Libri di Augusto Monterroso
Moto perpetuo
Augusto Monterroso
Libro: Libro in brossura
editore: Occam editore
anno edizione: 2025
pagine: 154
«Ci sono tre temi: l’amore, la morte e le mosche. Da quando l’uomo esiste, questo sentimento, questo timore, queste presenze lo hanno sempre accompagnato. Che trattino altri i primi due. Io mi occupo delle mosche». Così si apre Moto perpetuo, un’opera unica con dentro innumerevoli altre forme: raccolta di satire e di aforismi, teoria della brevità e della fusione dei generi, silloge di prose memorabili, prontuario umoristico, catalogo di malinconie e di enigmi. Le domande che si pone sono le più varie: come sbarazzarsi di cinquecento libri? Quali conseguenze provoca la lettura di Borges? Perché lodare la brevità? Eppure, ogni volta che interroga un enigma, Monterroso è un passo più in là di ciò che dice e di ciò che il lettore si aspetta da lui – quasi cercasse, nell’ambiguità e nell’enigma, di offrire in tutta la loro potenza ambiguità e enigmi. Nelle Lezioni americane, Italo Calvino, che ammirava l’opera di Monterroso, cita un aforisma di Hofmannsthal in cui si può intravedere qualcosa di simile al mistero di queste pagine: «La profondità va nascosta. Dove? Alla superficie».
Opere complete (e altri racconti)
Augusto Monterroso
Libro: Libro in brossura
editore: Occam editore
anno edizione: 2024
pagine: 112
Immaginate un racconto di Borges che abbia per scena, invece dell’eternità, un dettaglio qualsiasi; immaginate un’opera che si concluda, invece che in cento pagine, in una sola frase, e che quella frase coincida con l’inizio di un nuovo stile letterario esaltato da scrittori come Gabriel García Márquez, Isaac Asimov, Italo Calvino; immaginate, poi, un’architettura di invenzioni perfettamente calcolate e misericordiosamente brevi, e avrete un libro di racconti che – pubblicato nel 1959 – è il primo di Augusto Monterroso: un uomo che fino ad allora aveva letto tutti i libri senza osare scriverne uno. Sono satire irresistibili della condizione umana queste Opere complete: le imprese di un esportatore di teste di indigeni amazzonici, i turbamenti di un giovane scrittore in crisi, il risveglio di un dinosauro, le velleità artistiche di una first lady. È inutile, come anche in Borges, provare a distinguere il vero dall’immaginato perché tutto qui è visionario, a dimostrare le parole di Monterroso: «In ciò che scrivo incito sempre alla ribellione e alla rivoluzione, ma in modo così sottile che i miei lettori di solito diventano reazionari».
La lettera e
Augusto Monterroso
Libro: Libro in brossura
editore: Occam editore
anno edizione: 2023
pagine: 287
Uomo di letture sterminate, Monterroso è insuperabile nell’uso della sintesi, nell’arte del frammento e della preparazione degli effetti. Un’arte che sembra arrivare da molto lontano, dalla lontananza degli Epigrammi di Marziale. Sembra: ma scorrendo queste pagine sentiamo che ci arriva – nel tempo – da molto vicino. La lettera e è l’autoritratto di chi ha scelto di non mostrarsi («a forza di conoscerti la gente finisce per non sapere chi sei»); è un diario di viaggio (Barcellona, Parigi, New York, L’Avana) e letterario (Kafka, Cocteau, Rulfo, Cortázar); è l’enciclopedia di un disincantato osservatore della realtà. Monterroso ha qualcosa di essenziale da dirci, ma non si sofferma mai troppo, come se ogni verità fosse tollerabile soltanto se si manifesta in un improvviso bagliore. È una questione di buone maniere: «Un libro è una conversazione. La conversazione è un’arte, un’arte educata. Le conversazioni ben educate evitano i monologhi molto lunghi, e perciò i romanzi sono in definitiva un abuso delle relazioni. Il romanziere è così una persona maleducata che presuppone i suoi interlocutori disposti ad ascoltarlo per giorni». Ecco, Augusto Monterroso è una persona educata.
La pecora nera e altre favole
Augusto Monterroso
Libro: Libro in brossura
editore: Occam editore
anno edizione: 2023
pagine: 74
Non sono amabilmente edificanti, le favole di Augusto Monterroso, né ammonitorie, né tantomeno caste. Scandalose, piuttosto, limpidamente equivoche e irriverenti. Nessun cedimento alla tradizione dei favolisti antichi, nomi avvolti nella leggenda: Esopo, Fedro, Aviano & Co. Dietro questa raccolta di opere minuscole e perfette s’indovina il gusto della parodia, qualcosa di simile a un guizzo di gioco. Il lettore ritroverà animali che già gli erano familiari, ma che ora tradiscono caratteri imprevisti: come la Scimmia scrittrice o il Cane che voleva diventare umano. Imparerà a conoscere esseri che sembrano usciti dalla fantasia dell’autore: come lo Specchio che non riusciva a dormire o il Camaleonte che non sapeva di che colore diventare. E si imbatterà in creature di cui neanche sospettava l’esistenza: come il Cavallo che immagina Dio o la Sirena dissidente. Una zoologia fantastica che si snoda – come nelle strisce dei "Peanuts" – tra humour e malizia, smorfia e dissimulazione e che si può dire contenga tutte le risposte, tutti i consigli che ci difendono e ci immunizzano dalle altrui malizie, smorfie e dissimulazioni.
La parola magica
Augusto Monterroso
Libro: Libro in brossura
editore: Occam editore
anno edizione: 2022
pagine: 127
Scrittore di racconti di una sola riga, Monterroso si diverte a lanciare i suoi piccoli ordigni letterari, sempre più piccoli, sempre più perfetti. E tanto più gli riesce di colpire, quanto più si fa invisibile. Come in questa raccolta di saggi (Shakespeare, Lamb, Quiroga, Borges), miniature narrative (una cena con Kafka), aneddoti (le avventure eroicomiche di un traduttore), satire (le dittature sudamericane) che per esattezza e densità ricordano un classico latino. Ma Monterroso non è un classico latino, è una delle massime voci della letteratura ispanoamericana del Novecento — ed è anche un illusionista capace di convincerci, con astuto gioco prospettico, che il suo è un libro di poco più di cento pagine. Ma ogni volta che lo rileggiamo, accade qualcosa: le pagine prodigiosamente si moltiplicano. Non c'è dubbio, quest'uomo, la cui opera è stata ammirata da Gabriel Garda Mrquez e Italo Calvino, ha saputo nascondere un libro interminabile dentro un libro misteriosamente breve.
Come mi sono sbarazzato di 500 libri
Augusto Monterroso
Libro
editore: Henry Beyle
anno edizione: 2014
La parola magica
Augusto Monterroso
Libro: Libro in brossura
editore: Fahrenheit 451
anno edizione: 2015
pagine: 104
Il libro di Augusto Monterosso ci offre brevi racconti che come favole percorrono il magico mondo degli scrittori e dello scrivere. È la parola che ci guida in questo labirinto di storie, omaggi, elogi che Monterosso costruisce per il lettore con ironia pungente e senso dell'umorismo.
Opere complete e altri racconti
Augusto Monterroso
Libro
editore: Omero
anno edizione: 2013
pagine: 112
"Va bene leggere molto, studiare con impegno, si diceva frequentemente: ma a uno scrittore serve molto di più osservare le persone che leggere i migliori libri. L'autore che dimentica ciò è perduto. La taverna, la strada, gli uffici pubblici, abbondano di stimoli letterari. Si potrebbe, per esempio, scrivere un racconto sul modo che alcune persone hanno di entrare in biblioteca, o su come chiedono un libro, o su come si siedono alcune donne. Era convinto che si potesse scrivere un racconti su qualsiasi cosa. Aveva scoperto (e preso note precise sulla questione) che i racconti migliori, e persino i migliori romanzi, sono basati su fatti triviali, su eventi quotidiani e senza apparente importanza. Lo stile, una certa grazia per far risaltare i particolari, era tutto. L'opera superava la materia. Non c'era dubbio, il miglior scrittore era quello che trasformava un argomento senza importanza in un vero capolavoro, un oggetto d'arte eterno". Vorrei mettere insieme una collezione di racconti d'una sola frase, o d'una sola riga, se possibile. Ma finora non ne ho trovato nessuno che superi quello di Monterroso: 'Cuando despertó, el dinosaurio todavía estaba allí'. (Italo Calvino)