Libri di Camilla Emmenegger
La rivoluzione del mondo. Figure della soggettività in Max Weber
Camilla Emmenegger
Libro: Libro in brossura
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2024
pagine: 320
					Max Weber non ha mai elaborato una teoria compiuta della rivoluzione politica. Eppure, la sua opera è disseminata di richiami a rivoluzionari: fanatici religiosi, idealisti irriducibili, anarcoinsurrezionalisti, capi popolo di successo. Figure che si contrappongono al mondo con la violenza, per realizzare la giustizia in terra o testimoniare i propri principi. Sebbene discontinua, la riflessione weberiana sulla soggettività rivoluzionaria interroga, articolandoli in maniera inedita, i rapporti tra politica, etica e violenza. Tracciando affreschi lucidi e avvincenti dei percorsi soggettivi all’origine di un atteggiamento di rivoluzione del mondo. E offrendo del suo autore un ritratto inconsueto, in parziale contrasto con la celebre rappresentazione del borghese con coscienza di classe.				
									L'ingranaggio siamo noi. Lavoro e banalizzazione dell'ingiustizia sociale
Christophe Dejours
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 184
					All’epoca della sua prima pubblicazione in Francia nel 1998, L’ingranaggio siamo noi era per certi versi un saggio visionario. Oggi, in una nuova traduzione e con una post-fazione inedita in cui l’autore fa un importante bilancio del tempo trascorso, è un testo decisamente attuale. Christophe Dejours traccia infatti un quadro lucido e minuzioso delle sconvolgenti trasformazioni occorse nel mondo del lavoro in epoca neoliberista. I suoi studi sul campo rilevano a tutti i livelli – dirigenti, quadri, dipendenti – un aggravamento sconcertante della sofferenza psicofisica. Ma, al contempo, mostrano che questo nuovo sistema manageriale, per quanto incredibilmente nocivo, prospera e si mantiene solo grazie all’attiva complicità delle sue stesse vittime: lavoratori e lavoratrici. Con le armi della clinica e della psicopatologia Dejours decifra questa servitù volontaria, identificandone la chiave: il meccanismo difensivo della banalizzazione del male e dell’ingiustizia sociale. Ma indica anche strategie per resistere, per pensare e praticare – individualmente e collettivamente – un lavoro davvero libero e umano.				
									Lavoro vivo
Christophe Dejours
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 60
					Soffrire al lavoro non è una fatalità. Questo dimostrano l’attività e le scoperte di Christophe Dejours, psichiatra e nume tutelare della psicopatologia del lavoro francese. Da quarant’anni la sua ricerca tiene testardamente insieme due poli: la denuncia delle sconvolgenti sofferenze psichiche patite dai lavoratori, esplose a livello epidemico con le ristrutturazioni aziendali del new management neoliberale, e la rivendicazione del lavoro come sfera ineludibile dell’autorealizzazione individuale e collettiva. Studiare la vita al lavoro, scandagliandone le dimensioni più intime e nascoste, diviene allora preludio a una mossa politica capitale: sottrarre il lavoro al campo del dominio, resistere alla sua distruzione, esigendone per tutti e tutte una versione liberata e pienamente umana.				
									
