Libri di A. Carugo
Leonardo e gli ingegneri del Rinascimento
Bertrand Gille
Libro: Copertina morbida
editore: Odoya
anno edizione: 2016
pagine: 319
Uno dei motivi dominanti della moderna storia della scienza consiste nel tentar di chiarire gli elementi di continuità che legano fra loro le varie epoche del pensiero scientifico. È altrettanto vero che esistono personalità eccezionali, capaci di dominare con la loro intelligenza e il loro talento intere epoche. Ma queste personalità non nascono dal nulla. Ricostruire la formazione di un genio significa spesso abbassare il piedistallo su cui lo hanno collocato le generazioni successive e render giustizia a numerose figure minori che hanno contribuito al progresso della scienza. Quello degli ingegneri del Rinascimento è un mondo affascinante e ricchissimo in cui, se da un lato si raccolgono certe eredità del mondo antico e medievale, dall'altro si vengono organizzando e consolidando certe nozioni di statica e dinamica che contribuiranno al sorgere della scienza moderna. Nei taccuini di Leonardo abbiamo un quadro vivo di un'epoca in cui, nel lavoro degli ingegneri, comincia a infiltrarsi una preoccupazione nuova: quella di una base scientifica su cui costruire. Le prodigiose "macchine di Leonardo", che hanno meravigliato e stupito generazioni, hanno spesso antecedenti precisi, individuabili nelle scoperte di Kyeser, Villard de Honnecourt, Guido da Vigevano, Taccola, Valturio, Francesco di Giorgio Martini.
Le due culture
Charles P. Snow
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2005
pagine: 137
Scienziati e letterati non comunicano, non si amano, anzi si detestano. Lo denunciava cinquant'anni fa Sir Charles P. Snow (1905-80), fisico e scrittore inglese, in questo celebre testo polemico. Cos'è cambiato da allora? Quell'avversione denunciata da Snow, così negativa per le sorti del mondo e del sapere, è stata in qualche modo archiviata e superata? E in Italia i rapporti tra i due universi sono intanto migliorati? Gli interventi di Giulio Giorello, Giuseppe O. Longo e Piergiorgio Odifreddi mostrano come l'espressione "due culture" si sia arricchita di nuovi significati impensabili al tempo di Snow e di come inizi a soffiare un vento nuovo.

