Libri di Cinzia Poli
L'eleganza del riccio
Muriel Barbery
Libro: Libro rilegato
editore: E/O
anno edizione: 2014
pagine: 318
Siamo a Parigi in un elegante palazzo abitato da famiglie dell'alta borghesia. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all'idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Invece, all'insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta, che adora l'arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Poi c'è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno, per l'esattezza). Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre. Due personaggi in incognito, quindi, diversi eppure accomunati dallo sguardo ironicamente disincantato, che ignari l'uno dell'impostura dell'altro si incontreranno grazie all'arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese, il solo che saprà smascherare Renée e il suo antico, doloroso segreto.
Azami
Aki Shimazaki
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2020
pagine: 144
Il trentaseienne Mitsuo Kawano si divide tra la famiglia e il lavoro di redattore in una rivista d'attualità, e per compensare l'inesistente vita sessuale con Atsuko, la madre dei suoi figli, frequenta locali a luci rosse. Un giorno incontra per caso Goro Kida, un ex compagno di classe diventato presidente dell'azienda di famiglia, che lo invita a trascorrere una serata in un lussuoso club. Lì lavora come entraîneuse la bella e misteriosa Mitsuko, un'altra ex compagna di classe, il primo amore segreto di Mitsuo, la ragazza che nel suo diario chiamava "Azami", come il fiore del cardo. I ricordi riaffiorano e ben presto tra i due nasce una relazione in cui Mitsuo riscopre una passionalità inattesa e totalizzante. Tuttavia, l'apparente equilibrio tra la quotidianità e gli incontri furtivi è destinato a incrinarsi per mano dell'intrigante Goro Kida... Coincidenze e simbologie impreziosiscono l'evocativa scrittura dell'autrice, dalla radice dei nomi di Mitsuo e Mitsuko – che racchiude l'idea dell'appagamento, benché nessuno dei due sia soddisfatto della propria vita – al fiore del cardo, un fiore bello ma pieno di spine, emblema dell'indipendenza e della vendetta. Nelle pagine di Azami, primo romanzo di una pentalogia, Aki Shimazaki racconta di una famiglia come tante, dipingendo sentimenti intimi, rapporti lacerati vissuti nell'ombra e nella menzogna.
Una campanella silenziosa
Aki Shimazaki
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 544
Il vivido affresco di una famiglia giapponese, i Nire. Nire, l’olmo, albero emblema di solidità, tiene assieme il nucleo composto da un’anziana coppia di genitori, dai loro tre figli – due femmine e un maschio – e dai loro nipoti. Le due sorelle non potrebbero essere più diverse: Anzu, ceramista famosa, riservata, separata dal marito, vive da sola con il figlio, mentre Kyōko, affascinante e seducente, assistente di direzione in una grande azienda americana, passa da un uomo all’altro con sicura nonchalance. Il fratello Nobuki, sposato con due figlie, non abita con i genitori, come la tradizione imporrebbe al maschio primogenito. I delicati equilibri famigliari vengono messi in crisi dall’irrompere della malattia di una delle figlie e dal morbo di Alzheimer della madre, che contribuisce a portare a galla sentimenti sotterranei e segreti sorprendenti. Cinque voci, di generazioni diverse, prendono la parola e, come piccole campane a lungo silenziose, fanno tintinnare verità nascoste. Talvolta, come le campanelle del suzuran, il mughetto, celano dietro un aspetto leggiadro una natura velenosa. Ma anche quando gli equilibri sembrano spezzati, l’amore, la devozione, il riscatto, il caso o le coincidenze li ricompattano come fa l’urushi – la lacca giapponese – con la ceramica, rendendoli più saldi di prima. Nei rapporti interpersonali e di coppia, visti attraverso le lenti della tradizione e della modernità, si agitano contraddizioni e cambiamenti sociali, ambizioni e desideri, il tutto sullo sfondo della provincia giapponese, in mezzo a fiori colorati, al frinire delle cicale, nel mutare delle stagioni della vita e nel ciclico succedersi di simbologie che legano storie e personaggi.
Il guerriero di porcellana
Mathias Malzieu
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2023
pagine: 192
Giugno 1944. Francia occupata. Il piccolo Mainou ha perso da poco la mamma, e ora rischia di perdere anche il padre. L’uomo, infatti, è stato richiamato al fronte e decide di mandare il figlio nella fattoria della nonna materna, in Lorena. Mainou ha solo nove anni, supera clandestinamente la linea di demarcazione, nascosto in un carro di fieno, e raggiunge la famiglia che ancora non conosce: la severa ma premurosa nonna, la bigotta zia Louise e lo zio Émile, un dandy di campagna, che spinge il nipote ad affidarsi al potere dell’immaginazione. Mainou trascorre gli ultimi mesi della guerra combattendo con le rigide regole necessarie a sfuggire ai nazisti e con il ricordo della madre. Tutto, nella fattoria, parla di lei e allora Mainou comincia a scriverle delle lettere e a esplorare i luoghi dove è cresciuta. Suoi speciali compagni di viaggio saranno la cicogna Marlene Dietrich e il riccio Jean Gabin, e una donna nascosta in soffitta che cela un segreto. “Il guerriero di porcellana” è una storia intima e autobiografica, in cui Malzieu con sensibilità e tenerezza ripercorre l’infanzia del padre, ritratto nel piccolo Mainou, in un momento storico di grande drammaticità. Il racconto intimo e tenero di una famiglia e del potere dell’immaginazione in tempo di guerra.
La memoria fragile
Nathacha Appanah-Mouriquand
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 112
Il 1° agosto 1872 un padre, una madre e un bambino sbarcano a Port Louis, capitale di Mauritius. Arrivano da un piccolo villaggio dell’India. Ingaggiato come lavoratore a contratto, il padre coltiverà i campi di canna da zucchero della colonia britannica. Insieme alla sua famiglia insegue il sogno di un futuro migliore. Ma le illusioni si scontrano presto con la realtà. Quel padre, quella madre e quel bambino sono gli antenati di Nathacha Appanah. “La memoria fragile” racconta un popolo, un paese, e una storia epica: la storia dei migranti di ogni luogo e di ogni tempo. Storni che disegnano suggestive forme nel cielo, mormorando messaggi indecifrabili: ogni anno questi uccelli migrano in cerca di un luogo piú adatto allo svernamento. È un'urgenza innata, insita nelle loro ali la direzione da prendere. Osservando quella misteriosa coreografia aerea, Nathacha Appanah ha l'impressione di comprendere finalmente il racconto di migrazione della sua famiglia. Una storia solo sfiorata: le sfugge tra i vecchi ricordi, tra i silenzi dei genitori, tra le righe dei romanzi che ha scritto. Per Appanah una data, il 1º agosto 1872, segna il punto di partenza di un viaggio nel tempo alla ricerca delle radici. Per i suoi antenati quel giorno rappresenta invece un punto d'arrivo: sono appena approdati a Port Louis, capitale di Mauritius, dopo una traversata di molte settimane. Padre, madre e figlio undicenne hanno lasciato il loro villaggio dell'Andhra Pradesh, in India. Il padre è stato reclutato per coltivare i campi di canna da zucchero dell'Impero britannico. Sarà un lavoratore a contratto, un coolie. Le condizioni sembrano molto vantaggiose, la vita nella piantagione ha i colori del futuro sognato. Le illusioni, però, si scontrano presto con la realtà. Ingaggiati per sopperire alla mancanza di manodopera in seguito all'abolizione della schiavitù nelle colonie, i coolie, perlopiù provenienti dall'Asia, sono pesantemente sfruttati, vincolati da contratti disumani, retribuiti con la stessa miseria da cui scappano. Mauritius diventa per moltissimi indiani la nuova casa, anche per le generazioni successive. Ma il cuore conserva sempre la traccia delle origini. Come per i nonni paterni di Nathacha Appanah, nati e cresciuti sull'isola agli inizi del Novecento, che parlavano telugu e rispettavano le tradizioni indù senza aver mai conosciuto il paese degli avi. A loro l'autrice dedica un ritratto luminoso e toccante, a queste due figure che sono per lei dolcezza dei pomeriggi d'infanzia, anello di congiunzione con il passato, coraggio di aprirsi all'avvenire. Riflettendo su temi quali il colonialismo, il razzismo, le migrazioni, Appanah ripercorre i passi della sua famiglia con poetica delicatezza. Le sue parole hanno la forza di sconfiggere l'oblio a cui sono condannate le storie taciute.
Lo sconosciuto delle poste
Florence Aubenas
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 240
La mattina del 19 dicembre 2008 la vita di Montréal-la-Cluse, un borgo francese al confine con la Svizzera, è sconvolta dall’efferato omicidio di Catherine Burgod. La quarantenne, incinta, viene trovata uccisa da ventotto coltellate nell’ufficio postale in cui lavorava. Dalla cassaforte sono spariti meno di tremila euro. L’ufficio, nel cuore del paese, si affaccia su una via stretta e ha un’unica entrata, eppure nessuno ha visto né sentito niente. Il primo indiziato è Gérald Thomassin, un attore ex promessa del cinema la cui vita, fra il mondo dello spettacolo e la strada, fra la celebrità e i quartieri popolari, rappresenta un’incognita per gli abitanti del paese. Ben presto l’inchiesta si rivela più complessa: ogni volta che il caso sembra risolversi, le carte in tavola si scompigliano e il mistero si infittisce. Tra i giornalisti inviati sul luogo del delitto c’è la reporter Florence Aubenas. Che per sette anni lavora all’inchiesta, intervista ogni persona coinvolta, visita tutti gli anfratti di quell’angolo di Francia poco noto, un tempo rurale ma improvvisamente industrializzato e divenuto un crocevia del traffico di droga. E dà vita a un romanzo coinvolgente e tragico, in grado di raccontare un crimine impenetrabile ma, soprattutto, la storia di uomini e donne che sarebbe sbagliato definire ordinari.
L'ombra del cardo. Azami, Hozumi, Suisen, Fuki-no-to, Maimai
Aki Shimazaki
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2023
pagine: 448
“Chi sogni? Vieni, vieni a me. Mi chiamo Azami. Sono il fiore che culla la notte.” Il fiore del cardo, bello ma pieno di spine, emblema dell’indipendenza e della vendetta, unisce e racchiude le cinque storie che Aki Shimazaki tesse nei romanzi che compongono questo ciclo. Cinque protagonisti, cinque vite solo all’apparenza parallele, ma cucite da spine sottili. La tranquilla esistenza di Mitsuo Kawano è sconvolta dall’incontro in un club di lusso con Mitsuko, il suo primo amore di gioventù, che ora è un’entraîneuse. Qualche tempo dopo, quella stessa donna apre una libreria e, insieme al figlio Tarō, conduce una vita molto appartata. Ma il passato non si può lasciare alle spalle: un giorno, in negozio si presenta una signora dell’alta società che cerca proprio Mitsuko. Gorō Kida è il presidente di una grande azienda. Ha tutto ciò che desidera, finché il suo scintillante mondo si sgretola, travolgendolo con umiliazioni professionali e sentimentali. Atsuko pensa di vivere felice nella sua fattoria con i figli e il marito Mitsuo, finché non riappare nella sua vita Fukiko, un’amica dei tempi del liceo, bella e affascinante come in passato, e tormentose sensazioni riaffiorano. Tarō, sordomuto e orfano di padre, è un modello e un pittore di talento. Con l’improvvisa morte della madre Mitsuko, dal passato emergono misteri e segreti con cui il giovane deve confrontarsi. Coincidenze e simbologie impreziosiscono una scrittura evocativa ma essenziale, con cui Aki Shimazaki affronta il tema della perdita, della diversità, dell’abbandono ed esplora i sentieri tortuosi del desiderio e delle passioni, dipingendo vite che celano spesso verità inconfessabili.
Hozuki
Aki Shimazaki
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 144
La coraggiosa e determinata Mitsuko ha finalmente realizzato il suo sogno di aprire una libreria specializzata in volumi di arte e filosofia. Insieme alla madre e a Taro, il figlio meticcio e sordomuto, conduce una vita molto appartata. Non ha ancora tagliato del tutto i ponti con un passato ingombrante: il venerdì continua a lavorare in un lussuoso locale come entraîneuse, conversando piacevolmente con la sua clientela di intellettuali e uomini di cultura. Un giorno, in libreria si presenta una signora dell'alta società insieme alla sua bambina, coetanea di Taro. I due fanno subito amicizia e la donna, dopo un primo acquisto di testi rari e costosi, cerca con insistenza Mitsuko proponendo di vedersi anche con i bambini fuori dalla libreria. Mitsuko, sempre sfuggente, alla fine accetta di incontrarla e scopre che, come lei, la donna custodisce un segreto. La suspense cresce in questo romanzo, dove la maternità viene raccontata come un sentimento totalizzante: se in passato Mitsuko l'ha vissuta in modo tormentato e contraddittorio, oggi è indissolubilmente legata a suo figlio e per lui è disposta a qualsiasi cosa. Il suo personaggio, tratteggiato con sensibilità e realismo, si staglia con grinta e delicatezza nell'universo femminile di Aki Shimazaki. Il secondo romanzo della nuova pentalogia di Aki Shimazaki ha come simbolico filo conduttore il frutto dell'hozuki, l'alchechengi, che con la sua forma a lanterna indica la luce della speranza e della salvezza per la protagonista e suo figlio.
Maimai
Aki Shimazaki
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 176
Dopo un violento acquazzone il cielo è sgombro di nubi, il sole splende. "Come si può lasciare questo mondo con un tempo così bello?" si chiede Taro quando scopre che la madre, la fascinosa e sfuggente Mitsuko, è morta all'improvviso. Lui, sordomuto e orfano di padre, è un modello e un pittore di talento, che ha potuto realizzare le sue aspirazioni grazie all'amorevole sostegno della madre e della nonna. In molti, sorpresi dalla scomparsa di Mitsuko, le rendono omaggio: i clienti della sua rinomata libreria, ma anche quelli del locale dove lavorava come entraîneuse, un lato oscuro della sua vita che Taro ignorava. E a poco a poco dal passato emergono altri misteri e segreti con cui il giovane deve confrontarsi. Al tempo stesso, ricompare inaspettata un'amica d'infanzia, la delicata e incantevole Hanako. Il sentimento che li legava – tenero e intenso come solo certe amicizie infantili sanno essere – non è stato scalfito dal tempo e della lontananza, e si colora di un'improvvisa sensualità. La felicità adesso pare così vicina, ma non è altrettanto scontata. Aki Shimazaki affronta il tema della perdita, della diversità, dell'abbandono e della passione con la sua scrittura essenziale e sempre misurata, accompagnando la narrazione delle vicende umane con l'evocazione dei meravigliosi spettacoli della natura. Le storie raccontate da diverse angolazioni nei volumi precedenti – Azami, Hozuki, Suisen e Fuki-no-to – acquistano nuova luce attraverso la prospettiva di Taro, mentre sorprendenti coincidenze ricompongono un complesso mosaico. Nel romanzo conclusivo della pentalogia "L'ombra del cardo", il riserbo e la dolorosa segretezza incontrano la tragedia greca. Futuro e passato si illuminano a vicenda, portando in superficie fardelli di cui è impossibile liberarsi, – come il maimai, la lumaca, non può liberarsi della sua conchiglia.
Fuki-no-to
Aki Shimazaki
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 160
Atsuko vive felice nella sua fattoria biologica con i figli e il marito Mitsuo che, per seguirla, ha lasciato il posto di redattore a Nagoya e ha fondato una rivista, “Azami”, in una città vicino alla loro casa di campagna. Il tradimento del marito con una ex compagna di scuola è ormai un ricordo lontano per Atsuko, la vita della coppia è tornata normale e tutti sembrano aver raggiunto un armonico equilibrio nel nuovo contesto naturale. Atsuko si dedica con cura alla terra, gli affari prosperano e presto deve cercare qualcuno che la aiuti. Mitsuo la convince a incontrare una certa signora Enju: la sua voce al telefono gli ha ispirato fiducia. Alla fattoria si presenta Fukiko, un’amica di Atsuko dei tempi del liceo: è lei la signora Enju, interessata all’impiego nella fattoria. Bella e affascinante come in passato, madre di famiglia divorziata, fa riaffiorare teneri ricordi e tormentate sensazioni, taciute ma mai dimenticate. I desideri di Atsuko si confondono come i bambù nel selvatico boschetto di famiglia: entrambi hanno bisogno di essere districati perché nuovi germogli possano attecchire. Atsuko, tenace e semplice, ma non priva di grazia, un po’ come i suoi fuki-no-tö, i farfaracci giapponesi, saprà leggere dentro di sé, com’era già successo anni indietro quando nella vita del marito era comparsa un’ex compagna.
Suisen
Aki Shimazaki
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 176
Goro Kida è il presidente di una grande azienda. Ha tutto ciò che desidera: una famiglia apparentemente perfetta, un ruolo sociale prestigioso; conduce un'intensa vita mondana con i clienti più importanti e ha due amanti ai suoi piedi. Peccato che il suo scintillante mondo si regga solo sull'ipocrisia e, d'improvviso, si sgretoli per precipitare rovinosamente. Alla prima bruciante delusione per mano di un'amante, un'attrice divenuta famosa, seguono presto altre umiliazioni che travolgono il cinquantenne Goro, nella vita professionale e in quella sentimentale. La solitudine gli offrirà l'occasione per ripensare alla sua vita e all'unica persona che aveva compreso la fragilità celata dalla sua arroganza, dalla sua frivolezza e dal suo egocentrismo: caratteristiche simboleggiate dal fiore del suisen, il narciso – che dà il titolo al romanzo. In un'armonica tessitura di rimandi e corrispondenze, l'autrice scava nelle ferite mai rimarginate dell'infanzia. Gli eventi scandiscono un percorso di introspezione catartica e poetica, che riporta il protagonista nelle innevate Kanazawa e Maibara, città note al lettore che si è già immerso nelle vibranti atmosfere di "Azami" e "Hozuki" e ha già conosciuto Goro Kida: un uomo di cui Aki Shimazaki ci racconta senza giudicarla, con il consueto lucido e garbato distacco, la dolente umanità. Dopo "Azami", il fiore del cardo, e "Hozuki", l'alchechengi, continua la pentalogia di Aki Shimazaki con "Suisen", il narciso, il fiore del mito greco che simboleggia indole e destino del protagonista.
Vampiro in pigiama
Mathias Malzieu
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2018
pagine: 172
Mathias Malzieu ha sempre sognato di essere un supereroe ma, scopre, anche i supereroi si ammalano. E spesso in maniera grave, al punto da ricorrere a un trapianto, proprio come accade a Mathias. Con la stessa leggerezza e ironia di Jack e Tom Cloudman, gli eroi dei suoi romanzi precedenti, l'autore narra in prima persona le cure mediche ricevute, le degenze negli ospedali, gli incontri di grande impatto emotivo in quei luoghi freddi e asettici, ma soprattutto mette a nudo i sentimenti provati, dal dolore fisico alla rabbiosa gioia di vivere, dall'amore per i cari e per l'adorabile Rosy, al piacere di assaporare le piccole cose quotidiane: il sole, il vento, una Coca ghiacciata, la visione di un film, il gusto di un bacio. Il desiderio di creare, di fare musica, di promuovere il suo film «Jack e la meccanica del cuore», che uscirà a ridosso della diagnosi, terranno accesa la straordinaria vitalità di questo eterno bambino che non rinuncia alle sue galoppate in skateboard né ai suoi sogni. Stoico e coraggioso come un Cavaliere Jedi, affronterà questa battaglia, rinascendo per una seconda volta, grazie al sangue di un cordone ombelicale. L'immaginario pop, le atmosfere oniriche, la scrittura rendono «Vampiro in pigiama» un autentico inno alla vita, vibrante di sincera riconoscenza verso l'umanità.