Libri di Armando Gervasoni
Il Vajont e le responsabilità dei manager
Armando Gervasoni
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 228
Armando Gervasoni sapeva molte cose del Vajont. Nel 1963, prima del disastro, aveva quasi condotto a termine un romanzo ambientato in quei luoghi e in cui il senso di un'imminente catastrofe rivestiva un ruolo fondamentale. Poi la tragedia. Gervasoni scrive, facendosi inquisitore, un nuovo libro che appare soltanto nel '67 con il titolo "Le ombre di Erto e Casso" e resta un documento unico nel suo crudo realismo. Il libro venne riproposto come seconda parte di questo volume. Subito dopo l'apertura dell'inchiesta, Gervasoni, con acume giornalistico, può dire la sua sulle «responsabilità dei manager». Le sue considerazioni, incalzante atto d'accusa contro una certa classe dirigente e la sua "spregiudicatezza", sono quindi raccolte nella prima parte del volume. Ne risulta un libro che va dunque letto e meditato, se non vogliamo che in avvenire, in nome del progresso tecnico, dell’esigenza produttiva, del profitto di pochi o di molti, i nostri stessi figli siano vittime di analoghe tragedie.
I corvi di Erto e Casso. Voci dal Vajont
Armando Gervasoni
Libro
editore: Gabrielli Editori
anno edizione: 2012
pagine: 176
Una ricostruzione d'epoca, una galleria di personaggi scavati con la precisione fotografica del reporter. Un vivido, dolente racconto corale di un capitolo tristemente esemplare della storia del nostro Paese. Un testimone racconta e profetizza il Vajont prima della catastrofe che il 9 ottobre 1963 causò oltre duemila morti fra Longarone e dintorni. Il romanzo, "I corvi di Erto e Casso. Voci dal Vajont", vede la luce solo oggi, a quasi cinquanta anni da un disastro rimasto impresso a caratteri cubitali nella storia del Paese per cause legate all'incuria delle istituzioni, alla cattiva gestione della cosa pubblica, allo sfruttamento più inconsulto dell'ambiente e delle sue risorse. Il testimone è un giornalista, che si chiama Armando Gervasoni, è nato a Vicenza nel 1933, e fino ai primi mesi del 1963 lavora alla redazione di Belluno del Gazzettino. Un ruolo professionale che gli consente di seguire "in diretta" la costruzione della grande diga commissionata dalla società elettrica Sade, esprimendo nelle pagine di questo suo romanzo le inquietudini, le paure, i dubbi e i sospetti generati dalla costruzione di un'opera di colossali proporzioni. Armando Gervasoni, che intanto aveva iniziato a scrivere per il settimanale Panorama, nel 1968, a soli 35 anni di età trova la morte in un incidente stradale.