Libri di Camilla Salvaneschi
En plein air. Architettura minima, sostenibilità massima-Minimal architecture, maximum sustainability
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 448
In un'epoca di risorse limitate, En plein air esplora, attraverso trenta progetti di autori italiani, il potere dell'architettura minima nel reinterpretare spazi esistenti. Questi interventi, dal minimo impatto ambientale e dal massimo riflesso sociale, sono "interferenze" che ridefiniscono il paesaggio culturale. La sostenibilità è qui non solo un metodo di costruzione ma anche un’attitudine processuale, è strumento e meta per affermare lo spazio pubblico come laboratorio. Ogni progetto, come un'isola di un arcipelago, narra e mette in essere un proprio modo di connettere spazio e società, di definire prospettive e geografie collettive per i luoghi della cultura. En plein air insegue il nesso tra riduzione della materia e l’espansione di orizzonti concreti e immaginari. En plein air è una ricerca dell'Università Iuav di Venezia sviluppata nell’ambito della call Architetture sostenibili per i luoghi della cultura, promossa dalla Direzione General Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Casa Elementare-Elemental House
Jimmi Pianezzola
Libro: Libro rilegato
editore: Anteferma Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 128
«Questo libro parla di una Casa Elementare i cui tratti salienti sono un tetto a capanna con grandi sporti, un recinto, un giardino di pietre. Il racconto tratta di un caso particolare ma abbraccia una questione per me sempre attuale e sempre mutevole: la casa. O meglio la costruzione di una dimora adatta all’uomo che la abita e al luogo in cui si trova. Una casa figlia del proprio tempo ma pensata per resistere al suo trascorrere, per durare e diventare lascito ai posteri. Per assonanza quindi questo è un ‘libro elementare’, composto di capitoli-elementi in dialogo tra loro la cui separazione è, ancorché superata dall’evidente unità dell’oggetto che avete tra le mani, strumentale a un discorso di metodo. Questo libro è una piccola monografia perché tratta di una singola casa, è altresì una sorta di manifesto nella misura in cui l’oggetto del racconto è esso stesso un piccolo programma architettonico. Queste pagine sono anche in qualche modo, parzialmente, un diario autobiografico. Intendiamoci, non parlo qui di me stesso, ciò non di meno ritengo che il modo più diretto e sincero per raccontare il progetto per la Casa Elementare sia quello di farlo in prima persona, senza astrazione. In questa faccenda oltre a non essere osservatore dall’alto (alcuni coglieranno l’ironia) il mio ruolo non è neppure quello di osservatore partecipante in senso antropologico. Il mio coinvolgimento in questa piccola grande avventura si svolge a più livelli […]» dalla prefazione del volume.