Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Carlo Paolazzi

Laudato si' mi' Signore. Il Cantico delle Creature: introduzione e commento spirituale

Laudato si' mi' Signore. Il Cantico delle Creature: introduzione e commento spirituale

Carlo Paolazzi

Libro: Libro in brossura

editore: Porziuncola

anno edizione: 2024

pagine: 108

In vista dell’ottavo centenario del Cantico delle creature, il testo poetico più antico della letteratura italiana (1225-2025), lo scritto di Paolazzi si inserisce come una delle proposte più attese dai lettori. Un libro capace di coniugare profondità di analisi e linguaggio divulgativo. L’Autore è sempre stato considerato tra i più autorevoli in ambito francescano, in particolare sul tema degli Scritti del Santo di Assisi.
12,00

Francesco per Chiara

Francesco per Chiara

Carlo Paolazzi

Libro

editore: Biblioteca Francescana

anno edizione: 1993

pagine: 132

7,75

Cristo luce del mondo

Cristo luce del mondo

Carlo Paolazzi

Libro

editore: Città Ideale

anno edizione: 1970

19,00

Francesco in cammino. Testimonianza cristiana e «lodi di Dio altissimo»

Francesco in cammino. Testimonianza cristiana e «lodi di Dio altissimo»

Carlo Paolazzi

Libro

editore: Pazzini

anno edizione: 2003

pagine: 48

Un percorso tra i gesti della "spoliazione" e della "vestizione" nell'esperienza di Francesco, e una riproposizione delle "Lodi" pregate col santo di Assisi.
7,00

L'invenzione del presepe. San Francesco e Giotto. Il Natale del 1223 tra storia e arte

L'invenzione del presepe. San Francesco e Giotto. Il Natale del 1223 tra storia e arte

Libro: Libro in brossura

editore: Interlinea

anno edizione: 2022

pagine: 48

A 800 anni dall'episodio del primo presepe della storia ideato da San Francesco a Greccio, nel 1223, un libro strenna con i dettagli dei celebri affreschi di Giotto accostati alle più antiche pagine della tradizione francescana: dai fioretti alla vita del poverello d'Assisi scritta da Tommaso da Celano fino ad alcuni testi meno conosciuti. Per festeggiare idealmente il Natale nella basilica di San Francesco ad Assisi.
12,00

Testamento di Chiara d'Assisi: messaggio e autenticità

Testamento di Chiara d'Assisi: messaggio e autenticità

Carlo Paolazzi

Libro: Libro in brossura

editore: Biblioteca Francescana

anno edizione: 2013

pagine: 144

12,00

Lettura degli «Scritti» di Francesco d'Assisi

Lettura degli «Scritti» di Francesco d'Assisi

Carlo Paolazzi

Libro: Libro in brossura

editore: Biblioteca Francescana

anno edizione: 2015

pagine: 480

In questa rinnovata edizione Carlo Paolazzi ha sistematicamente rivisto il suo lavoro alla luce della nuova edizione critica degli Scritti di Francesco d'Assisi da lui stesso approntata e pubblicata nel 2009. Il libro può così continuare ad offrire il suo servizio di "guida alla lettura" degli Scritti di Francesco, presentandoli in modo esauriente e aiutando a coglierli nella loro identità profonda. Sono testi che nascono dalla prolungata meditazione della Parola di Dio e dalla luce che quella Parola proietta sui desideri, sulle esperienze e sulle difficoltà che san Francesco sperimenta nel suo tentativo di vivere in modo radicalmente evangelico. Un'opera imperdibile per chiunque voglia conoscere in profondità san Francesco. Un "libro di testo" insostituibile per accostarsi all'autentica personalità di Francesco come si rivela nei suoi Scritti autentici.
24,00

In cammino trinitario, con san Francesco d'Assisi

In cammino trinitario, con san Francesco d'Assisi

Carlo Paolazzi

Libro: Libro in brossura

editore: Biblioteca Francescana

anno edizione: 2016

pagine: 248

"Leggendo gli scritti di Francesco, ad ogni pagina ci imbattiamo nell'onnipresenza di Dio... Dio è la realtà centrale, da cui tutto trae origine e verso cui tutto si orienta. Non si tratta però di una divinità astratta o indifferenziata: Dio è sempre colto e proclamato in una prospettiva trinitaria". A partire da questa constatazione Carlo Paolazzi accompagna per mano il lettore, con la sua impareggiabile competenza, a riconoscere e approfondire l'immagine di Dio che emerge dall'esperienza e dagli scritti di san Francesco d'Assisi. La conoscenza del volto di Dio diventa così la base per una vita cristiana intesa come cammino di comunione trinitaria, che nasce dal dono dello Spirito santo, cresce nel "seguire le orme" del Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo, e giungerà alla perfezione nella gloria futura, nel regno a cui il Padre ci invita.
14,00

Benvenuto da Imola. Lettore degli antichi e dei moderni

Benvenuto da Imola. Lettore degli antichi e dei moderni

Libro: Libro in brossura

editore: Longo Angelo

anno edizione: 2017

pagine: 302

Le ragioni storiche che hanno portato il maestro Benvenuto da Imola a farsi “lettore degli antichi e dei moderni” sono da ricercare soprattutto in quella rinascita di interesse per la poesia – e per la cultura in generale – che caratterizza il primo Trecento, con un moto evidente di accelerazione verso la metà del secolo. Proprio in quegli anni Giovanni Boccaccio a Firenze scriveva che Dante nel suo poema aveva abbandonato il latino e scelto il volgare, perché aveva visto «li liberali studii del tutto abandonati, ... e per questo e le divine opere di Virgilio e degli altri solenni poeti non solamente essere in poco pregio divenute, ma quasi da' più disprezzate» (Trattatello, I red.). Ma trent'anni più tardi, forte dell'esperienza di insegnamento a Bologna e a Ferrara, Benvenuto lanciava un ponte con i successi antichi di Virgilio e di Stazio, osservando che «hodie videmus multos avide concurrere ad audiendum libros istorum, si sit aliquis bene legens et inteligens» (Comentum, IV, 48). Quanto a Dante, al quale Petrarca stesso su sollecitazione di Boccaccio aveva riconosciuto «vulgaris eloquentie palmam» (Fam. XXI 15), Benvenuto nel suo inimitabile latino poteva constatare che la Comedìa «tempore meo non erat quasi in predo, nunc non calumniam sibi [al poema!] imponi potest per aliquem, quantumcumque plurimi et plurimi conati fuerint sua velle dicta damnare» (cod. Laur. Ashb. 839). Nella storia, si sa, mutano i gusti e con essi la fortuna dei poeti e dei loro espositori. Dei commenti di Benvenuto ai classici, qualcuno attende ancora di uscire dall'oblìo, altri hanno cominciato a farlo nel Convegno 1989 di Imola di cui questo volume presenta gli Atti. Perfino il commento a Dante, padrone per un secolo nel campo umanistico, «fu spazzato via dal Comento del Landino» (G. C. Alessio), ritrovando solo nel secondo Ottocento, insieme al suo autore, l'alta considerazione che è dovuta ad entrambi.
25,00

Palù di Giovo: le mie radici

Palù di Giovo: le mie radici

Carlo Paolazzi

Libro: Libro in brossura

editore: Vita Trentina

anno edizione: 2021

pagine: 160

Storie come quella ricostruita e narrata da padre Carlo ci insegnano a coltivare le radici, ma anche a trovare la direzione dei rami sul quale poggiare il nostro futuro. È in questo piccolo contesto rurale - un paese di circa cinquecento anime alla periferia della Val di Cembra - dove questa storia è sbocciata. “Da Palù di Giovo può venire qualcosa di buono? verrebbe da dire, parafrasando la domanda posta da Natanaèle a Filippo nel Vangelo. Invece sì, come Nazaret, piccola città di Giuda, anche le comunità più ridotte e marginali esprimono risorse insospettate, talenti di valore mondiale. Non a caso Palù di Giovo è fra le località forse più note nel mondo dello sport per aver dato i natali ad una generazione di campioni del ciclismo.
14,00

Lectura dantis ferrariensis

Lectura dantis ferrariensis

Benvenuto da Imola

Libro: Libro in brossura

editore: Longo Angelo

anno edizione: 2021

pagine: 945

La Commedia di Dante Alighieri fu in Italia il caso letterario del secolo XIV. A promuoverne la legittimazione nell'ambito della cultura “alta” provvide anche il mondo della scuola, grazie alla figura del magister Benvenuto Rambaldi da Imola, docente specializzato nella spiegazione dei testi della latinità e, fra il 1375 e il 1376, anche del poema dell'illustre Fiorentino: proprio in questo periodo infatti ne fece l'oggetto di due cicli di lezioni (ossia due lecturae), a Bologna prima e a Ferrara poi, esperimenti didattici a partire dalla cui rielaborazione l'Imolese produrrà uno dei principali monumenti della storia dell'esegesi dantesca, quel Comentum super Dantis Comoediam per cui è giustamente conosciuto. Delle lezioni di Ferrara – fonte essenziale per il lavoro di un altro esegeta dantesco, Giovanni da Serravalle, che vi assistette – Benvenuto rielaborò successivamente alcune chiose, riscrivendole in versioni più ampie e meglio formalizzate, con l'intento di produrre un testo “di servizio”, un provvisorio dossier di conoscenze. Ma il fascicolo così formato sfuggì al controllo del suo autore, e in qualche modo giunse, senza l'autorizzazione di quest'ultimo, nelle mani di due interessati lettori danteschi, Tedaldo della Casa e Filippo Villani, che seppero utilmente fare uso, ciascuno a suo modo, dei suoi preziosi contenuti.
60,00

La maniera mutata. Il «Dolce stil novo» tra scrittura e «Ars poetica»

La maniera mutata. Il «Dolce stil novo» tra scrittura e «Ars poetica»

Carlo Paolazzi

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1998

pagine: 350

Il dibattito sul cosiddetto "dolce stil novo" è bloccato da tempo su due posizioni decisamente contrapposte: parte della critica assume quell'espressione come sigla storiografica, capace di definire in sintesi la poetica dei rimatori toscani che guardano al bolognese Guido Guinizzelli e si stringono attorno a Guido Cavalcanti e a Dante, mentre un'altra, crescente costellazione di studiosi tende a dissolvere 'scuola' e poetica del "dolce stil novo", restringendola al solo Dante e a momenti d'intesa con gli amici Cavalcanti e Cino da Pistoia. Attraverso un'indagine sistematica sui testi questo saggio è approdato alle seguenti conclusioni: fondatezza e legittimità del titolo di "padre" degli stilnovisti attribuito al Guinizzelli; radicamento profondo della teoria e della prassi del "dolce stil novo" nella teologia creaturale e nella dottrina biblica dell'ispirazione; utilizzo coerente e motivato dell'Ars poetica oraziana, con particolare riguardo al rapporto "moti dell'animo"- parola e parola-pubblico. Contro i tentativi di liquidazione, si conclude dunque per una sostanziale tenuta della sistemazione storiografica proposta da Dante per la poesia volgare del Duecento, dentro la quale il "dolce stil novo" si accampa come tentativo felice di accordare sentimenti e parola, tradizione e novità, messaggio biblico e definizione oraziana della poesia.
26,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.