre soggetti legati tra di loro dal "gusto per il bello": innanzi tutto gli artisti, quindi i committenti, appartenenti alle gerarchie ecclesiastiche, alla nobiltà o alle classi medie arricchitesi col fiorire dei commerci, che investirono parte dei loro capitali nell'arte, e infine i collezionisti, fini esteti dotati di grande sensibilità, che costituirono dei veri e propri "musei privati". Il volume presenta una prestigiosa selezione di 100 dipinti antichi di altissima qualità - di cui ben trenta inediti provenienti dalle più importanti raccolte private della città e della provincia di Brescia. L'attenzione è focalizzata sui maestri che hanno rappresentato la gloria della scuola pittorica bresciana dal '400 al '700: Foppa, Moretto, Savoldo, Romanino, Bocchi, Bellotti, Celesti, Cifrondi e naturalmente Ceruti.
28,00

L'origine della natura morta in Italia. Caravaggio e il Maestro di Hartford

L'origine della natura morta in Italia. Caravaggio e il Maestro di Hartford

Libro: Copertina morbida

editore: Skira

anno edizione: 2017

pagine: 304

Uno dei capitoli più affascinanti della storia dell'arte italiana riguarda la nascita del soggetto della natura morta che avvenne nel frizzante clima culturale romano dell'ultimo decennio del XVI secolo. La rivoluzione iconografica e concettuale della natura morta nella pittura italiana si deve a Caravaggio che, intorno al 1597-1598, dipinse a Roma la celeberrima Canestra conservata alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano. L'opera sancisce di fatto la nascita del nuovo genere della natura morta, inteso quale rappresentazione fedele e oggettiva di un brano di natura completamente svincolato dalla figura umana. Per la prima volta le umili "cose di natura" assurgono al ruolo di protagoniste della rappresentazione pittorica, dal momento che per il Merisi non esisteva distinzione tra "pittura alta" di historia e "inferior pittura". Se Caravaggio licenziò l'archetipo della natura morta italiana, il Maestro di Hartford (pittore attivo nella cerchia del Cavalier d'Arpino che sicuramente vide e si ispirò alle opere del genio lombardo) si guadagnò un ruolo chiave per la diffusione della nuova iconografia, essendo il più antico specialista di still life attivo a Roma tra XVI e XVII secolo. Oltre ai due capolavori della Galleria Borghese, alla tela eponima del Wadsworth Atheneum Museum of Art di Hartford e all'Allegoria della Primavera (ultimata da Carlo Saraceni), il volume che accompagna la mostra romana riunisce altri quattro dipinti del Maestro di Hartford, rinnovando l'appassionante giallo del mondo dell'arte legato a questo misterioso pittore. Attraverso le opere di artisti che, da un lato seguirono la lezione del Maestro di Hartford, dall'altro frequentarono l'Accademia di pittura dal vero, viene quindi indagato come nel secondo decennio del '600 le nature morte fossero sempre più ricercate dal collezionismo privato, tanto che si venne a creare un vero e proprio mercato. Il volume riunisce i contributi di Anna Coliva, Roberto Longhi, Giulio Carlo Argan, Luigi Spezzaferro, Giacomo Berra, Franco Paliaga, Gianni Papi, Marina Minozzi, Davide Dotti. Seguono il catalogo e le schede delle opere, gli approfondimenti di Maria Adele Signorini, Edgardo Giordani, Ettore Pacini, di Davide Bussolari e la bibliografia.
48,50

Il cibo nell'arte. Capolavori dei grandi maestri dal Seicento a Warhol. Catalogo della mostra (Brescia, 24 gennaio-14 giugno 2015)

Il cibo nell'arte. Capolavori dei grandi maestri dal Seicento a Warhol. Catalogo della mostra (Brescia, 24 gennaio-14 giugno 2015)

Libro: Copertina morbida

editore: Silvana

anno edizione: 2015

pagine: 256

Il volume presenta una prestigiosa selezione di dipinti antichi, moderni e contemporanei, provenienti da collezioni pubbliche e private, che hanno come protagonista il cibo. Scene di mercato con pesce, carne, frutta e verdura, dispense piene di ogni ben di dio, tavole imbandite e interni di cucina con cuochi intenti a preparare prelibate pietanze sono i soggetti affrontati con estro e originalità dagli artisti di tutti i tempi, dai famosi Mangiatori di ricotta di Vincenzo Campi fino alle celebri Campbell's Soup di Andy Warhol, passando per Baschenis, Figino, Magritte, De Chirico, Fontana, solo per citarne alcuni. La variegata e "gustosa" selezione delle opere testimonia il secolare legame fra le arti figurative e il cibo, fra la grande cultura artistica e la tradizione enogastronomica italiana, caratteri tra i più distintivi della nostra identità nazionale. Nell'anno dell'Esposizione Universale di Milano dedicata al tema "Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita", questo libro è un prezioso invito ad addentrarsi nel fantastico mondo del cibo d'artista.
28,00

Natura morta del XVII e del XVIII secolo dalle collezioni dell'Accademia Carrara di Bergamo. Catalogo della mostra

Natura morta del XVII e del XVIII secolo dalle collezioni dell'Accademia Carrara di Bergamo. Catalogo della mostra

Libro: Copertina morbida

editore: Silvana

anno edizione: 2011

pagine: 96

Questo volume presenta ai lettori i dipinti più significativi costituenti il corpus di nature morte di proprietà dell'Accademia Carrara di Bergamo - la maggior parte dei quali sono custoditi nei depositi e dunque non visitabili per la prima volta riuniti in occasione di una mostra a Orzinuovi, insieme a una selezione di opere italiane provenienti da prestigiose collezioni private. Un'occasione per conoscere ed emozionarsi di fronte a still life del '600 e del '700 eseguiti da artisti di altissima qualità che, avvalendosi di grande estro creativo e raffinata sensibilità estetica, seppero conferire alla natura quello splendore e quella vitalità che ancora oggi meravigliano e stupiscono: accanto agli straordinari dipinti con strumenti musicali di Evaristo Baschenis e di Bartolomeo Bettera, spiccano alcune opere che sono state scoperte grazie all'accurato studio filologico condotto da Davide Dotti, come il Bouquet di fiori entro vaso istoriato bluette di Francesco Mantovano, la ricca Natura morta all'aperto con galli, anatra, oca e piccioni eseguita dal milanese Angelo eseguita dal milanese Angelo Maria Rossi, o il raffinatissimo Mazzo di Rose entro boccia di vetro restituito alla mano del pittore modenese restituito alla mano del pittore modenese Adeodato Zuccati. Una rassegna ben documentata nel volume, che accoglie le schede delle opere, un saggio introduttivo del curatore e apparati biobibliografici.
15,00

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