Libri di C. Marazzini (cur.)
L'italiano delle banche e della finanza
Libro: Copertina morbida
editore: Accademia della Crusca
anno edizione: 2016
pagine: 69
Il libro, nato da un incontro nell'Accademia della Crusca con l'Associazione Bancaria Italiana (ABI), vuole collegare la dimensione antica e quella moderna del linguaggio finanziario italiano. Oggi, tra gli esperti di finanza, ci sono persone che all'italiano sembrano voler girare le spalle. A costoro va proposta una frase che si legge nel saggio di Antonio Patuelli, presidente dell'ABI,: "la purezza della lingua italiana non è un ideale nostalgico o passatista né un fatto puramente letterario. È una premessa di chiarezza e di certezza del diritto in economia". Questo libro sollecita il giusto equilibrio tra lingue, nel rispetto della pluralità culturale dei cittadini. Una breve appendice conclusiva riproduce il celebre testo cinquecentesco di Bernardo Davanzati sulle lettere di cambio: un classico della letteratura economico-finanziaria italiana, legato alla grande tradizione mercantile e linguistica fiorentina.
Italia dei territori e italia del futuro. Varietà e mutamento nello spazio linguistico italiano
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2012
pagine: 226
Il libro, quarto della serie "La lingua italiana nel mondo", è uscito per la "Settimana della lingua italiana" che la Crusca celebra in accordo con il Ministero degli Affari Esteri. Il tema del 2012 associa varietà linguistica e prospettive future. Il volume si apre con un bilancio della situazione attuale dell'italiano nel mondo, a dieci anni di distanza dall'inchiesta Italiano 2000. Segue una descrizione delle caratteristiche e delle tendenze dell'italiano di oggi: questo studio porta la firma di Tullio De Mauro. È quindi proposto un ricco, gustoso e anche divertente repertorio dei neologismi della crisi economica globale: sono le parole (quasi tutte inglesi) che oggi fanno paura a noi italiani e a tutti gli europei. La seconda parte del libro tratta la questione della "varietà" intesa come valore: la presenza nel territorio nazionale dei dialetti e delle lingue di minoranza, il modo con cui è stata vista e classificata in passato la frammentazione dialettale, il futuro dei dialetti, il ruolo delle città nella storia linguistica, con speciale attenzione a Roma e Firenze, i due "fuochi dell'ellisse italiana", secondo la formula di Gioberti.