Libri di Antonio Panei
In cima a sé stessi. Brevi storie di grande alpinismo
Antonio Panei
Libro: Libro in brossura
editore: la Bussola
anno edizione: 2024
pagine: 156
Imprese, trionfi, sconfitte e solitudini delle leggende dell'alpinismo, da Walter Bonatti a Reinhold Messner, da Cesare Maestri a Woytek Kurtyka. Il lato umano dei miti della montagna: la scalata di Alison Hargreaves con il figlio in grembo, il mistero della sparizione di Wanda Rutkiewicz, le arrampicate allucinogene di Jim Bridwell, le vertigini di Carlos Soria. Venti storie di donne e uomini che salendo sono scesi nel profondo, in cima a sé stessi.
Francesco Rose. Diario di un marxista libertario
Antonio Panei
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2019
pagine: 136
Dalle lotte contadine in Calabria nel dopoguerra alla "svolta" della Bolognina di Achille Occhetto: mezzo secolo di storia del PCI attraverso il diario di Francesco Rose (1930), giudice tributario, ex sindacalista, segretario della sezione comunista del rione Monti, presidente di USL e del Tribunale per i diritti del malato dell'Ospedale San Giovanni. Le vicende personali si intrecciano con quelle di personaggi del calibro di Togliatti, Terracini, Pintor, Natoli, Vetere e Petroselli creando, così, un affresco inedito di un periodo socio-politico segnato dai golpe fascisti mancati e dalle manifestazioni antiamericane. La vita di un "marxista libertario" protagonista e testimone di un pezzo di storia d'Italia.
I briganti della Duchessa. Il delitto del capitano di Santa Anatolia
Antonio Panei
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 180
Il sequestro e l’omicidio di Alessandro Panei sono stati i crimini più efferati tra quelli compiuti dalla banda di Cartore. Il rapimento avvenne la notte tra il 18 e il 19 maggio 1863 al mulino di Torano. Poche ore dopo, il capitano della Guardia nazionale di Sant’Anatolia fu torturato e sgozzato sulla montagna La Duchessa. Il suo corpo venne infine bruciato. Malgrado l’ostaggio fosse già morto, i rapitori chiesero lo stesso alla sua famiglia un pesante riscatto con la falsa promessa di liberarlo: 1600 ducati, pari a circa 6800 lire di Vittorio Emanuele II. Era infatti in uso tra i briganti richiedere i riscatti nella vecchia valuta in vigore nel disciolto Regno delle Due Sicilie. Ne seguirà un procedimento giudiziario dai cui atti verrà fuori l’affresco di un angolo remoto del Regno d’Italia, in cui episodi delittuosi e saccheggi realmente accaduti sembrano essere usciti dalla penna di un fantasioso romanziere.