Libri di Adamo Antonacci
Divine creature-Divine creatures. Catalogo della mostra (Firenze, 11 marzo-17 aprile 2017). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Mandragora
anno edizione: 2024
pagine: 88
Con il catalogo Divine Creature si completa e conclude l’ambizioso progetto che coniuga pittura, fotografia e disabilità, nato da un’idea di Adamo Antonacci, prodotto da Stranemani International e ospitato al Museo dell’Opera del Duomo di Firenze. Partendo infatti da una selezione di dieci celebri opere d’arte sacra che illustrano la vicenda umana di Cristo – dall’Incarnazione nel grembo virginale di Maria fino alla cena in Emmaus, Antonacci ha concepito la messa in scena di altrettanti tableaux vivants interpretati da ragazzi diversamente abili. Questi quadri viventi, realizzati con un’attenzione particolare ai singoli attori e alle loro specifiche esigenze, sono stati immortalati con sapiente maestria dall’obiettivo del fotografo e postproduttore Leonardo Baldini per essere poi affiancati al modello, in uno straordinario accostamento dove a fatica si distinguono originale e “copia”. Accompagna il lettore nella disamina tecnica, biblica e soprattutto umana della mostra un saggio di Antonio Natali che non manca di sottolinearne l’unicità e la straordinaria ricerca d’uguaglianza: «Esposizione di rara bellezza. Non solo perché son belle le foto, ma anche perché bella è l’invenzione». Completa il testo un saggio di Andrea Mannucci dedicato alla storia del corpo nel cammino della diversità: un excursus che ripercorre il concetto di “normale e diverso” partendo dall’antico Egitto fino alla recente istituzione delle Paralimpiadi.
Il privilegio dei vivi. Conversazioni sulla morte e sul morire
Adamo Antonacci, Massimiliano Bardotti
Libro
editore: Eretica
anno edizione: 2024
pagine: 102
Controcuore
Adamo Antonacci
Libro: Libro in brossura
editore: Porto Seguro
anno edizione: 2019
pagine: 368
Morgan Albore, diciassettenne fiorentino con problemi caratteriali, è innamorato di Maria, una ragazzina quindicenne altrettanto problematica, ospite come lui dell’istituto per minori Gled. Entrambi provenienti da famiglie disagiate, trovano nella loro storia d’amore – per quanto infantile e superficiale – un modo per affrontare la vita. Soprattutto Morgan, solo in apparenza più forte, riversa per intero le aspettative nei confronti del futuro in quella ragazzina bionda e dalla risata sguaiata, nonostante le evidenti divergenze caratteriali e culturali. Sì perché Morgan, a differenza di tutti gli altri gledini, ha da sempre una grande passione per la letteratura e per il cinema. Passione che, se da una parte ne rafforza la sensibilità, dall’altra ne accresce l’arroganza. Ma sia l’una che l’altra gli si ritorcono contro nel momento in cui scopre non solo d’aver messo incinta Maria, ma anche di non essere in grado di vivere senza di lei.
Se là saranno i tuoi occhi
Adamo Antonacci
Libro: Libro in brossura
editore: Scatole Parlanti
anno edizione: 2018
pagine: 76
Adamo Antonacci usa il verso strofico senza compiacimento e autoreferenzialità, non è un rispecchiamento compiaciuto il suo, ma è il desiderio di un cammino verso “l’eternità che fluisce dentro”; lo struggimento poetico non si spegne nella sua ispirazione compiuta in versi, ma s’illumina come gesto utopico, e quel “sovrumano sforzo di ricomporre” è la sua stessa coscienza di esistere. La nostalgia per qualcuno che non c’è più, nonostante la gravità dell’animo, la difficoltà del cuore di accettare l’ineluttabile, scivola in tenere effigi di vita quotidiana fino a sfiorare un sentimento eterno in cui il divino ha la stessa luce del “chiarore di una danza”.
La luce necessaria
Adamo Antonacci
Libro: Libro in brossura
editore: Eretica
anno edizione: 2020
pagine: 106
La silloge è incentrata su una serie di temi ricorrenti, come l’amore, la morte, la figura materna, Dio, le piccole cose. Ogni verso è visto attraverso la lente della poesia stessa, sentita come una sorta di ponte tra la realtà materiale e la dimensione ultraterrena. "Quando si legge una poesia ci si affaccia alla propria morte. E alla luce necessaria ad attraversarla." Ed è da questa suggestione che prende il titolo la raccolta poetica. La luce necessaria è infatti la poesia ma scarnificata di ogni retorica ed evocata attraverso un linguaggio che non si fa mai né aulico né ricercato, ma che rimane saldamente ancorato all’essenziale.