Libri di Bruno Barilli
Parigi
Bruno Barilli
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 192
«Parigi, superficie lucente ammantata di schiuma e di bave sanguigne». «Questa di Bruno Barilli è la spettacolare ed effervescente Parigi degli anni Venti, coi suoi luoghi sacrosanti, ancora celebrati ma in larga parte oggi evaporati. Il Moulin Rouge con le sue bellissime donne che prendono al vischio il visitatore, tra il lucore sulfureo e ferale, e l’angoscia solenne di un mondo che stava già per finire; e poi Montparnasse con la relativa popolazione di pittori e pittori falliti; l’Opéra, grande pignatta tra la malinconia dei lampioni elettrici accesi; e c’è pure l’ascolto di un concerto al grande teatro degli Champs-Élysées; e l’impressionante Museo delle Cere, macabro come un cimitero di risorti. Barilli, musicista e musicologo, scriveva queste cronache per i giornali del tempo, con una vivacità esuberante, un’intelligenza scoppiettante, sempre mista ad un’impalpabile ironia, che ne hanno fatto un autore molto ammirato; lo si legge ancora con sommo piacere. La prima edizione di Parigi è verosimilmente del 1938.» (Ermanno Cavazzoni)
Il sorcio nel violino
Bruno Barilli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2023
pagine: 128
La vita di Bruno Barilli fu segnata dalla «musica scritta» e Il sorcio nel violino, pubblicato nel 1926 a Milano nei “Fascicoli musicali” della Bottega di Poesia, è un episodio nodale di quel percorso: una tappa anche inestricabile dagli altri due libri musicali dell’autore – Delirama del 1924 e Il paese del melodramma del 1930 – per la ragione che il giornalista Barilli fu autore di una messe di articoli che, variamente tagliati e ricomposti, finirono col comporre i capitoli dei suoi libri. E quei capitoli transitarono da un’opera all’altra. Ora, al fondo dei suoi tanti pezzi sta, come basso continuo, la sonorità, il fenomeno fisico che si eleva nei luoghi predisposti al rito, i teatri d’opera e le sale da concerto. Non solo: il suono è per Barilli anche quello della prosa che, alimentata da una vivida fantasia, si snoda nervosa tra immagini, metafore e abbaglianti virtuosismi. E così, alla fine, ciò che fa del Sorcio un bel libro è la cifra stilistica dell’autore. A leggere queste pagine si viene innegabilmente proiettati in fatti musicali, ma narrati in un certo modo. Anzi: in un certo straordinario modo.
Il paese del melodramma
Bruno Barilli
Libro: Libro in brossura
editore: Manzoni Editore
anno edizione: 2023
pagine: 216
Nella musica, le cose, pensano. Nella letteratura di Barilli, le cose pensano di essere musica. Le persone sono paesaggi, e dunque si esprimono nei “modi” maggiori e minori. Le vicende sono temi, e si sviluppano fino alla catastrofe primordiale della Ricapitolazione. Ogni figura viene dissezionata nelle sue componenti, secondo quel cimento analitico che fa della musica un’arte affine all’anatomopatologia. Si prenda Giuseppe Verdi. Secondo Barilli, Verdi è un sarcofago. Non è mai stato vivo, né mai morirà. La sua musica si trascina come i carri dei bovi nei maggesi parmensi, e scintilla di risa che preludono a duelli a coltello, lungo le osterie del Po. Fango e sangue, malaria e chinino, figli illegittimi e tiranni costretti alla violenza da madri cattive: il rintocco di percussioni segnate dal vaiolo e ottoni rochi per l’enfisema dell’alcool segnano il suo Verdi, che icona della dignità nazionale mai sarà. Il suo Verdi è triviale, ateo disilluso, nemico ad ogni re, scheggiato di terra e miseria. Non per niente, il suo Verdi ideale si annida nel Trovatore: l’unica Opera verdiana che può dirsi scritta di getto, con gli sbaffi di matita intorno al delirio di non saper controllare l’invenzione melodica, bellissima allegoria del destino.
La loterie clandestine. Ediz. italiana e francese
Bruno Barilli
Libro: Copertina rigida
editore: San Marco dei Giustiniani
anno edizione: 2015
pagine: 56
Scrittore di vertiginosa virtuosità nella scrittura e prima ancora musicista e compositore di due opere liriche riconosciute dalla critica più avvertita, in questa raccolta di scritti postremi appare tutta la lucida consapevolezza del tempo che fugge inesorabilmente verso l'inevitabile conclusione...
Il paese del melodramma
Bruno Barilli
Libro: Copertina rigida
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2003
pagine: 126
Lo stivale. Viaggio dalla riviera adriatica alle città liguri, da Venezia alla costa amalfitana, dalla Sicilia a Milano
Bruno Barilli
Libro
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2002
pagine: 168
I venti anni che corrono tra i più remoti (quelli su Procida, apparsi nel "Corriere italiano" del 1923) e i più recenti (quelli su Roma, apparsi nel "Popolo di Roma" del '40-'41) degli scritti riordinati e compresi in questa raccolta offrono la possibilità, pur limitatamente all'Italia, di seguire la parabola del Barilli viaggiatore. Si tratta di scritti apparsi inizialmente su giornali dai quali furono richiesti come articoli, tra l'"elzeviro" e la "corrispondenza".
Il paese del melodramma
Bruno Barilli
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2000
pagine: 168
Quando apparve nel 1930 questo libro fu come un colpo di scure piantato sulla tavola impeccabilmente imbandita dei musicologi "competenti", per i quali Verdi coincideva solo con la "verve discreta e senile" del Falstaff. Contro quegli intellettuali Barilli rivendicava la grandezza perentoria e insindacabile del Verdi popolare e "contadino". Oggi la causa di Verdi è ampiamente vinta, così il lettore potrà concentrarsi soprattutto sulle fascinazioni descrittive ed evocative del capolavoro di Barilli. Sugli sfondi ambientali, anzitutto, a partire da Parma, poi sulla disamina delle singole opere, non solo verdiane.