Libri di Chiara Ujka
Bagliore bretone. Sparizioni sulla costa di granito rosa. Il sesto caso del commissario Dupin
Jean-Luc Bannalec
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 288
Ah, che dolcezza la costa bretone in una giornata mite e spensierata, soprattutto se è quella di granito rosa, col suo incantevole bagliore! O almeno, questo è ciò che dovrebbe pensare anche il commissario Georges Dupin, finalmente in vacanza al mare, a Trégastel, con Claire, la sua compagna. La vacanza più lunga della sua vita lavorativa. Peccato che Dupin detesti la spiaggia: non sopporta di starsene in ozio; la crema solare gli finisce sempre negli occhi, e la sua tolleranza verso i cappelli – accessorio indispensabile per ripararsi dal sole bretone – è minima. Insomma, per un parigino purosangue come lui, finito in quell’angolo di mondo contro la sua volontà, l’inferno in terra. Per questo, quando viene a conoscenza di una serie di piccoli ma inquietanti crimini commessi a Trégastel, non si lascia scappare l’occasione di indagare. Anche perché la polizia locale lo sta cercando, sebbene solo come testimone: un’ospite dell’albergo dove alloggia Dupin è scomparsa nel nulla e, poco dopo, un’altra donna viene trovata morta in una cava nei dintorni. È tempo che Dupin, combattuto fra l’amore per il suo mestiere e quello per Claire, che vorrebbe imporgli un riposo assoluto, smetta i panni del turista e riprenda in segreto quelli dell’investigatore, in cui di certo si sente più a suo agio. In men che non si dica si ritrova immerso in una babele di voci, notizie e indizi che si propagano nelle maniere più tortuose: perché a Trégastel i legami di famiglia e le amicizie di lungo corso, se osservati con occhio esperto, svelano più di qualsiasi indagine ufficiale. D’altra parte, Dupin non è il solo a custodire un segreto: i destini delle due donne sembrano intrecciarsi in un passato comune che chiede di essere portato alla luce.
Tre camerati
Erich Maria Remarque
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2013
pagine: 476
Nel 1923 Robert Lohkamp guadagnava duecento miliardi di marchi al mese. Faceva l'addetto alla pubblicità di una fabbrica tedesca di articoli di gomma. Veniva pagato due volte al giorno e si precipitava continuamente nei negozi a comperare qualcosa prima che il marco valesse la metà. La vita movimentata al tempo della grande inflazione. Dopo un impiego alle ferrovie in Turingia e un lavoretto come pianista al Café International, alla fine degli anni Venti Robert Lohkamp non può, tuttavia, dire di passarsela male. Lavora alla "Koster & Co.", l'officina meccanica aperta in una vecchia baracca da Otto Koster e Gottfried Lenz, i commilitoni con cui ha condiviso gli orrori della Grande Guerra. Koster, il comandante della compagnia, ha fatto il pilota d'aviazione, si è dato alle gare automobilistiche, ha frequentato qualche corso all'università prima di votarsi a quello cui è da sempre destinato: riparare automobili. Lenz invece ha girovagato qualche annetto per l'America del Sud, poi è tornato all'ovile o, meglio, alla turbolenta vita tedesca della fine degli anni Venti. Il lavoro all'officina è duro ma Lohkamp, Koster e Lenz sono ancora giovani, sani e forti. Certo di sera riaffiorano le immagini del passato coi loro occhi di morte, ma a quello come antidoto c'è l'acquavite. O, come accade da un po' di tempo a questa parte per Robert Lohkamp, c'è Patrice Hollmann. È apparsa un giorno al seguito di un eccentrico industriale, il proprietario di una fabbrica di cappotti.
Marea bretone. Leggende e delitti a Île-de-Seim. Il quinto caso del commissario Dupin
Jean-Luc Bannalec
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 352
Il commissario Georges Dupin, parigino doc trasferito in Bretagna in seguito a «certe controversie», detesta il mare, lo odia con tutte le sue forze. Eppure tutti i casi di cui si occupa ormai da cinque anni a questa parte sembrano avere a che fare con l’acqua salata. Stavolta è il caso dell’omicidio di una pescatrice originaria di Île-de-Sein, isoletta nell’Atlantico a ovest della costa bretone, trovata morta con la gola squarciata e il corpo ricoperto di squame al mercato ittico di Douarnenez, una cittadina sul continente. Si tratta di Céline Kerkrom, donna solitaria e bellissima dal carattere notoriamente schietto e ribelle. Basta poco a Dupin, e ai suoi ispettori Riwal e Kadeg, per capire che quella cattiva fama le viene dal suo impegno contro la distruzione delle riserve marine e il contrabbando, attività cui si è dedicata con energia e che probabilmente le sono costate la vita. Mentre Dupin indaga dalla terraferma (il solo pensiero di salire in barca lo fa star male), a Île-de-Sein viene trovato un secondo cadavere, quello di una biologa marina uccisa nello stesso identico modo. Così Dupin, dopo qualche tentennamento, è costretto a immergersi nel panorama del Parc Iroise, una riserva naturale ad altissimo tasso di biodiversità la cui protezione entra in contrasto con gli interessi di una comunità di pescatori particolarmente avida. La gente di Île-de-Sein, però, è estremamente chiusa e coltiva leggende – come quella di Ys, una misteriosa città sommersa, cuore e fulcro di tutte le storie bretoni – che, nelle parole dei testimoni, si intrecciano al racconto degli eventi accaduti. Forse è proprio in quelle leggende, e nel passato da contrabbandieri degli isolani, che bisognerà scavare?
Segreto bretone. Omicidio nella foresta Brocéliande. Un caso per il commissario Dupin
Jean-Luc Bannalec
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 368
Brocéliande! Quanta storia, in un solo nome. L’ultimo regno delle fate, il cuore favoloso della Bretagna, la foresta in cui sono nati alcuni fra i miti più duraturi nella storia dell’umanità, la cui origine si perde nelle nebbie del tempo. È qui che sono ambientate le più belle vicende di re Artù, qui che l’ardito Lancillotto rompe l’incantesimo della maga Viviana, ed è sempre qui che il commissario Dupin – unendo l’utile al dilettevole – si reca in visita insieme agli ispettori Riwal e Kadeg e alla preziosa assistente Nolwenn. Era da tempo che i quattro progettavano una gita insieme, ma Dupin ha colto l’occasione anche per un incarico non ufficiale: raccogliere informazioni su un caso irrisolto per conto della polizia di Parigi. Peccato che l’uomo che Dupin dovrebbe interrogare, Fabien Cadiou, uno dei massimi esperti della leggenda arturiana, viene ritrovato morto in casa sua per un colpo d’arma da fuoco. Ben presto la conta dei cadaveri aumenta e, nonostante le sue resistenze, il caso viene definitivamente affidato a Dupin. Così, il gruppo investigativo improvvisato – al punto che il commissario è costretto a prendere appunti sul libretto della sua Citroën – si mette all’opera, per scoprire che le vittime avrebbero tutte dovuto partecipare a un convegno presso il Centre de l’Imaginaire Arthurien. E che ognuno degli studiosi del Centro ha un proprio tornaconto, non sempre rispettoso della magia del luogo. Il fascino e l’incanto della foresta si tingono così di una luce oscura, maligna. Ostile.
La palude delle streghe
Jarka Kubsova
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 320
Amburgo, oggi. Ochsenwerder, quartiere periferico a sud della città, somiglia al paradiso nell’estate in cui Britta Stoever lo visita per la prima volta: le erbe aromatiche spandono i loro profumi e i fiori occhieggiano dalle serre. Ma quando vi si trasferisce con la famiglia, mesi dopo, il paradiso sembra aver perso tutto il suo fascino: i campi vuoti e bui, le canne del fiume rinsecchite. La solitudine in cui Britta si ritrova, la solitudine dell’argine e della nebbia, dell’Elba e delle gru dagli occhi gialli, la stringe in una morsa e fa eco a quella che sente nascere dentro di sé. Eppure, da ex geografa, Britta è abituata al silenzio del paesaggio in cui si celano le storie, e quando in una delle sue camminate si imbatte in un cartello che porta il nome di una donna, la sua curiosità si ridesta. Quella che incontra, tuttavia, è una storia di invidie, di pregiudizi, di persecuzione. E di fuoco. Amburgo, 1570. La terra lambita dall’Elba è una palude che solo il costante intervento dell’uomo riesce a contenere. Abelke Bleken, unica figlia di un ricco fattore, gestisce i suoi possedimenti con saggezza. È bella, dicono alcuni. È arrogante, dicono altri: tutta quella terra è troppa per lei sola. E il giorno in cui, grazie all’attento ascolto della natura, Abelke prevede l’arrivo di una tremenda inondazione – che causerà danni incommensurabili – la voce che nel villaggio si diffonde su di lei è soltanto una: strega. Basta poco perché l’invidia e il desiderio rendano le accuse concrete, condannandola al processo, alla tortura, al rogo. Ispirato a una vicenda reale, La palude delle streghe è un romanzo lirico e crudo insieme, che mescola incanto e ricerca storica per raccontare l’ingiustizia che, travalicando epoche e confini, unisce oggi come ieri i destini delle donne.
Caffè e sigarette
Ferdinand von Schirach
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2021
pagine: 192
"Caffè e sigarette" è un’opera di autofiction della narrativa tedesca contemporanea. Una definizione che coglie in parte una indiscussa verità, quella per la quale Schirach parla, in questo libro, di sè e della propria vita con gli strumenti propri della fiction, ma che non traduce pienamente l’ambizione letteraria che alimenta queste pagine. Schirach rifugge dalla presunzione dell’autorappresentazione, ben conscio dell’inafferrabilità del Sè, persino della sua inattendibilità, se separato dalle circostanze, dagli eventi, dalle situazioni e dalle vite altrui che lo determinano come tale. Tratta dunque della propria esistenza laconicamente, per via indiretta e per interposta persona, come si suole dire. Ripercorre rapidamente gli odori e i colori della propria infanzia, la tragedia della morte del padre, vissuta a quindici anni, la presenza sempre incombente, come un macigno ineliminabile, del fantasma del nonno Baldur, i fumatori incalliti che sullo schermo e nella vita reale hanno acceso la sua immaginazione – da Jean-Paul Belmondo, che in À bout de souffle muore sul boulevard parigino con la sigaretta in bocca, a Helmut Schmidt, che si faceva ovunque beffe del divieto di fumo –, gli incontri rivelatori dell’insensata finitezza della vita, come quello con l’anziana e ricca signora che non riesce a perdonare il suo amante, colpevole, ai suoi occhi, di essere morto per una ridicola puntura di vespa durante un picnic. Scene, personaggi ed eventi suggestivi, attraverso i quali traspare il personaggio Ferdinand von Schirach e, soprattutto, si rivela la sua pacata malinconia, quella struggente consapevolezza della fragilità dell’esistenza umana e dei miti crudeli che tentano di rimuoverla e che traversano da cima a fondo la storia tedesca. «Amare sè stessi è chiedere troppo» suona un passo di queste pagine dedicato a Imre Kertész, scampato ad Auschwitz da adolescente, ed elegantissimo negli ultimi anni della sua vita. «Ma la forma deve essere preservata, è la nostra ultima fermata». Impossibile amarsi se si è visto l’orrore di cui sono capaci gli esseri umani. Resta, però, sempre lo stile, la forma in cui si rifugia la nobiltà della vita.
Da qui all'eternità
James Jones
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2021
pagine: 1038
È il 1941 nella base di Schofield sull'isola hawaiana di Oahu, poco prima dell'attacco a Pearl Harbor. I protagonisti sono due soldati dalla testa dura: Robert Prewitt, un trombettiere di talento ed ex pugile deciso a non salire più sul ring, e Milton Warden, un sergente di ferro, cinico e beffardo ma dotato di un suo personale senso di giustizia. Al centro delle vicende dei due protagonisti e dei loro comprimari - il piccolo e indistruttibile Maggio, italoamericano di Brooklyn; il caporale Bloom e il suo dramma di essere ebreo; i due vitali ma malinconici omosessuali Hal e Tommy; l'intellettuale e filosofo sempre in carcere Jack Malloy - vi sono le relazioni di Warden e Prewitt, tra loro e con le loro donne: Karen, la moglie del capitano Holmes, fragile e alla disperata ricerca di essere amata; e Lorene, la prostituta determinata a diventare un giorno una donna e una moglie rispettabile. James Jones - come Steinbeck, la cui "Valle dell'Eden" apparve l'anno successivo sostiene il suo grintoso realismo narrativo con un possente impianto mitologico. Sono assenti i grandi eroi dei film di guerra degli anni Quaranta e gli epici campi di battaglia. Si spara solo alla fine, la mattina del 7 dicembre 1941, dai tetti della caserma contro gli Zero dei Japs. Il lettore sprofonda invece tra uomini decaduti sullo sfondo del paradiso hawaiano: bordelli stipati nel giorno di paga, gioco d'azzardo, razzismo, violenza verbale, fisica, psichica, sessuale, fino alle torture del carcere militare.
Una sfida impossibile. L'Antartide in solitaria
Colin O'Brady
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2021
pagine: 304
Ottobre 2018. A bordo del cargo Ilyushin, in mezzo a un mucchio di scatole, tende e generatori, i passeggeri in viaggio verso l’Antartide per l’inizio della stagione delle spedizioni si contano sulle dita di una mano. Tra di loro c’è il giovane americano Colin O’Brady, reduce da un incidente che ha rischiato di inchiodarlo su una sedia a rotelle. Di fianco a lui, a condividere la stessa panca per le quattro ore di volo, si è accomodato un uomo che, soltanto a guardarlo, incute soggezione: è il capitano Louis Rudd, che nel corso degli anni ha trascorso più tempo di chiunque altro a trainare una slitta sui ghiacci dell’Antartide durante varie spedizioni. Entrambi sono diretti al campo base, dove attenderanno un altro velivolo che li calerà sul ghiaccio dell’Antartide per l’inizio ufficiale di una storica sfida: diventare la prima persona ad attraversare il continente in solitaria, senza rifornimenti e senza l’ausilio di vele o cani da slitta. Un’impresa che molti, dopo la morte del leggendario esploratore britannico Henry Worsley, hanno liquidato come impossibile. Sebbene sia stato a lungo un atleta professionista, scalando alcune tra le montagne più alte del mondo, compreso l’Everest, Colin sa che non sarà per nulla facile affrontare ciò che lo attende: condizioni atmosferiche brutali, temperature glaciali e millecinquecento chilometri da percorrere trascinando una pesante slitta. Ha inizio così l’epica avventura di un uomo che, isolato in una vasta distesa di ghiaccio giorno e notte, comprende che dovrà scavare dentro di sé più a fondo di quanto non sia mai andato prima, alla ricerca di riserve di energia a cui poter fare appello; imparando in fretta che l’Antartide non consente indecisioni: fai o non fai, agisci, ti muovi e speri per il meglio; e attingendo alle esperienze dei giganti che l’hanno preceduto, i pionieri polari capaci, con la loro esperienza, di insegnargli tutto ciò che sa sulla resistenza, la forza e la perseveranza. Con l’intelletto di un accademico, la passione di un atleta e il coraggio di un esploratore, Colin O’Brady ha impresso il suo nome negli annali della tradizione polare, smentendo l’affermazione che il successo sia per pochi eletti e svelando ciò che serve per raggiungere grandi traguardi.
Orgoglio bretone. Morte sul fiume Belon. Il quarto caso del commissario Dupin
Jean-Luc Bannalec
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2022
pagine: 372
Sono trascorsi cinque anni da quando il commissario Dupin ha preso servizio in Bretagna, un «distaccamento» da Parigi su cui circolano ancora le dicerie più astruse. Promosso a «dirigente commissario» a Concarneau, un luogo in cui a memoria d'uomo c'è sempre stato solo un semplice commissario, Dupin è costretto a frequentare un corso di aggiornamento presso la polizia di Brest, un'incombenza che fa parte della sua «promozione». Un giorno il trillo del telefono lo distoglie dall'assolvere l'incarico. Non lontano da lì, sul sentiero che porta a Rosbras, un'anziana signora a spasso con il cane ha visto un uomo disteso immobile in una posizione strana e ricoperto di sangue. La donna è corsa in un ristorante per telefonare alla polizia, ma all'arrivo delle pattuglie del corpo non vi era più alcuna traccia. Che la signora, un'ex stella del cinema ormai sul viale del tramonto, sia un po' eccentrica è risaputo, ma Dupin si rifiuta di considerarla una testimone inattendibile solo perché anziana. La scomparsa del cadavere, del resto, potrebbe anche avere a che fare con le attività criminali dei furti di sabbia lungo la costa, un problema sempre più pressante nella zona. Quando, a qualche ora di distanza, viene scoperto un altro cadavere sui Monts d'Arrée, a Dupin viene naturale domandarsi se si tratti dello stesso corpo rinvenuto a Brest, o se due gravi crimini siano stati commessi, a meno di dodici ore di distanza, nel Finistère meridionale. Tra bizzarre leggende, inspiegabili furti di sabbia e misteriosi culti druidici, nella mente di Dupin si fa strada il sospetto di trovarsi dinanzi a uno dei casi più assurdi e complicati della sua attività di ispettore della polizia francese.
L'opposto di me stessa
Meg Mason
Libro: Libro in brossura
editore: HarperCollins Italia
anno edizione: 2022
pagine: 384
"Mi chiamo Martha Friel e non passa giorno senza che mi venga costantemente ripetuto che sono bella, intelligente, una scrittrice brillante. Mio marito, Patrick, mi venera da quando ci siamo conosciuti da piccoli. Un dono, come dice sempre mia madre, che non tutti hanno la fortuna di possedere, tanto più una come me. Insomma, io, Martha Friel, non posso lamentarmi, sono davvero molto, molto fortunata. E allora, perché oggi la mia vita è in pezzi? Perché, alla soglia dei quarant’anni, sono senza amici (certo, a parte mia sorella Ingrid), praticamente senza un lavoro serio e sempre, sempre triste? Forse, come dicono tutti, sono solo troppo sensibile, una donna per cui vivere è più faticoso che per gli altri. Oppure, questo è il mio sospetto, c’è qualcosa di molto sbagliato in me. Qualcosa che mi è esploso nel cervello quando avevo solo diciassette anni e che no, nessun dottore o terapista è mai stato in grado di spiegarmi. Adesso sono costretta a tornare a vivere dai miei, una coppia di artisti bizzarra e disfunzionale, e non c’è nemmeno Ingrid ad aiutarmi come quando eravamo piccole. Ma forse, dico forse, questa è la mia occasione. Forse posso ancora ritrovare un senso e capire se devo rassegnarmi a essere il solito caso disperato o se posso scrivere un finale migliore per me stessa. Posso farcela. O forse no…"
Il lungo inganno
Peter Swanson
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2015
pagine: 284
George Foss è un uomo comune. Un lavoro come contabile in una rivista letteraria, una relazione sentimentale che arranca il locale preferito del venerdì, Ma George ha anche una storia pesante alle spalle. La donna che amava non era chi diceva di essere, e dopo averlo ingannato era scomparsa nel nulla, lasciandosi dietro una scia di delitti e misteri irrisolti. Adesso, però, eccola: Liana, bella e inquieta come quando si frequentavano al college e lui credeva si chiamasse Audrey. George se la ritrova davanti al bancone di un bar, e immediatamente sa che dovrebbe stare alla larga. Ma Liana ha bisogno di lui; per una volta soltanto, dice. E sebbene consapevole che lei lo ha già tradito e probabilmente lo tradirà ancora, George non può che dire di sì.
L'uomo degli scacchi
Peter May
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2015
pagine: 356
Dopo aver abbandonato la polizia e aver deciso di stabilirsi definitivamente sulla più settentrionale delle isole Ebridi, Fin Macleod tiene lontano i cacciatori di frodo dalle terre di un facoltoso locale. Ed è proprio nel corso di un giro di ricognizione in quegli aspri territori che, in compagnia dell'amico Whistler, si imbatte nella più incredibile delle visioni. Un piccolo velivolo, all'apparenza intatto, col rosso e il bianco della fusoliera ancora ben visibili, è apparso su un cumulo di sassi, nell'alveo di un lago che si è appena ritirato. A bordo, il corpo di Roddy Mackenzie, una vecchia conoscenza di Fin e Whistler. E ben presto Fin si rende conto che della vicenda Whistler sa molto più di quanto non voglia ammettere.

