Libri di Balthus
Memorie
Balthus
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2020
pagine: 215
«In definitiva, sarò stato soltanto me stesso. Fedele a ciò che ho creduto di sapere, al retaggio dei maestri antichi, alla mia infanzia, a ciò che la mia civiltà ha creato. Non mi sono mai lasciato adescare dai canti delle false sirene, dalle mode e dai capricci estetici di cui la mia generazione e il mio secolo sono stati così avidi. A rischio di apparire testardo e ribelle, ho sempre fatto soltanto ciò che ho voluto. O almeno ciò che la mia coscienza e il mio istinto mi hanno imposto. Docile a ciò che la mia mano dettava e a ciò che lo spirito mi permetteva di vedere e di trascrivere. Classico per l'ammirazione che ho portato ai grandi maestri della pittura, e romantico per il mio lato Heathcliff, ho sempre evitato gli scogli perigliosi delle scuole e dei movimenti, delle accademie e dei salotti. La mia pittura si è elaborata in questo cammino solitario, da cui ho sempre bandito ogni sproloquio, per andare all'essenziale. Dipingere è partire da qualcosa di ignoto anche a se stessi, e che si offre quasi miracolosamente. Dipingere è testimoniare l'invisibile, una avventura rischiosa e fatale al tempo stesso, un autentico "mistero" nel senso medioevale del temine» (L'autore). Con uno scritto di Marco Vallora.
Lettere e interviste
Balthus
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2019
pagine: 96
Balthasar Klossowski, in arte Balthus (1908-2001), è stato uno dei maggiori e più discussi pittori del Novecento. Figlio di uno storico dell'arte e di una pittrice, amico di famiglia di Bonnard, Derain, Gide e soprattutto di Rilke, col quale la madre ha un lungo legame sentimentale, inizia a dipingere giovanissimo, raccogliendo le istanze classiche del Ritorno all'ordine. La sua pittura, inizialmente vicina al «teatro della crudeltà» di Artaud e pervasa da un ansioso erotismo, si incentra in seguito su un mondo di bambine e adolescenti insieme provocatorie e angeliche. Il volume raccoglie, per la prima volta in Italia, le più importanti lettere dell'artista: quelle scritte da Arezzo e dal Marocco, in cui Balthus registra esperienze ed emozioni (la visione di Piero della Francesca, il colore di Kenitra); quelle al padre, a cui racconta ideali, difficoltà, insuccessi; quelle ad Antoinette, a cui lo lega un tenero e contrastato rapporto sentimentale, e a cui confida il significato dei suoi maggiori dipinti. Alle lettere si aggiungono alcune testimonianze altrettanto preziose: le interviste in cui l'artista, ormai vecchio, ripercorre le vicende della sua vita, parlando della pittura, dell'eros, delle sue modelle, e rivelando tra l'altro un'inaspettata tensione religiosa.
Memorie
Balthus
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2015
pagine: 215
"Queste Memorie di Balthus vanno lette come il suo testamento, come le sue ultime parole al termine di una vita che ha attraversato il secolo. Sono state mormorate in un soffio, nella precarietà di un soffio che andava sempre più affievolendosi e tuttavia riusciva a essere dominato dalla giovinezza dei ricordi rimasti intatti, come se il loro riaffiorare rafforzasse la vita, rinnovasse le sue energie. Sono il frutto di un lavoro durato due anni nel corso dei quali Balthus si è confidato come raramente fece. Conversazioni che l'affascinavano e lo rendevano profondamente felice. Voleva che fossero intese come lezioni di vita, l'estremo insegnamento di un pittore che riteneva, come esigeva Péguy, che 'solo la tradizione è rivoluzionaria' e risolutamente moderna." (Alain Vircondelet)
Lettere e interviste
Balthus
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2009
pagine: 96
Balthasar Klossowski, in arte Balthus (1908-2001), è stato uno dei maggiori e più discussi pittori del Novecento. Figlio di uno storico dell'arte e di una pittrice, amico di famiglia di Bonnard, Derain, Gide e soprattutto di Rilke, col quale la madre ha un lungo legame sentimentale, inizia a dipingere giovanissimo, raccogliendo le istanze classiche del Ritorno all'ordine. La sua pittura, inizialmente vicina al "teatro della crudeltà" di Artaud e pervasa da un ansioso erotismo, si incentra in seguito su un mondo di bambine e adolescenti insieme provocatorie e angeliche. Il volume raccoglie, per la prima volta in Italia, le più importanti lettere dell'artista: quelle scritte da Arezzo e dal Marocco, in cui Balthus registra esperienze ed emozioni (la visione di Piero della Francesca, il colore di Kenitra); quelle al padre, a cui racconta ideali, difficoltà, insuccessi; quelle ad Antoinette, a cui lo lega un tenero e contrastato rapporto sentimentale, e a cui confida il significato dei suoi maggiori dipinti. Alle lettere si aggiungono alcune testimonianze altrettanto preziose: le interviste in cui l'artista, ormai vecchio, ripercorre le vicende della sua vita, parlando della pittura, dell'eros, delle sue modelle, e rivelando tra l'altro un'inaspettata tensione religiosa.
Memorie
Balthus
Libro: Copertina rigida
editore: Longanesi
anno edizione: 2001
pagine: 250
In questo libro, frutto di un lavoro durato due anni, Alain Vircondelet ha raccolto il testamento del pittore recentemente scomparso. Una lezione di vita, l'ultimo insegnamento di un artista per il quale soltanto la tradizione era rivoluzionaria e sempre moderna. In queste pagine, ricapitolazioni di una lunga saggezza, Balthus passa in rassegna un intero secolo d'arte; racconta il raffinato ambiente familiare in cui crebbe, gli incontri e le amicizie che nutrirono la sua esistenza, gli artisti del passato più o meno recente da lui amati, i paesaggi e i luoghi preferiti. Di tutto e di tutti parla con la semplicità che è propria di un rapporto coltivato a lungo.
Riflessioni di un solitario della pittura. Intervista con Françoise Jaunin
Balthus
Libro
editore: Archinto
anno edizione: 2000
pagine: 80
Mitsou
Rainer Maria Rilke, Balthus
Libro
editore: Archinto
anno edizione: 1997
pagine: 80
Si tratta di un libro d'artista nato dalla collaborazione e reciproca stima di due grandi personalità del Novecento. Un poeta già in piena maturità, Rainer Maria Rilke, si impegna a fornirlo di una prefazione mentre un giovanissimo e allora sconosciuto pittore, l'undicenne Balthus, fu l'autore dei 40 disegni, le tavole con cui si illustra la storia del gatto Mitsou. La prima edizione di Mitsou comparve nella tarda estate del 1921 e venne distribuito da Rilke tra conoscenti e amici in occasione del Natale. Con quale considerazione, serietà ma anche piacevole disposizione egli si impegnò a realizzare questo libro può seguirsi nel carteggio di quegli anni che include anche "Le sette lettere a un giovane pittore" scritte personalmente a Balthus (qui una selezione).

