Libri di Aleksei Bukowski
Il sosia
Fëdor Dostoevskij
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Crescere
anno edizione: 2025
pagine: 192
“Il sosia” di Fëdor Dostoevskij, romanzo molto amato dai lettori, fu pubblicato nel 1846. La storia segue la vita del consigliere titolare Jàkov Petròvič Goljàdkin, un uomo insicuro e nevrotico, che vive e lavora in una gelida San Pietroburgo. La sua vita viene stravolta quando incontra un uomo che sembra essere la sua copia esatta. Questo incontro inizia a turbare profondamente il “nostro eroe” (come lo chiama il narratore stesso), che si rende conto che il sosia non solo appare identico a lui, ma comincia anche a comportarsi in modo simile e a intromettersi nella sua vita. Con il passare del tempo, il sosia di Goljàdkin comincia a guadagnare popolarità e successo, mentre il Golyadkin originale si sente sempre più minacciato e confuso. La storia esplora temi come l'identità, la paranoia, la solitudine e la fragilità della psiche umana. Goljàdkin lotta contro la percezione di sé e la sua posizione nella società, ritrovandosi in una spirale di delirio e angoscia. Il racconto è una riflessione profonda sulla dualità dell'essere umano e sulla ricerca di un senso di appartenenza e accettazione, invitando il lettore a riflettere su ciò che significa essere se stessi in un mondo che spesso ci costringe a indossare maschere.
La mite-Il coccodrillo
Fëdor Dostoevskij
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Crescere
anno edizione: 2023
Il racconto “La mite” fu scritto nel 1876 per il “Diario di uno scrittore”. L'autore lo definisce “fantastico” perché trasmette al lettore i pensieri più intimi del protagonista come se quest'ultimo li stesse dettando a qualcuno in un preciso momento. Un soliloquio delirante e balbettato, urlato e sussurrato di un marito che non si dà pace di fronte all'ineluttabile: una vicenda drammatica, in realtà, tutt'altro che fantastica. I pensieri dell'uomo sono influenzati dai suoi sentimenti contraddittori, ma a tratti anche lucidi. Il racconto comincia nel più duro dei modi: una ragazza, una giovanissima moglie, morta suicida e appena adagiata su un tavolo di casa sua da alcuni sconosciuti. La burocrazia e la società ottusa possono diventare veri e propri mostri in grado di inghiottire persone intere? Dostoevskij scrisse "Il Coccodrillo" nel 1865 regalandoci una storia surreale, visionaria e persino ironica, che lui stesso lasciò quasi volontariamente o provocatoriamente incompiuta. In un negozio del Passage, una galleria commerciale di lusso, Ivan Matveič viene inghiottito da un coccodrillo portato lì in mostra. Sua moglie e un suo amico rimangono prima paralizzati, poi sbalorditi nello scoprire che l'uomo non solo è rimasto vivo, ma addirittura si è sistemato comodamente nelle viscere dell'animale. Si tratta di un racconto di critica sociale e d'introspezione psicologica. Una lettura sorprendente e inquietante, che fa riflettere sulle conseguenze della cieca adesione alle regole e alla routine, e sulla necessità di difendere la propria umanità in un mondo che sembra averla persa.
Le notti bianche-Memorie dal sottosuolo
Fëdor Dostoevskij
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Crescere
anno edizione: 2021
pagine: 240
"Le notti bianche" è un racconto giovanile di Dostoevskij, pubblicato nel 1848 sulla rivista "Annali patrii". Il titolo prende spunto dal periodo estivo dell'anno in cui, nella Russia del nord, il sole tramonta dopo le dieci. Il protagonista è un sognatore romantico, smarrito all'interno della propria vita impalpabile. Gli accade di incontrare, durante una di queste notti, mentre si aggira tra le strade deserte e gli edifici, una ragazza triste e sola, che risveglia in lui l'amore. La narrazione si svolge nell'arco di quattro notti durante le quali i due giovani discorrono immersi ora nel sogno ora nella realtà. "Memorie dal sottosuolo" apparve per la prima volta sulla rivista Epocha (L'epoca) nel 1864. Si tratta di un capolavoro scritto in forma di monologo in cui il protagonista si confessa mettendosi a nudo, spiegandoci cosa sia il "sottosuolo" della propria coscienza corrotta. È un viaggio, in realtà, all'interno della coscienza umana intera. La cosa straordinaria che risulta dalla lettura è che la coscienza dell'uomo di Pietroburgo della seconda metà dell'Ottocento non è poi così differente da quella dell'uomo contemporaneo.