Libri di Alfio Vecchio
Il quinto elemento. L'uomo. Ricognizioni e qualche «paradigma» differente
Louis Montalto
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2020
pagine: 366
«Anche quando costruisce, distrugge (l’ambiente, ad esempio), e quando non ha niente da distruggere, distrugge se stesso; potrebbe essere forse una considerazione plausibile e adatta per il ‘quinto elemento’ in natura: l’uomo. Come non chiedersi, allora, perché? Bisognerebbe navigare con adatto cabotaggio, che so, per l’immenso arcipelago del ‘Creazionismo’, senza mai allontanarsene troppo, consapevoli che ogni ‘ragionamento’, anche il più laico e scientifico (la stessa ‘teoria dei quanti’, per essere divulgata, e sfruttata praticamente, al ‘ragionamento’ deve piegarsi), è sotterraneamente ‘religioso’, perché ‘causale’, perché basato sul rapporto ‘causa-effetto’. sfuggendo alla trappola della Causa prima creatrice, e permettendo di ipotizzare una differente origine e fisionomia dell’“individuo”, con un nuovo retaggio di cosiddetto ‘bene’ e di cosiddetto ‘male’. Bisognerebbe, provare, almeno, a staccare e poi riposizionare le ben solide, quasi ‘inscalfibili’, tessere del comune mosaico esistenziale, in maniera da trovare infine, ora, intorno a noi, proprio nella nostra condizione umana, un 'paradiso' senza dio, un 'inferno' senza diavoli.»
Synthesis. «Prontuario» concettuale per una possibile conversazione su ipotesi di etica antropologica introdotte da qualche (innocua) riflessione letteraria
Alfio Vecchio
Libro: Libro in brossura
editore: Aguaplano
anno edizione: 2012
pagine: 64
Del certo e del vero. Per un'etica antropologia
Alfio Vecchio
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2011
Anche nel moltiplicarsi di fattori di giudizio storici, sociali, politici, l'arte può sempre risultare metro di misura essenziale del suo tempo ben valutabile, attraverso il linguaggio formale ch'essa elabora, nell'effettiva consistenza esistenziale e umana. È facile intendere, allora, come l'arte chiara, della proporzione e dell'armonia, l'arte della figura e dell'immagine, trattate ovviamente nei modi più liberi e spregiudicati, sottintenda sempre un qualche sicuro ed equilibrante riferimento interiore, una rete di certezze comunque decifrabili e registrabili formalmente attraverso piani estetici di possibile riconoscimento esteriore, sicché l'arte stessa diviene comunque proiezione e suggello di valori, verità, ideologie che, improntandola, la giustificano e più o meno direttamente l'alimentano.
Il certo e il vero. Ipotesi per un'etica antropologica
Alfio Vecchio
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2006
pagine: CXXXVIII-158
Dal «moderno» al «contemporaneo». I «segnali» dell'arte
Alfio Vecchio
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2006
pagine: 118-XIV
Una lettera d'accompagno. Anticipazioni epistolari d'estetica e di altri concetti derivati tratte dal volume «Il certo e il vero»
Alfio Vecchio
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2006
pagine: 96
La forma nell'informe. Un'ipotesi estetica dell'informale tratta dall'attività letteraria moderna e contemporanea
Alfio Vecchio
Libro
editore: Morlacchi
anno edizione: 2003
pagine: 416
Compendio. Breve guida a un pensiero «divergente» (o asimmetrico, o incautamente «scaleno»)
Alfio Vecchio
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2023
pagine: 98
Allo stato dei fatti c’è un libro (Louis Montalto, Il Quinto Elemento, Perugia, Morlacchi, 2020, trad. Alfio Vecchio) finalizzato allo studio di certi interrogativi ‘esistenziali’ fonte, spesso, per loro natura ( ‘principio’- ‘fine’, alias ‘vita’-‘morte’; determinazioni morali, ‘bene’-‘male’; suggestioni e influenze teologiche…) di assai presumibile, imprudente pretenziosità, che l’autore ha cercato di neutralizzare affidandosi a una ‘struttura di sostegno’ ‘protettiva’ – note, bibliografia, citazioni: l’“apparato”, in gergo-, comunque a disposizione di chi voglia verificare o approfondire intuizioni, deduzioni, idee esposte. Quel libro è stato tradotto dal francese da un collega dell’autore che, però, ha travalicato il suo compito di semplice traduttore, restando improvvidamente invischiato e coinvolto più del necessario nelle tematiche elaborate, senza perciò cogliere il vero ‘punto debole’ del lavoro: proprio quella ‘struttura di sostegno’, quel ‘guscio’ accademico che imprigionava, rendendone difficoltosa la ricezione, il ‘nucleo’ concettuale approntato. Peraltro già di suo sufficientemente complicato.