Libri di Arthur Schnitzler
La signorina Else
Arthur Schnitzler
Libro: Libro in brossura
editore: Foschi (Santarcangelo)
anno edizione: 2018
pagine: 80
Else T. è un'adolescente viennese appartenente all'alta borghesia, figlia di un importante avvocato con il vizio del gioco d'azzardo, a causa del quale l'intera famiglia rischia di andare in rovina. La madre, con tono mellifluo e a tratti quasi patetico, indirizza una lettera alla ragazza rivolgendole la richiesta di vendersi al ricco signor Von Dorsday per ottenere la somma necessaria e preservare, così, il buon nome del padre. L'opera di Arthur Schnitzler si focalizza, a questo punto della narrazione, sulla reazione di Else che, dapprima perplessa e titubante, si decide poi a salvare la famiglia. Nell'apprendere i più intimi pensieri della protagonista, il lettore entra, dunque, in empatia con la signorina Else mentre cerca il momento e le parole giuste per rivolgersi al signor Von Dorsday, il quale si mostra disposto a cedere il denaro richiesto solo dopo aver ammirato il suo giovane corpo nudo. Senso di colpa, rimorso e vergogna saranno le cause di un drammatico epilogo.
Il ritorno di Casanova-Le sorelle ovvero Casanova a Spa
Arthur Schnitzler
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 224
Chi è davvero Giacomo Casanova, protagonista della produzione letteraria tedesca, che incanta Arthur Schnitzler? È l’irriducibile seduttore del Ritorno di Casanova, che, vittima di un inglorioso declino, s’invaghisce di una giovane indifferente al suo fascino ma è in realtà innamorato solo di Venezia, la patria dove s’illude di trovare un nuovo inizio? O è l’eroe all’apice della sua fama di tombeur de femmes di Casanova a Spa, rapito in un turbine di truffe amorose e ricondotto infine a un’unione stabile e borghese? In questi due testi, per la prima volta proposti insieme, ritroviamo tutte le istrioniche facce di Casanova: eroe per eccellenza dell’ars amatoria ossessionato dall’idea di mantenere il proprio potere seduttivo, ma anche sciupafemmine che nel suo desiderio frustrato incarna il declino della società fin de siècle. È in questa sua irresistibile umanità che ci specchiamo noi tutti, che ancora oggi lo sentiamo così vicino.
La signora Berta Garlan
Arthur Schnitzler
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 252
"La signora Berta Garlan" è un raffinato e dolente romanzo del 1900, la cui prosa elegantissima è qui sapientemente restituita dalla nuova traduzione di Renata Colorni. La figura della protagonista è ispirata a Franziska Reich, "amore di gioventù" dello stesso Schnitzler, come lui ha raccontato nel Diario. La vicenda, ricca di personaggi drammatici e situazioni fosche e complesse, si sviluppa in dodici giorni della fine dell'Ottocento ed è ambientata, con passaggi rapidi e febbrili pennellate, ora nella piccola città della provincia austriaca dove vive Berta, giovane vedova con bambino costretta a una triste e convenzionale routine, ora a Vienna, città della musica, della bellezza e del desiderio: qui Berta mette in scena l'illusione di poter rivivere l'emozione e l'incanto, ma soprattutto la "vertigine" del suo lontano e mai dimenticato amore adolescenziale per un compagno di Conservatorio, ora celebre violinista. L'uomo è superficiale, narciso, crudele, e dunque non esita a blandire e ingannare Berta, per poi eclissarsi e liquidarla in un amen. Accade così che, pur nel suo immenso smarrimento, Berta sia indotta "a pensare", come osserva Vittorio Lingiardi nella sua illuminante postfazione, ovvero a rendersi conto di quell'"ingiustizia inaudita che governa il mondo" e che direttamente rimanda all'ignoranza maschile della soggettività femminile e della sua sessualità, alla quale Freud guardava come un "dark continent", un continente nero inesplorato e selvaggio. Come sostiene Lingiardi, - pensando non solo a Berta, ma anche per esempio alla signora Rupius, bel personaggio di modernissima sensibilità - "le donne in Schnitzler sono radicali e complesse, spesso erotiche. Le loro voci interiori danno luogo a un coro di desideri repressi che si innalza contro le convenzioni sociali che quel coro volevano ridurre al silenzio".
Il ritorno di Casanova
Arthur Schnitzler
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1990
pagine: 160
L'ultima avventura di Casanova, un feroce scontro tra Amore e Morte. «Nel Ritorno di Casanova il filo dell'avventura non si allenta mai, si indugia o si precipita negli eventi e la tensione è sempre alta, l'attesa non va mai perduta, e la calma delle pagine è sovrana» (Alfredo Giuliani)
Il ritorno di Casanova
Arthur Schnitzler
Libro
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 1995
pagine: 100
Doppio sogno
Arthur Schnitzler
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1977
pagine: 144
Fuga nelle tenebre
Arthur Schnitzler
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1981
pagine: 160
La signorina Else
Arthur Schnitzler
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Clandestine
anno edizione: 2019
pagine: 94
Else, una splendida diciannovenne, figlia di un illustre avvocato, si ritiene destinata a un matrimonio agiato e a una vita spensierata. La scoperta che il padre, a seguito di un investimento illecito finito male, rischia non solo la rovina, ma perfino la galera, fa crollare miseramente i suoi sogni. Solo lei, secondo quanto le rivela la madre, può riuscire a salvarlo, intercedendo per lui con il signor Dorsday, un ricco, quanto viscido mercante d'arte, l'unico che, al momento, potrebbe essere disposto a pagare la somma necessaria a far cadere le accuse. Ma a quale prezzo? L'autore dipana le oscillazioni dell'animo della giovane Else, oppressa da un lato dalla necessità di cedere per amore del padre, dall'altro dall'inevitabile disprezzo di sé indotto dal semplice pensiero di sottomettersi a quel vergognoso ricatto. Dove la condurranno quell'insopprimibile senso di smarrimento e quell'inquietudine che tanto la perseguitano?
Beate e suo figlio
Arthur Schnitzler
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Clandestine
anno edizione: 2021
pagine: 96
Beate, vedova di un noto attore, e il figlio adolescente sono in vacanza vicino Vienna. Durante il soggiorno Beate si accorge che il ragazzo è attratto da una donna adulta, un'attrice che lei giudica del tutto inadeguata a lui. Al tempo stesso, lei è corteggiata da alcuni uomini, di cui rifugge le attenzioni, perché ancora legata al ricordo del defunto marito. Complica la vicenda l'arrivo di Fritz, prestante e intraprendente amico di Hugo, al quale, corteggiata, si concede, divenendone l'amante. "Ne sono uscita vincitrice? È vero che mi ha dato la sua parola, ma non è stata proprio lei a dire che i giuramenti delle donne non valgono ben poco? No, non oserà. Ha visto bene di cosa sono capace". Analizzando il proprio passato, l'amato consorte non gli appare più così fedele come aveva ritenuto un tempo e mette in discussione anche il proprio comportamento. Tutto ciò la porta a domandarsi se la sua vita, come quella di tutti gli altri, non sia solo inganno ben costruito.
Verso la libertà
Arthur Schnitzler
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2021
pagine: 331
Arthur Schnitzler è sicuramente, tra tutti gli scrittori della Vienna fin-de-siècle, colui che con maggiore intuizione e senso di realismo registra i molteplici fermenti che percorrono la sua tormentata epoca. Schnitzler percepisce le contraddizioni della realtà che lo circonda, e palesa il «vuoto di valori» individuandone la presenza nella dimensione del quotidiano, facendolo scaturire dall’osservazione di tutto lo spaccato della società viennese e austriaca del tempo. Ciò emerge forse con più evidenza e profondità nel grande romanzo pubblicato nel 1908, Der Weg ins Freie (Verso la libertà), una delle opere in prosa più importanti di Schnitzler, ma anche un documento in cui l’autore analizza con acutezza impareggiabile la situazione di una componente essenziale della società asburgica, la borghesia liberale ebraica che, incapace di comprendere le contraddizioni provocate dall’evoluzione dei tempi, brucia le sue ultime energie in un patetico solipsismo, rispecchiando così esemplarmente quel processo di dissoluzione dei valori che è la realtà tragica di una profonda e irreversibile crisi. Schnitzler ha descritto in questo romanzo tale realtà e ne ha messo a fuoco con lucidità le motivazioni storiche e le componenti psicologiche, il che dà la misura della sua presenza nell’epoca e forse giustifica il suo orgoglio per quest’opera, se è vero che, nel corso della sua composizione, poté annotare nel Diario il 6 gennaio 1906: «Questo romanzo si porrà nella grande tradizione dei romanzi tedeschi: Wilhelm Meister di Goethe, Enrico il verde di Keller, I Buddenbrook di T. Mann, Le dee di H. Mann», e affermare in un’intervista concessa nel 1931, poco prima della morte: «C’è un libro nel quale mi riconosco pienamente e sono quasi fiero di aver scritto: è il mio vecchio romanzo Verso la libertà. Presto lo metterò sulla mia scrivania fra quei libri che vorrei appena possibile rileggere». (Giuseppe Farese)
Therese. Cronaca di una vita di donna
Arthur Schnitzler
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2020
pagine: 320
Grande maestro del racconto e del racconto lungo, Arthur Schnitzler ha scritto solamente due romanzi: verso la libertà e questo "Therese" (1928), che già dal sottotitolo, «Cronaca di una vita di donna», rivela chiaramente non solo il soggetto narrato, ma anche il tono del racconto. Cronaca, dunque, e non 'della' vita di 'una' donna, ma più semplicemente di una generica vita di donna, come ce ne sarebbero state tante altre da narrare, a rappresentanza di quell'universo femminile che sembra scontare su di sé, nel completo smarrimento dei ruoli di una società in declino, la solitudine e lo svilimento della propria identità personale. Non a caso l'attualità del romanzo di Schnitzler non era sfuggita ad una scrittrice come Sibilla Aleramo che, scrivendone la prefazione per la prima edizione italiana, parlava di una storia comune, una «storia di tutti i giorni, nei nostri tempi, di migliaia di donne abbandonate a lor stesse», insistendo poi sulla «acutezza, la precisione psicologica» del narratore. E in effetti sono due gli elementi principali che rendono grande questo romanzo: la capacità introspettiva dello scrittore e , insieme, il ritmo inesorabile del racconto, reso ancor più inesorabile dalla ripetitività delle situazioni, quasi variazioni su un tema ben presente fin dall'inizio; così che un altro grande contemporaneo di Arthur Schnitzler, Hugo von Hoffmannsthal, poteva scrivergli subito dopo la lettura: «Proprio quel che potrebbe sembrare monotono al lettore ottuso, cioè che la rappresentazione del vissuto si ripeta intenzionalmente all'infinito, Le ha dato la possibilità di esprimere la Sua forza ritmica fino a toccare il meraviglioso. E sono proprio queste le capacità che innalzano un'opera d'arte al di sopra di molte altre apparentemente simili e che la manterranno a lungo in vita».