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Libri di Alberto Di Gioia

La geografia emozionale per la comunità. Un percorso per educare al territorio

La geografia emozionale per la comunità. Un percorso per educare al territorio

Alberto Di Gioia

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2025

pagine: 168

La Geografia può fornire strumenti per cambiare la propria prospettiva di vita e quella del mondo. Il volume propone un percorso di Geografia Emozionale per il fare sociale e costruire comunità, da sviluppare nelle nostre classi, nelle nostre famiglie o nelle nostre comunità educative. Un percorso che procede per scale geografiche, partendo dal nostro io personale, dalle nostre emozioni, relazionandole agli altri, ai luoghi e alle comunità intorno alla cura, al vivere bene, al creare legami: costruire un noi. Si concentrerà su come definire le nostre territorialità emozionali formando comunità nei luoghi, in un dialogo continuo che recuperi il ruolo del silenzio, delle metafore del percorso umano sulla Terra, tra cui il valore simbolico delle fiabe, del tabù socio-territoriale della morte, del valore di tutte le diversità. Nelle territorialità neurodivergenti e della disabilità troveremo riscontro dei limiti imposti a tutti, ai bambini, ai giovani: dall'abilismo a tutti gli -ismi del territorio. Definita la nostra anima comune intorno al fare sociale e al fare comunità si aprirà la possibilità che il nostro agire sociale venga introiettato nel paesaggio, contro daimones invisibili di dominio e de-umanizzazione. Perché è nel paesaggio che conosciamo noi stessi. Dal terreno alla Terra si scoprirà che il principale oggetto geografico siamo noi. La comunità come territorio.
19,00

Montanari per forza. Rifugiati e richiedenti asilo nella montagna italiana

Montanari per forza. Rifugiati e richiedenti asilo nella montagna italiana

Maurizio Dematteis, Alberto Di Gioia, Andrea Membretti

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2018

pagine: 152

In Italia siamo oggi in presenza di un modello di accoglienza diffuso, grazie al quale (o a causa del quale, a seconda della qualità dei casi) molti migranti forzati hanno trovato accoglienza anche nelle aree montane e pedemontane. Territori dove la popolazione straniera, se ben inserita, può rappresentare una risorsa particolarmente importante, contribuendo a frenare la riduzione della forza lavoro e il forte invecchiamento della popolazione e contribuendo a rafforzare servizi carenti (che spesso rischiano la chiusura) di cui tutti necessitano. Il fenomeno consolidato dei cosiddetti “migranti economici” nelle terre alte, i nuovi residenti “per scelta” che abbiamo approfondito all’interno del volume Nuovi montanari di questa collana, viene affiancato da quello dei richiedenti asilo e dei rifugiati, indirizzati forzosamente verso le valli montane e le aree interne italiane da politiche che, almeno in partenza, sembravano guardare più alla dispersione degli stranieri sul territorio (l’occultamento in quelli che chiamavamo “spazi di retroscena”) che alla loro inclusione sociale, temporanea o permanente che fosse. Eppure, a fronte delle carenze dell’intervento istituzionale (fortemente sbilanciato sulla dimensione “emergenziale”), si delinea l’attivismo delle associazioni, delle parrocchie, delle ONG e dei comuni, nell’ambito dei progetti di accoglienza ufficiali come delle iniziative informali, delle mobilitazioni, dell’aiuto diretto, dell’ospitalità domestica. E questo accade anche e soprattutto nelle terre alte, dalle Alpi agli Appennini, lasciando emergere i tratti di un approccio ben diverso al tema migratorio: un approccio attento a come valorizzare nel tempo la risorsa territoriale rappresentata dai “montanari per forza”, nella direzione della resilienza rispetto a comunità locali in crisi demografica ed economica, dell’innovazione sociale e culturale, dello sviluppo sostenibile e responsabile.
23,00

Nuovi montanari. Abitare le Alpi nel XXI secolo

Nuovi montanari. Abitare le Alpi nel XXI secolo

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2014

pagine: 224

Chi sono i nuovi insediati nelle Alpi italiane e quali sono i motivi che li portano a re-insediarsi in montagna? Perché è importante ri-abitare la montagna? Come si muovono l'Unione europea, il governo e le Regioni italiane? Partendo da un esame della letteratura nazionale e internazionale sul tema, dalle politiche in atto e dai dati demografici delle statistiche ufficiali, la risposta a queste domande è stata cercata soprattutto sul campo. Sono state selezionate 35 realtà locali significative, distribuite su tutto l'arco alpino e raggruppate poi in dieci aree di studio, oggetto di sopralluoghi rivolti a indagare gli aspetti quantitativi e qualitativi del fenomeno. La rilevazione dei dati presso le anagrafi comunali e una serie di interviste ai nuovi insediati sono alla base di una descrizione interpretativa del fenomeno sia in termini di apporto dei nuovi insediati all'economia e alla vita sociale locale, sia in termini di motivazioni e valutazioni delle scelte effettuate. Dopo aver esaminato questi aspetti nelle singole aree di studio, viene delineata una sintesi generale sul chi, sul come e sul perché dei "nuovi montanari", per arrivare poi a una loro classificazione di carattere socio-economico e a una di tipo motivazionale.
34,00

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