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Libri di Bonita Cleri

I sogni di Raffaello

I sogni di Raffaello

Bonita Cleri

Libro: Libro in brossura

editore: Il Lavoro Editoriale

anno edizione: 2022

pagine: 68

"C’è un Sogno di Raffaello, così come lo hanno concepito i fratelli Riepenhausen, Johannes e Franz, a seguito della lettura del testo Effusioni del cuore di un monaco innamorato dell’arte di Wilhelm Heinrich Wachenroder, composto insieme con Ludwig Tieck e dato alle stampe nel 1796 a Berlino. All’interno del volume Wilhelm Heinrich Wachenroder, ispiratore del cenacolo romantico di Jena e sostenitore del piacere artistico, racconta che un monaco, da identificare con l’amico e sodale Ludwig Tieck, aveva ritrovato nel suo convento un foglio autografo di Donato Bramante il quale ricordava che Raffaello gli aveva confidato di avere avuto sin da bambino una particolare devozione nei confronti della Madonna e che, una volta diventato pittore, si trovasse impacciato nel dipingerla, senza riuscirvi, «in tutta la sua celestiale bellezza»..." (Tratto dall'introduzione).
20,00

I Nardini. Una dinastia di pittori tra Marche, Umbria e Roma

I Nardini. Una dinastia di pittori tra Marche, Umbria e Roma

Bonita Cleri

Libro: Copertina morbida

editore: Editoriale Umbra

anno edizione: 2017

pagine: 278

Si tratta di un argomento di rilevanza nazionale e regionale poiché riguarda i rapporti tra artisti umbri e marchigiani operanti tra fine Quattrocento e la metà del Cinquecento influenzati dalle personalità di Giovanni Santi, Pinturicchio e Perugino e attivi a Cupramontana, Cingoli, Serra dei Conti, Castelrigone, Gubbio, Sant'Angelo in Vado, Piobbico, Ostra Vetere, Saltara, Scapezzano di Senigallia, Spoleto, Ferentillo, Roma etc. Parte di essa fu attiva a Roma e contatto con Taddeo e Federico Zuccari. In particolare viene illustrata l'attività di una famiglia di pittori, I Nardini nelle persone di Dionisio, Girolamo, Giaco e Giampietro Zuccari "faber lignaminis" anch'esso imparentato con i Nardini.
40,00

Arte venduta. Mercato, diaspora e furti nelle Marche in età moderna e contemporanea
50,00

Antonio Liberi da Faenza

Antonio Liberi da Faenza

Bonita Cleri

Libro: Copertina morbida

editore: Editoriale Umbra

anno edizione: 2014

pagine: 166

Monografia di Antonio Liberi (de' Domenichi o di Mazzone) detto da Faenza attivo dal 1480 (Forlì e Faenza) al 1534. Antonio da Faenza (1456-1534) fu pittore ed architetto, impegnato nell'edificazione e decorazione scenografica del teatro all'antica di Velletri preceduta dalla pittura della tribuna della chiesa di San Salvatore. A tali impegni seguì la decorazione degli sportelli d'organo nella Santa Casa di Loreto, culmine dei suoi aggiornamenti culturali che, oltre a Bramante e Lotto, annoverano il Raffaello delle Stanze Vaticane. Le pitture rivelano un forte senso scenografico. La sua conoscenza è stata arricchita dal reperimento nel mercato antiquario del Codex architettonico che permette di arricchire di diversi dati il suo bagaglio culturale; importante anche l'inventario dei libri della sua biblioteca che andava dai testi di Leon Battista Alberti, al Plinio Volgare, a Vitruvio, a Boccaccio. Il volume contiene saggi (Testimonianze, tradizione critica; Formazione ed esperienze; I contemporanei marchigiani), il catalogo delle opere (a Velletri, Loreto, Montelupone, Norcia, Macerata, Polverigi, Treia, Cingoli, Faenza, Castelraimondo) e un regesto documentario di Andrea Trubbiani.
28,00

La chiesa di San Benedetto a Fabriano

La chiesa di San Benedetto a Fabriano

Bonita Cleri, Giampiero Donnini

Libro: Copertina morbida

editore: Editoriale Umbra

anno edizione: 2013

pagine: 208

Il volume precisa il rapporto dell'ordine religioso dei silvestrini con la città di Fabriano dalle origini fino ai nostri giorni mentre un ulteriore saggio ha tracciato le fasi costruttive della chiesa, finora note attraverso vaghe notizie non sempre verificate e rispondenti al vero. Ha trovato spazio la contestualizzazione delle varie fasi decorative che hanno coinvolto tutti gli altari; ugualmente fondamentale è risultato essere lo studio delle tante confraternite (religiose e laicali legate alle attività artigianali) e delle diverse famiglie che hanno commissionato tante opere. La devozione viene riletta attraverso l'apparato iconografico di riferimento, mentre la cripta sottolinea la portata della figura di Giovanni detto dal bastone, originario della frazione di Castelletta. La presenza di artisti quali Simone De Magistris, Francesco Vanni, Orazio Gentileschi, Giovan Francesco Guerrieri, Pasqualino Rossi, Giuseppe Bastiani e diversi altri, dà conto dell'aggiornamento culturale della città, del tentativo, perfettamente riuscito, di fare della chiesa dedicata a San Benedetto un esempio di arte barocca senza cancellare le testimonianze precedenti.
35,00

Notizie da Palazzo Albani. Rivista annuale di storia e teoria delle arti. Volume Vol. 38
40,00

Officina fanese. Aspetti della pittura marchigiana del '500

Officina fanese. Aspetti della pittura marchigiana del '500

Bonita Cleri

Libro

editore: Silvana

anno edizione: 1995

pagine: 216

Una ricognizione della pittura figurativa marchigiana, e di Fano in particolare, del XVI secolo: l'eredità quattrocentesca del Perugino e di Giovanni Santi, il complesso e ricco apporto di artisti stranieri presenti nelle Marche e le influenze indotte dalla conoscenza di opere di area veneta, romagnola e romana.
41,32

Francesco Mancini pittore (1679-1758). Nuovi contributi

Francesco Mancini pittore (1679-1758). Nuovi contributi

Bonita Cleri, Laura Vanni

Libro: Copertina morbida

editore: Editoriale Umbra

anno edizione: 2012

pagine: 293

35,00

Urbania, Casteldurante. Museo civico

Urbania, Casteldurante. Museo civico

Bonita Cleri, Feliciano Paoli

Libro

editore: Calderini

anno edizione: 1997

pagine: 116

Catalogo del Museo Civico sito all'interno del Palazzo ducale di Urbania, fondato nel 1824 e la cui storia si è lungamente intrecciata con quella di Urbino e delle sue famiglie dominanti: i Montefeltro e i Della Rovere. Il Palazzo appartiene al Comune di Urbania dal 1980 e, oltre al Museo, ospita la Pinacoteca, la Biblioteca Comunale e l'Archivio Storico. La raccolta di dipinti all'interno del museo durantino rappresenta uno spaccato della cultura figurativa della Valle del Metauro già dal XIII secolo. La produzione locale, risalente soprattutto all'epoca manieristica, si è particolarmente evidenziata nella decorazione della maiolica, che ha permesso lo scambio di temi e tecniche, investendo, oltre i dipinti, i disegni e le incisioni.
23,24

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