Libri di A. Roca De Amicis
Palazzo Spada e i pavimenti del seicento a Roma
Libro: Copertina rigida
editore: Artemide
anno edizione: 2021
pagine: 108
Questo libro, che raccoglie gli interventi di una giornata di studio tenutasi a Palazzo Spada, fa il punto delle conoscenze su una componente dell'architettura tanto importante quanto negletta, incentrandosi sui temi dell'ideazione e dell'esecuzione dei pavimenti della Roma barocca proprio a partire dalla sede del convegno. Fabbrica tra le più significative, sia per la decorazione originaria che per le trasformazioni intercorse nella prima metà del XVII secolo, Palazzo Spada presenta, infatti, un'ampia casistica di pavimentazioni in cotto, i cui princìpi, nonché i partiti decorativi e gli esecutori, sono qui indagati a fondo. Partendo da questo esempio di residenza cardinalizia, il libro offre aperture tematiche sui cantieri pavimentali e sulle tecniche in uso nei palazzi romani tra XVI e XVII secolo, nonché sui pavimenti lapidei delle chiese, che si configurano in modo sempre più deciso come attivo commento degli spazi interni, in un serrato confronto fra tradizioni di varie provenienze storiche e geografiche.
Quaderni dell'Istituto di Storia dell'Architettura. Volume Vol. 64
Libro: Libro in brossura
editore: L'Erma di Bretschneider
anno edizione: 2016
pagine: 96
I primitivi traditi. L'arte dei «selvaggi» e la presunzione occidentale
Sally Price
Libro: Libro in brossura
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2015
pagine: 160
Di che cosa parliamo quando parliamo di "arte primitiva"? Quali parametri usiamo per definire e valutare manufatti che, un po' come gli africani durante la tratta degli schiavi, sono stati catturati, strappati via dal loro tessuto socio-culturale di origine, trapiantati in terre ignote e riproposti in nuovi contesti per soddisfare le esigenze economiche, ideologiche e culturali di un'elite colta? Sally Price attinge a una varietà di fonti - la pubblicità della moda e i film, l'antropologia e i fumetti - per guidarci in un'indagine attorno all'arte tribale e ai malintesi che la accompagnano in Occidente, dove l'osservatore "civilizzato" si accosta alle culture remote per mezzo di una fitta rete di preconcetti, convinto, il più delle volte, che i loro prodotti siano l'esito di pulsioni irrazionali sorrette da dinamiche sociali e riti religiosi oscuri. L'antica contrapposizione tra oggetto etnografico e opera d'arte - insieme a quella tra selvaggio e civile - viene qui gettata alle ortiche man mano che si fa luce sull'oscurità che avvolge gli artisti primitivi, fino a invalidare l'idea corrente che questi operino nell'anonimato mentre il culto dell'espressione individuale sarebbe appannaggio esclusivo dei "nostri" artisti. Equivoco, quest'ultimo, che ha contribuito a ratificare il processo di disumanizzazione dell'arte primitiva: ovvero il completo disconoscimento dell'ambiente intellettuale dal quale tali oggetti provengono.
Colloqui d'architettura. Volume 2
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2013
pagine: 160
Storia dell'architettura del Veneto. Il Seicento
Libro: Copertina rigida
editore: Marsilio
anno edizione: 2009
pagine: 331
Dalle antichità veronesi al paradosso di Venezia, città che sorge sull'acqua, sino alle opere di Carlo Scarpa, l'architettura nel Veneto ha rivestito un ruolo centrale per la cultura e l'identità di un'intera regione. E non solo, se pensiamo che grande parte dell'edilizia monumentale europea del XVII è segnata dall'influenza di Palladio, di Vincenzo Scamozzi e dei loro eredi. Il Seicento è il primo di una collana di 10 volumi che vogliono offrirsi come un completo riferimento per gli studi sull'architettura veneta. Le campagne fotografiche realizzate ex novo, sono curate dai più noti interpreti della fotografia d'architettura.
I primitivi traditi. L'arte dei «selvaggi» e la presunzione occidentale
Sally Price
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
Passato e presente nella storia dell'arte
Irving Lavin
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 425
Il volume è una raccolta di saggi. In ognuno di questi saggi si tratta di opere che esplicitamente si riferiscono ad altre opere anteriori e che "parlano" dell'essere umano, si tratti dell'artista o del committente. Ma qual'è il messaggio che tali opere avevano per i loro contemporanei? Per rispondere a questa domanda, Lavin ingaggia una vera e propria caccia alla ricerca di quel "movente primo dell'arte: il contributo originale dell'artista".