Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Antonia Arslan

Il destino di Aghavnì

Il destino di Aghavnì

Antonia Arslan

Libro: Libro in brossura

editore: Ares

anno edizione: 2022

pagine: 120

Nel maggio del 1915, subito prima dell’inizio del genocidio degli armeni, in una Piccola Città del centro dell’Anatolia, una ragazza di 23 anni che si chiama Aghavnì, esce di casa con i suoi cari, il giovane marito e i due figli, un bambino di sei anni e una bambina di due. Nessuno li vedrà mai più. Scompaiono, semplicemente, senza lasciar traccia. Sono stati uccisi? O rapiti? Ma da chi? Nonostante le intense ricerche delle due famiglie, nessuno sembra saperne qualcosa. Poi, anche il loro ricordo sbiadisce fino a scomparire, nell’imperversare dei terribili eventi che iniziano proprio in quei giorni, alla fine di maggio 1915. Da una fotografia di questa sorellina di suo nonno, ritrovata a casa di un cugino in America, Antonia Arslan trae un racconto avventuroso di dolore e di riscatto, di morte e di rinascita, che culmina in uno strano Natale, in un misterioso presepio che diventa un riscatto dei cuori.
15,00

Il Libro di Mush

Il Libro di Mush

Antonia Arslan

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2022

pagine: 156

Giugno 1915: cinque fuggiaschi si allontanano nella notte dalle rovine del loro paese nella valle di Mush. Appena sconfitti nel Caucaso, i turchi della terza armata hanno sfogato la loro frustrazione nella valle, sterminato abitanti, saccheggiato case, distruggendo le millenarie tradizioni del popolo armeno. Tre donne, un uomo e un bambino, una piccola compagnia riunitasi per caso fra le macerie, sono gli unici sopravvissuti del loro villaggio. Hanno perso tutto eppure, fortunosamente, riescono a recuperare un tesoro di inestimabile valore: l’antichissimo Libro di Mush. Il Libro diventerà il talismano del loro viaggio, il segno tangibile che devono restare uniti per preservare a ogni costo, insieme, la storia del popolo armeno. Tenendo in vita le tracce del passato a cui il prezioso omiliario del XIII secolo appartiene, accenderanno una luce di speranza sul futuro della loro gente. Perché per chi è costretto a rinunciare alla propria identità, conservare la memoria, quella autentica e condivisa, significa farsi testimonianza della storia e scrivere le premesse di un destino migliore.
10,00

Teresa

Teresa

Neera

Libro: Libro in brossura

editore: Il Poligrafo

anno edizione: 2009

pagine: 240

23,00

I Brusaz

I Brusaz

Giovanna Zangrandi

Libro: Libro in brossura

editore: Il Poligrafo

anno edizione: 2006

pagine: 208

20,00

Il sogno aristocratico. Angiolo Orvieto e Neera. Corrispondenza 1889-1917
25,00

La memoria e l'intelligenza. Letteratura e filosofia nel Veneto che cambia
13,43

La masseria delle allodole

La masseria delle allodole

Antonia Arslan

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2015

pagine: 240

Ispirato ai ricordi familiari dell'autrice, il racconto della tragedia di un popolo "mite e fantasticante", gli armeni, e la struggente nostalgia per una terra e una felicità perdute. La masseria delle allodole è la casa, sulle colline dell'Anatolia, dove nel maggio 1915, all'inizio dello sterminio degli armeni da parte dei turchi, vengono trucidati i maschi della famiglia, adulti e bambini, e da dove comincia l'odissea delle donne, trascinate fino in Siria attraverso atroci marce forzate e campi di prigionia. In mezzo alla morte e alla disperazione, queste donne coraggiose, spinte da un inesauribile amore per la vita, riescono a tenere accesa la fiamma della speranza; e da Aleppo, tre bambine e un "maschietto-vestito-da-donna" salperanno per l'Italia...
13,50

Dino Buzzati tra fantastico e realistico

Dino Buzzati tra fantastico e realistico

Antonia Arslan

Libro

editore: Mucchi Editore

anno edizione: 2014

pagine: 36

3,00

Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra '800 e '900

Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra '800 e '900

Antonia Arslan

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2013

pagine: 208

Chi meglio di una grande scrittrice può riportare alla ribalta letteraria le scrittrici dimenticate o ignorate del passato? Antonia Arslan invita in questo libro a rileggere le autrici italiane di fine Ottocento e inizio Novecento che svolsero, nella letteratura italiana dell'epoca, un ruolo di primo piano non solo per la vastità della produzione e per l'influenza che essa esercitò, ma anche per la qualità dei loro scritti. Le opere di Neera e della Marchesa Colombi, di Contessa Lara, di Jolanda e di Matilde Serao sono infatti di valore assai più alto di quanto comunemente si creda. Sarà proprio lo stile secco, limpido e diretto di queste scrittrici - all'epoca definito sciatto - ad affermarsi nel ventesimo secolo. Rileggendole, non solo si restituisce alla storia letteraria italiana la sua metà oscura, ma si ottiene anche una chiave per interpretare il passato del nostro Paese, e, quindi, il presente.
16,00

Il canto del pane. Testo armeno a fronte

Il canto del pane. Testo armeno a fronte

Daniel Varujan

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2014

pagine: 160

Le ballate popolari non vengono cantate più. Oggi non sappiamo più bene cosa sia la poesia: e quando la cerchiamo, definiamo come poesia qualsiasi cosa che non sia tecnica, pratica o scientifica. Ma dall'Oriente, dall'Oriente prossimo - dalla penna di Varujan, assassinato nel 1915, agli inizi dell'olocausto armeno - viene un "canto" che ridà alla poesia tutta la sua identità e la sua folgorante differenza dagli altri studi umanistici e dalle altre arti: "Il Canto del pane". L'opera del grande poeta armeno Daniel Varujan, qui tradotta integralmente per la prima volta in italiano, potrebbe essere chiamata il "Canto dell'uomo intero", dell'uomo in cui la semplicità terrestre e le potenzialità celesti fanno un tutto armonioso, anzi un tutto di armoniosa reciprocità. Nel "Canto del pane" queste due parti dell'uomo si richiamano vicendevolmente, e vicendevolmente si arricchiscono, facendo di lui una sorta di canone musicale, in cui l'individualità e l'eternità s'intrecciano in un canto polifonico. È in questa armonia - che ci può forse ricordare Dante, e il suo itinerario a Dio attraverso la creazione - che la poesia si distingue: l'occhio del poeta, infatti, non vede l'eternità distaccata, lontana, o scissa, ma scopre l'eternità come dimensione di ogni singola componente dell'universo, come sangue del misterioso palpitare della vita.
14,50

Il grido degli armeni o del genocidio infinito. Storia di una tragedia annunciata

Il grido degli armeni o del genocidio infinito. Storia di una tragedia annunciata

Antonia Arslan, Sandra Fabbro

Libro

editore: Marcianum Press

anno edizione: 2026

pagine: 152

Uno sguardo sul genocidio armeno, alla luce delle più recenti ricerche – comprese quelle di alcuni studiosi turchi – che hanno portato alla luce aspetti ancora più inquietanti di quella tragedia. Tra gli studi più rilevanti spicca quello di Stefan Ihrig, autore di Giustificare il genocidio. La Germania, gli Armeni e gli Ebrei da Bismarck a Hitler, che dimostra come le radici dell’idea stessa di genocidio – lo sterminio di una minoranza interna compiuto dallo Stato – affondino nell’Europa del tardo Ottocento, in particolare nella Germania imperiale, dove non solo gli Ebrei venivano presi di mira, ma anche gli Armeni venivano definiti “gli Ebrei del Medio Oriente”. Il volume ricostruisce la catena di eventi che condusse all’eliminazione di circa un milione e mezzo di Armeni, evidenziando la pianificazione e la spietata determinazione del governo dei Giovani Turchi. Ampio spazio è dedicato anche al dopoguerra e al cinico gioco delle potenze europee, fino all’incendio di Smirne e al Trattato di Losanna: l’epilogo di una tragedia che il mondo preferì dimenticare.
18,00

I quaranta giorni del Mussa Dagh

I quaranta giorni del Mussa Dagh

Franz Werfel

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2021

pagine: 912

Primavera 1915, nei pressi di Antiochia, Impero ottomano. Gabriel Bagradian, un armeno da tempo stabilitosi all'estero, è in visita nel villaggio natale con la moglie francese e il figlioletto quando il governo ottomano dà inizio alla deportazione e allo sterminio del suo popolo. Le comunità che abitano alle pendici del monte Mussa Dagh decidono di combattere. Gabriel Bagradian, l'intellettuale che ha studiato alla Sorbona, si trova così, quasi per caso, a guidare l'eroica resistenza di alcune migliaia di armeni asserragliati sulla "Montagna di Mosè". Grande poema corale brulicante di personaggi indimenticabili, "I quaranta giorni del Mussa Dagh", pubblicato nel 1933, fece conoscere al mondo il feroce sterminio del popolo armeno. Basato su una ricchissima documentazione storica, è soprattutto un romanzo epico e drammatico, una vibrata, profetica denuncia di tutti i genocidi della storia e un inno alla determinazione dell'uomo e alla sua capacità di resistere. Prefazione di Antonia Arslan.
20,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.