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Libri di Anna Masecchia

Agnès Varda. Tales of images

Agnès Varda. Tales of images

Libro

editore: Mimesis International

anno edizione: 2025

pagine: 190

18,00

Varda: les plages d'Agnès

Varda: les plages d'Agnès

Anna Masecchia

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2024

pagine: 128

Agnès Varda, fotografa, regista e visual artist, pioniera della Nouvelle Vague, prolifica sperimentatrice audiovisiva più nota per film come Cleo dalle 5 alle 7, Senza tetto né legge, Visages Villages (con lo street artist jr), ha raccontato la sua lunga e avventurosa storia di artista per immagini in Les plages d'Agnès nel 2008. Lei stessa ha definito il film un ufo, un oggetto filmico non identificato, con il quale intraprendere un viaggio nella storia del cinema e della cultura visuale, tra secondo Novecento ed era digitale. Il volume – il primo in Italia integralmente dedicato a un suo film – è una guida per attraversare con pienezza i territori delle immagini e dell'immaginazione che il suo lavoro creativo ha tracciato nei decenni, in epoche diverse, tra rivoluzioni e battaglie civili, sperimentazioni espressive, cambiamenti tecnologici, gesti di resistenza artistica.
13,00

Cinema, letteratura, intermedialità

Cinema, letteratura, intermedialità

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2023

pagine: 274

Il rapporto con i media è oggi al centro della nostra vita, struttura primaria con cui comunichiamo e facciamo esperienza dell'arte e del mondo e perciò oggetto di studio in vari campi disciplinari (comparatistica, sociologia, media studies). Dentro questo panorama sempre più dinamico e intricato, il volume esplora proprio le intersezioni tra cinema, letteratura e altri media seguendo due direttrici, che coniugano teoria e analisi critica. La prima indaga in modo preciso e aggiornato cinque questioni fondamentali: l'adattamento, l'intertestualità, la novellizzazione, la traduzione intersemiotica, il transmedia storytelling. La seconda individua e analizza quattordici film usciti negli ultimi trent'anni, assunti come casi esemplari – e scommesse interpretative – per scoprire le molte facce dell'intermedialità, fra cinema d'autore, classici rivisitati, saghe di successo e mutazioni transmediali.
26,00

Vedi Napule e po’ mori! Lo spettacolo popolare partenopeo tra canzone napoletana, cinema muto e identità culturali

Vedi Napule e po’ mori! Lo spettacolo popolare partenopeo tra canzone napoletana, cinema muto e identità culturali

Libro: Libro in brossura

editore: LIM

anno edizione: 2020

pagine: 165

Giuseppe Sergi “Creare la canzonetta”. La macchietta per Nicola Maldacea Massimo Privitera La Divette in Partenope: La prima esibizione napoletana di Yvette Guilbert Pasquale Iaccio Roberto Bracco Canzoniere Gina Annunziata Una scrittrice al cinematografo. Matilde Serao, una spettatrice critica Mario Franco Cinema napoletano e canzone Maria Rossetti All’alba di un nuovo secolo. La Napoli del primo ’900 tra industria culturale e seconda generazione Lucia Di Girolamo Costellazioni di identità Simona Frasca La canzone e la pellicola: riflessioni sul film sceneggiata a Napoli Giuliana Muscio Enrico Caruso: la prima star mediatica moderna Davide Montella Enrico Caruso e il cinema nel centenario di My Cousin Enrico Careri Caruso, il canto lirico e la canzone napoletana
23,00

Vittorio De Sica. Storia di un attore

Vittorio De Sica. Storia di un attore

Anna Masecchia

Libro

editore: Kaplan

anno edizione: 2012

pagine: 260

20,00

Al cinema con Proust

Al cinema con Proust

Anna Masecchia

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2009

pagine: 192

Dalla metà degli anni Sessanta in poi, la sfida posta al cinema dal capolavoro di Marcel Proust "Alla ricerca dei tempo perduto" è stata raccolta da personalità artistiche quali Ennio Flaiano, il premio Nobel Harold Pinter e il regista del tempo Luchino Visconti: il lungo progetto produttivo che li ha visti protagonisti ha avuto termine con "Un amour de Swann" (1984) di Volker Schlöndorff. Bisogna attendere che il cinema faccia propria la lezione della Nouvelle Vague perché un "effetto" Proust sia riconoscibile e divenga proficuo: lo dimostrano i film "Le temps retrouvé" di Raoul Ruiz (1999) e "La Captive" di Chantal Akerman (2000). Incrociando gli strumenti della comparatistica con i metodi dell'analisi del film, questo saggio pubblicato offre uno studio storico e teorico sulla capacità del cinema di adattare la "Recherche" e di assorbire la lezione estetica e narrativa proustiana.
18,00

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