Libri di Antonino A. Alesi
Senza freni
Antonino A. Alesi
Libro: Libro in brossura
editore: Bepress
anno edizione: 2014
pagine: 114
Dopo "Interminabili Disordini" e "Cockney è bello!" due libri che hanno raccontato la strada e i suoi protagonisti: la Milano dei centri sociali, gli Skinhead, gli ultras. Alex Alesi torna con il suo stile a parlare dei dimenticati di Milano, di immigrazione, di zone in penombra di cui gli occhi di un cittadino non attento, riescono a coglierne solo il lato oscuro. Alex nel suo nuovo romanzo s'immerge in questa realtà, come se fosse stato ancora una volta testimone delle vicende romantiche e avventurose dei protagonisti. Cristiano ha ventiquattro anni, vive a Milano nord. Al contrario dei suoi amici ha deciso di vivere da solo. Frequenta i centri sociali, ma non vuole appartenere a nessun gruppo o collettivo. "Qualsiasi ambiente frequentasse, si sentiva diverso, strano, aveva sempre la sensazione di essere fuori luogo, fuori tempo e troppo arrabbiato". Uno spaccato reale di una Milano decadente, priva di cambiamenti, in cui un ragazzo cerca di districarsi tra le mille difficoltà di una società in cui si sente escluso.
Cockney è bello. Racconti di vita skinhead, di movimento, immigrazione e di piccoli bastardi degli anni '80
Antonino A. Alesi
Libro: Libro in brossura
editore: Bepress
anno edizione: 2012
pagine: 172
Dopo "Interminabili disordini", Alex Alesi toma a parlare ancora una volta di strada, in un susseguirsi di emozioni, sensazioni, azioni violente, passioni politiche, calcistiche, musicali. Dodici racconti dedicati alla vita ribelle dei Cockney italiani, nome che deriva dalla lontana Londra, usato in modo dispregiativo, per definire le persone meno abbienti. Alex, ritorna a raccontare di Dax, suo amico e compagno, del tragico evento del 16 Marzo, dove perse la vita in un agguato fatto da una famiglia di estrema destra. Racconta di stadio, di Ultras e della sua squadra del cuore, il Milan, di Skins della Sharp e del movimento dei centri sociali a Milano dopo la scomparsa di Davide Cesare. Ma "Cockney è bello" non vuole finire qui, perché Alex ripercorrendo le strade di una città di provincia, viste con gli occhi di un ragazzino di prima media, nella metà degli anni 80, racconta di paninari, metallari, punk. Alfio, il protagonista di questo racconto, vive tutti questi conflitti sociali con entusiasmo e disinvoltura, evidenziando le contraddizioni che la sua generazione è stata costretta a subire. Il decimo racconto parla d'immigrazione. Anche qui Alex vuole stupire, perché l'immigrato in questione è suo padre, che nel 1952 parte da Palermo per andare in Francia a lavorare. Un racconto fatto di evasioni, carcere e della disperata voglia di vivere in modo dignitoso.
Interminabili disordini
Antonino A. Alesi
Libro: Copertina morbida
editore: Bepress
anno edizione: 2011
pagine: 196
Un racconto tra passione e rivoluzione, un percorso autobiografico all'interno della scena Skinhead antirazzista, S.H.A.R.P., dei centri sociali, del mondo ultras, delle lotte per il diritto alla casa e al lavoro, dell'antifascismo militante. Un percorso di vita raccontato attraverso un viaggio in vespa da Milano a Sapri, durato tre giorni, durante il quale Alex Alesi ripercorre gran parte della sua storia. Una vita in cui si intrecciano esperienze politiche e rapporti umani sullo sfondo di "interminabili disordini". Ramona, Gheno, Claudio e soprattutto Dax, un compagno che Alex e i suoi amici hanno perso tragicamente nel marzo del 2003, in un agguato fascista. Nel libro: Libertà, autonomia, responsabilità e potere assomigliano alle tappe successive di un processo ascetico. Proprio questo sembra il racconto di Alex. Un racconto di un'ascesi attraverso tutti i sentimenti e le pulsioni di un ragazzo, come lui stesso si definisce, qualsiasi, che ha avuto la fortuna e l'onore di conoscere i compagni, di crescere nel solco della storia del movimento rivoluzionario, di non tradire mai, nonostante dubbi, delusioni e incertezze, la causa dell'emancipazione dell'uomo dalla fatica e dallo sfruttamento. Questo libro narra di un mondo che nonostante tutto continua a lottare. Prefazione di Marco Philopat.

