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Libri di Carlo Milani

La rivoluzione? Non c’è mai stata

La rivoluzione? Non c’è mai stata

Catherine Malabou

Libro

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 232

«La proprietà è il furto!» afferma Proudhon a pochi decenni dagli eventi rivoluzionari. Ma questa icastica affermazione è ampiamente travisata dai suoi contemporanei, a partire da Marx e dalla sua interpretazione economicista della storia. Il furto è infatti soprattutto un furto di memoria e di senso che cancella – occultandola sotto la retorica egualitaria – la nascita della proprietà privata e delle sue nuove tipologie di esclusi: quei proletari (all’interno) o quei colonizzati (all’esterno) che sono solo la versione moderna degli esclusi dell’Ancien Régime (i servi, ma non solo). In definitiva, il 1789 ha sì abolito i privilegi feudali, ma non la condizione servile, reintroducendo un sistema iniquo di distribuzione della ricchezza che ha vanificato una cruciale rivendicazione plebea: la fine delle disuguaglianze. E questo oblio sull’effettivo statuto del regime proprietario e delle dinamiche di dominio che lo sottendono si è non solo costantemente replicato, ma ha persino impregnato alcune critiche contemporanee della proprietà come la teoria dei beni comuni o gli stessi approcci decoloniali.
20,00

Pedagogia hacker

Pedagogia hacker

Davide Fant, Carlo Milani

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2024

pagine: 200

I dispositivi digitali oggi più diffusi limitano i nostri spazi di autonomia, ci sottraggono tempo ed energie, riducono le persone a profili mercificati. In un contesto del genere è sempre più urgente sviluppare strumenti educativi e autoeducativi capaci di aprire nuovi spazi di consapevolezza e libertà. Per ridurre l’alienazione tecnica, la pedagogia hacker ci propone di indagare le nostre relazioni con le tecnologie, guardando dietro lo schermo per riconoscere le dinamiche oppressive e sperimentare pratiche di immaginazione liberatoria. È un approccio critico e creativo che procede per attivazioni grazie alle quali gli schermi incontrano i corpi, la tecnologia è interrogata anche attraverso l’arte, il teatro, la poesia, e il gioco torna a essere spazio di emancipazione. Questa esplorazione invita a costruire relazioni appropriate con il digitale, rivolgendosi in particolare a chi educa e insegna, a chi si cura della psiche, a chi fa arte, a chi lavora con la tecnica, ma anche a chiunque sia alla ricerca di pratiche concrete per decolonizzarsi e abitare la tecnologia con un’attitudine conviviale.
18,00

L'autogoverno dei beni collettivi

L'autogoverno dei beni collettivi

Edouard Jourdain

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2024

pagine: 144

Si confondono spesso i beni comuni e i beni collettivi, riducendo i secondi ai primi, ossia a beni condivisi. Ma i beni collettivi sono ben di più: sono micro-istituzioni che danno ai singoli la capacità di governare insieme le risorse. Una capacità politica oltre che economica, in quanto consente ai membri di una comunità di partecipare all’elaborazione delle proprie regole, in quella che si configura come una prassi istituente collettiva. Il che certo non esclude la comparsa di derive egoistiche, un problema che Elinor Ostrom non elude, indagando sul campo le modalità con cui i gruppi auto-organizzati riescono a scongiurare comportamenti individuali potenzialmente pericolosi. Ed è a partire dal suo lavoro fondativo che Jourdain ci mostra come i beni collettivi siano inscindibili dalle comunità e da un senso collettivo che porta gli individui a negoziare in una prospettiva irriducibile agli interessi egoistici immediati. Si profila così una concreta alternativa che permette di cambiare radicalmente il modo di intendere le macro-istituzioni come lo Stato e il mercato e di individuare una terza via capace di riappropriarsi collettivamente delle cose di tutti.
14,00

Il pensiero meticcio

Il pensiero meticcio

François Laplantine, Alexis Nouss

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2024

pagine: 128

L’ibridazione culturale non è certo un fenomeno nuovo, ma oggi il suo impatto è crescente e accelerato. Le dimensioni locali si intrecciano infatti con la dimensione globale e tutto confluisce in un calderone planetario che mescola lingue, idee, gusti, usi e costumi. Questa potente spinta sincretica produce un duplice effetto, del tutto speculare: da una parte mostra una pericolosa tendenza all’omologazione e al «pensiero unico» e dall’altra alimenta, in reazione, ideologie fortemente identitarie che vedono qualsiasi mescolanza come una contaminazione. L’idea di meticciato delineata dagli autori, un etnologo e un linguista, si propone al contrario di trovare un’alternativa tanto all’osmosi quanto alla chiusura in nome di un’inesistente purezza. Si tratta di mettere in discussione una certa concezione dell’universalismo, fatta di standardizzazione, livellamento e uniformità, per affermare un pensiero in divenire che, attraverso il confronto e il dialogo, diventi il vettore cosciente di quei mutamenti incessanti che costituiscono l’umano e il reale.
14,00

Nonluoghi

Nonluoghi

Marc Augé

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2024

pagine: 176

I nonluoghi sono quegli spazi dell'anonimato ogni giorno più numerosi e frequentati da individui simili ma soli. Nonluoghi sono sia le infrastrutture per il trasporto veloce (autostrade, stazioni, aeroporti) sia i mezzi stessi di trasporto (automobili, treni, aerei). Sono nonluoghi i supermercati, le grandi catene alberghiere con le loro camere intercambiabili, ma anche i campi profughi dove sono parcheggiati a tempo indeterminato i rifugiati da guerre e miserie. Il nonluogo è il contrario di una dimora, di una residenza, di un luogo nel senso comune del termine. E al suo anonimato, paradossalmente, si accede solo fornendo una prova della propria identità: passaporto, carta di credito... Nel proporci una antropologia della surmodernità, Augé ci introduce anche a una etnologia della solitudine.
15,00

La società contro lo Stato

La società contro lo Stato

Pierre Clastres

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2022

pagine: 280

Per il pensiero occidentale lo Stato appare come l'inesorabile destino di ogni società civilizzata. Non stupisce dunque che per l'antropologia classica le società primitive siano solo anacronistiche sopravvivenze di un passato superato da gran tempo. A questa deriva evoluzionistica, Clastres contrappone un approccio rivoluzionario che ha costretto non solo a «prendere sul serio il selvaggio», costruendone un'immagine non etnocentrica, ma anche a interrogarsi sulla genealogia del potere coercitivo. E infatti, ci avverte Marchionatti, etnologi, storici, filosofi e politologi ormai non possono non misurarsi con il capovolgimento copernicano che questa prospettiva ha imposto al pensiero politico e sociale. Ribaltando la convinzione che vede nella figura del «capo senza potere» l'incapacità di produrre forme più evolute di organizzazione politica, Clastres mostra al contrario come questo incarni il consapevole rifiuto del pensiero selvaggio di accettare l'emergere, all'interno del corpo sociale, di qualunque gerarchia e di qualunque monopolio del potere, e lo fa mantenendo sempre ben separati potere e istituzione, comando e capo.
17,00

Identità e meticciato

Identità e meticciato

François Laplantine

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2010

pagine: 135

Il possente richiamo all'identità, nelle sue declinazioni più viscerali, è uno dei presupposti dell'ondata reazionaria in atto nella cultura occidentale, che rimanda alla paura per l'altro, per il diverso. Eppure, proprio questa nostra epoca globalizzata, segnata al contempo da incertezza identitaria e da richiami atavici al sangue e alla terra, appare il momento migliore per spazzare via due dinosauri concettuali come "identità" e "rappresentazione", retaggio della metafisica platonica e medievale. L'autore, mostrandone l'inconsistenza ai fini della ricerca nelle scienze sociali e nell'antropologia in particolare, propone di sostituirli con il concetto di meticciato, ovvero di ibridazione culturale, di contaminazione feconda di stili e linguaggi diversi. E ci fa capire come non sia un caso se ancora oggi è in nome dell'identità etnica, religiosa o culturale che si combattono guerre, si consumano genocidi, si indicono crociate securitarie.
13,00

Alle radici della crisi finanziaria. Origini, effetti e risposte
24,00

In search of new equilibrium economic imbalances in the eurozone
40,00

Il pensiero meticcio

Il pensiero meticcio

François Laplantine, Alexis Nouss

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2015

pagine: 104

L'ibridazione culturale non è certo un fenomeno nuovo, ma oggi il suo impatto è crescente e accelerato. Le dimensioni locali si intrecciano infatti con la dimensione globale e tutto confluisce in un calderone planetario che mescola lingue, idee, gusti, usi e costumi. Questa potente spinta sincretica produce un duplice effetto, del tutto speculare: da una parte mostra una pericolosa tendenza all'omologazione e al "pensiero unico" e dall'altra alimenta, in reazione, ideologie fortemente identitarie che vedono qualsiasi mescolanza come una contaminazione. L'idea di meticciato delineata dagli autori si propone al contrario di trovare un'alternativa tanto alla fusione o all'osmosi quanto alla chiusura in nome di un'inesistente purezza. Si tratta di mettere in discussione una certa concezione dell'universalismo, fatta di standardizzazione, livellamento e uniformità, per affermare un pensiero in divenire che, attraverso il confronto e il dialogo, diventi il vettore cosciente di quei mutamenti incessanti che costituiscono l'uomo e il reale.
10,00

Relativismo e democrazia

Relativismo e democrazia

Cornelius Castoriadis

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 144

In questo serrato confronto con alcuni degli esponenti più noti della «Revue du MAUSS» (Mouvement Anti-Utilitariste dans les Sciences Sociales), Castoriadis affronta con grande lungimiranza i tanti problemi posti da una globalizzazione in rapida espansione: la questione dell’universalismo e del relativismo culturale, il ritrarsi dei cittadini dalla sfera pubblica, la fragilità della democrazia e i limiti della rappresentanza, il colonialismo neoliberale, il tragico imporsi del capitalismo come sistema «naturale». Attraverso accordi e disaccordi con i suoi interlocutori, la visione di Castoriadis emerge in tutta la sua radicalità, delineando una rivoluzione democratica in grado di aprire spazi sociali in cui la libertà non è più il privilegio di pochi occidentali ma il patrimonio di un mondo condiviso tutto da immaginare e costruire. Un pensiero pratico di straordinaria attualità.
15,00

Disinventare la modernità. Conversazioni con François Ewald

Disinventare la modernità. Conversazioni con François Ewald

Bruno Latour, François Ewald

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2023

pagine: 112

I politici snocciolano sempre più spesso presunti «dati scientifici» nei loro discorsi. Conservatori o progressisti che siano, tutti si affannano ad assicurarsi il sostegno di qualche «dato certo», fornito da «esperti», per le loro opinioni e per le loro decisioni. Come se vi fossero certezze sui fatti e univocità di interpretazioni. Le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche hanno contribuito a creare il nostro mondo moderno. L'hanno reso più vivibile e confortevole. Ma nessun esperto, nessuno scienziato può controllare e prevedere ogni cosa. E gli «effetti collaterali » dello sviluppo si moltiplicano e amplificano. Che fare? Che fare se l'intreccio di fatti e valori sembra destinato a riproporsi, a dispetto del progresso e della modernità, e diversi sistemi di valori si affrontano? Latour in queste brevi conversazioni delinea una risposta forte. Bisogna «disinventare» la modernità e costruire spazi di mediazione, di negoziazione fra diverse culture, saperi e tradizioni. Solo attraverso l'idea di un mondo comune potremo comprenderne la pluralità.
14,00

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