Libri di Carmine Mezzacappa
Il parlamentare. Un'autobiografia
John Galt
Libro: Libro in brossura
editore: PaginaUno
anno edizione: 2021
pagine: 201
"Il parlamentare" è considerato il primo romanzo politico in lingua inglese ed è un capolavoro di arguzia, una critica devastante dell'autonomia politica di fronte agli interessi del mondo economico e l'interesse personale. Il Protagonista è uno scozzese appena tornato dall'India che acquista un seggio in un quartiere marcio. Questo romanzo è uno studio sulla corruzione del parlamento inglese pre-riforma (1832) che sorprende per la sua attualità... John Galt ha la capacità di mostrare quale sia la vera funzione di un parlamento, al di là delle dichiarazioni di facciata della retorica democratica.
Docherty
William McIlvanney
Libro: Libro in brossura
editore: PaginaUno
anno edizione: 2021
pagine: 422
Il figlio più giovane di Tam Docherty – Conn – nasce alla fine del 1903 in una piccola cittadina di minatori della Scozia occidentale. Al momento della nascita, Tam promette a se stesso di fare di tutto affinché la vita non inghiottisca il suo ragazzo a spizzichi e bocconi così come è accaduto a lui. Coraggioso e al tempo stesso indagatore, Tam Docherty si rivela un leader dotato di una forza imperturbabile, è un punto di riferimento della cittadina mineraria in cui vive con la moglie Jenny e i figli Mick, Angus, Kathleen e Conn. Fulcro del romanzo è il racconto dell'epico sciopero del 1926 dei minatori a cui aderirono altre categorie di lavoratori dando così il loro sostegno politico. A detta dello stesso autore, a sua volta figlio di minatori, Docherty è una dichiarazione d'affetto verso gli uomini e le donne che si sono battuti e hanno perso. Una dichiarazione onesta e sincera che nel romanzo assume la forza narrativa tipica dei grandi classici.
Terra di confine
Raymond Williams
Libro: Libro in brossura
editore: PaginaUno
anno edizione: 2018
pagine: 432
Harry Price ha lavorato per anni come ferroviere nel villaggio gallese di confine di Gynmawr. Quando viene colpito da un infarto, suo figlio Matthew, ricercatore a Oxford, fa ritorno nella piccola e chiusa comunità in cui era cresciuto prima di recarsi a Londra per laurearsi. Mentre Harry giace in camera sua in una silenziosa sofferenza, il figlio rivive i giorni della sua infanzia e dell’adolescenza, rendendosi conto di quanto i lunghi anni trascorsi a Londra lo abbiano allontanato dalle sue radici. Anche Gynmawr sta cambiando. La vecchia stazione ferroviaria è in procinto di essere chiusa, le nuove regole del mercato hanno cambiato la mentalità delle persone e il paesaggio. Morgan, il migliore amico e compagno di lotte del padre durante lo sciopero ferroviario, oggi è divenuto un ricco industriale. Malgrado ciò, anche grazie al recuperato rapporto con Harry, Matthew cerca di rintracciare dentro di sé quei valori e quella cultura, che lo hanno reso quel che è oggi.
Solo la terra resiste
James Robertson
Libro: Libro in brossura
editore: PaginaUno
anno edizione: 2017
pagine: 800
Michael Pendreich è alle prese con l’allestimento di una mostra di fotografie dedicata al padre Angus, famoso fotografo morto da pochi anni. Mentre cerca di dare un ordine alle immagini, Michael si interroga. Quale storia vuole rappresentare raccogliendo queste foto? Quella del padre, la propria, o quella della Scozia? O quella degli individui catturati nel corso degli anni dalla lente del suo celebre genitore? Il vagabondo senza casa che colleziona ciottoli; il veterano di guerra e il bottegaio asiatico che lottano per migliorare le condizioni di vita delle proprie famiglie; il deputato con una passione segreta, e la sorella che lo odia e cerca di rovinarlo; l’agente dei servizi segreti tradito dai colleghi; le numerose figure femminili alle prese con un mondo maschile fatto di soprusi. Sull’onda di queste storie, James Robertson costruisce un viaggio penetrante nel cuore di un Paese dalle grandi speranze e dai sogni infranti, dai compromessi privati e dai segreti insondabili, mescola il personale e il politico, e spazza via la polvere e la sporcizia dai primi anni '50 post-bellici fino al 2008, per rivelare un ricco arazzo di vicende umane dal valore universale.
Ospiti della nazione
Frank O'Connor
Libro: Libro in brossura
editore: PaginaUno
anno edizione: 2016
pagine: 109
Il 21 gennaio 1919 l’Irish Republican Army dava inizio alla guerra d’indipendenza irlandese (1919-1921), una sanguinosa e sfiancante lotta contro l’esercito britannico, mentre il nuovo Stato irlandese si organizzava clandestinamente. Due erano i fronti, due le strategie: la guerriglia urbana condotta a Dublino da Michael Collins e dai suoi, e una serie di operazioni di guerriglia rurale a opera delle colonne volanti. Le truppe britanniche e i famigerati Black and Tans reagivano con brutali rappresaglie ai danni dei civili irlandesi e delle loro proprietà. Nel Nord intanto gli unionisti filo-inglesi scatenavano operazioni di “pulizia etnica” contro i cattolici, considerati tutti sostenitori dei repubblicani. In questo drammatico sfondo storico sono ambientate le quattro short story qui raccolte. Da "Ospiti della nazione", il racconto che dà il titolo alla raccolta, Neil Jordan ha tratto lo spunto per il suo film più famoso: "La moglie del soldato".
Il cecchino
Liam O'Flaherty
Libro: Libro in brossura
editore: PaginaUno
anno edizione: 2016
pagine: 93
Tutti gli autori irlandesi di short story, forse in virtù di un comune DNA, sembrano possedere un’incredibile abilità narrativa, ricorrendo alle tonalità più svariate nel descrivere minuziosamente le figure più tipiche delle comunità sia rurali che urbane. I racconti irlandesi sono, sul piano letterario, l’equivalente artistico di una ricchissima galleria di ritratti. Insieme a Frank O’Connor, Daniel Corkery, Sean O’Faolain e Seamus O’Kelly, Liam O’Flaherty è tra gli autori più importanti. Qui proponiamo una piccola ma rappresentativa selezione di suoi racconti: "Il cecchino" e "Guerra civile" (sui sanguinosi anni tra il 1920 e il 1922), "Verso l’esilio" (un fratello e una sorella alla ricerca di un difficile futuro negli Stati Uniti), "Il re di Inishcam" (storia di un giovane che distilla alcol illegalmente). Leggere un buon romanzo aiuta a comprendere una determinata epoca di un determinato Paese, leggere i racconti di Liam O’Flaherty è ritrovarsi in mezzo alle persone di cui parlano.
Cinema e terrorismo
Carmine Mezzacappa
Libro: Libro in brossura
editore: PaginaUno
anno edizione: 2016
pagine: 322
"Cinema e terrorismo" è un'attenta e minuziosa analisi di come il cinema italiano ha raccontato la lotta armata degli anni Settanta. Il saggio è costruito secondo linee tematiche, e l'autore passa in rassegna cinquanta film spaziando dalle pellicole più note - come "Buongiorno, notte" e "La Prima linea" - a produzioni meno conosciute, affrontando molteplici aspetti. In opere quali "Colpire al cuore" di Amelio e "Caro papà" di Risi, la lotta armata si presenta come conflitto generazionale, mentre in altre pellicole la telecamera preferisce soffermarsi sui dubbi ideologici ed esistenziali dei protagonisti - "Maledetti vi amerò" e "La caduta degli angeli ribelli" di Giordana, e "Il ragazzo di Ebalus" di Schito. Non mancano i riferimenti cinematografici al tormento della coscienza infelice borghese, che si oppone alla propria classe sociale - "Una fredda mattina di maggio" di Sindoni - e all'atteggiamento irriducibile dei militanti, come "Gli invisibili" di Squitieri e "La mia generazione" di Wilma Labate.
Docherty
William McIlvanney
Libro: Libro in brossura
editore: PaginaUno
anno edizione: 2015
pagine: 429
Docherty - come una moderna Cassandra - racconta dei danni che subisce una società quando vede svanire i propri valori. I protagonisti del romanzo non possiedono nulla sul piano materiale ma si sentono ricchi sul piano umano, perché il senso di appartenenza alla loro comunità li rende forti. Chi perde la propria dignità trova, grazie alla collettività, la forza di riconquistarla. Lo spirito di solidarietà che anima la comunità di minatori descritta da McIlvanney è lo stesso spirito di mutuo soccorso su cui si è fondata la nascita del sindacato in Gran Bretagna e sul quale si è consolidata l'etica della classe operaia britannica. Negli anni Ottanta, i governi di Margaret Thatcher hanno incrinato il valore della solidarietà sociale spingendo i lavoratori a curare solo i propri interessi individuali. È lo stesso dramma vissuto sessant'anni prima anche da Tam Docherty, che per tutta la vita ha creduto nei valori della sua comunità non solo per difendere il suo misero salario, ma perché era l'unico modo per dimostrare ai padroni che i lavoratori non sono esseri umani inferiori da sfruttare impunemente.