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Libri di A. Cedola

Horcynus orca di Stefano d'Arrigo

Horcynus orca di Stefano d'Arrigo

Libro

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2012

pagine: 164

Horcynus Orca, un gigante marino di 1257 pagine; un organismo compatto, unitario, spaventosamente coerente: la realizzazione, secondo le intenzioni dichiarate dello stesso autore, di una "totalità lessicale, sintattica e semantica", di un sistema espressivo "completo e assoluto". Un capolavoro, prima e al di là del clamoroso caso editoriale che ha scatenato alla sua uscita, nel 1975, da rileggere, e su cui tornare come a un classico del Novecento. A quel romanzo-mostro è dedicato questo volume, che raccoglie le relazioni del seminario MOD svoltosi il 19 e il 20 febbraio del 2010 all'Università di Cassino. Hanno partecipato alle due giornate di studio Giancarlo Alfano, Silvia Assenza, Ambra Carta, Andrea Cedola, Stefano Colavita, Fernando Gioviale, Walter Pedullà, Laura Piazza, Siriana Sgavicchia, Dario Tomasello, con interventi che hanno spaziato nel labirinto orcinuso, alle diverse profondità e ampiezze del testo, affrontando le grandi questioni, stringendo sui dettagli o spingendosi ben oltre, e hanno guardato cosa c'è, o potrebbe esserci, sotto, e dentro e prima; e quanto, ancora, ci sarà da esplorare. Chiude il volume un ricordo darrighiano di Gabriella Baroni Palli.
18,00

Novelle del mondo occulto

Novelle del mondo occulto

Luigi Capuana

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Pendragon

anno edizione: 2007

pagine: 308

Luigi Capuana: l'autore di Giacinta e del Marchese di Roccaverdina; il teorico del verismo, tra i maggiori critici del secondo Ottocento, amico di Verga, De Roberto, Pirandello; il novelliere di razza, il geniale inventore di fiabe, lo sperimentatore di generi e di forme; il professore universitario, il difensore in tribunale del Mafarka marinettiano; don Lisi, rigoroso ed entusiasta, credeva agli spiriti. E sulle manifestazioni del sovrasensibile pubblicò - "il primo in Italia a occuparsi dello scabroso soggetto" - due studi sorprendenti. Ai fenomeni straordinari, tracce di un mondo naturale occulto, dedicò inoltre diverse novelle, alcune delle quali non sono state finora ripubblicate dopo le prime edizioni in volume. Le inversioni temporali, il quadro animato, il vampiro, il fantasma, l'essere invisibile, la telepatia, il mesmerismo, l'allucinazione: Capuana esplora i limiti estremi dell'umano con la lente dello psicopatologo, non lascia alcuno spazio al sovrannaturale; tutto rientra infine nel "mondo della realtà". Eppure, un senso di mistero e di turbamento permane, affiorante dall'oltre psichico ed erotico dei personaggi ("prefreudiani") di queste novelle: un livello doppio d'elaborazione fantastica, che sembra rivelare una tensione e un umore già pienamente novecenteschi.
14,00

I fatti della fera

I fatti della fera

Stefano D'Arrigo

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2004

pagine: LXII-659

Nel 1960 Stefano D’Arrigo consegnò all’editore una prima stesura di quello che, dopo quindici anni di incessante lavoro, sarebbe diventato il suo capolavoro, "Horcynus Orca". Questo testo, pubblicato con il titolo I fatti della fera, rappresenta la tappa iniziale di un’impresa creativa monumentale. Protagonista è ’Ndrja Cambrìa, marinaio che, nell’autunno del 1943, attraversa le coste dello Stretto per tornare al villaggio natale. Il suo viaggio è popolato da creature mitiche come le fere, delfini che infestano il mare, e l’Orcaferone, incarnazione della morte, e figure straordinarie come maghi e donne selvagge, i pescatori stremati dalla guerra e il padre che parla per un’intera notte. Già in questa versione si riconoscono la trama simbolica e l’impasto linguistico di dialetto, lingua colta e neologismi che faranno di "Horcynus Orca" uno dei capolavori della letteratura italiana del Novecento. Introduzione di Walter Pedullà.
15,00

I fatti della fera

I fatti della fera

Stefano D'Arrigo

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 2000

pagine: 670

Nel 1960 D'Arrigo consegnò all'editore Mondadori per la stampa una prima redazione di Horcynus Orca, dalla quale furono estratte le prime cento pagine e pubblicate sul Menabò di Vittorini. Già allora Vittorini chiosò con queste parole: "Fa parte di un work in progress ch'io non sono riuscito ad appurare in che anno, e come, e perché, sia stato iniziato, e come sia andato avanti finora, ma che ritengo possa restare soggetto a mutamenti e sviluppi anche per un decennio". Questo libro è la prima stesura del capolavoro di D'Arrigo, pubblicato con il titolo originale.
18,59

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