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Libri di X. Rodriguez Bradford

Sergej Scukin. Un collezionista visionario nella Russia degli zar

Sergej Scukin. Un collezionista visionario nella Russia degli zar

Natalia Semenova, André-Marc Delocque-Fourcaud

Libro: Copertina morbida

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2020

pagine: 335

Quando nel 1906 si trova faccia a faccia con lo scandaloso Le Bonheur de vivre di Matisse, Sergej Scukin è colto da un fremito che a stento riesce a controllare. Rampollo di un'illustre famiglia moscovita, a poco più di cinquant'anni Scukin è un consumato collezionista con un vissuto importante alle spalle. Già da un decennio, dopo aver risollevato le sorti dell'impresa tessile paterna, ha preso a frequentare Parigi dove può ammirare i pittori d'avanguardia esposti ai salon: sono i Monet, i Degas, i Cézanne, i Gauguin e i Van Gogh che vanno via via a rivestire con le loro tinte oltraggiose le pareti di palazzo Trubeckoj. In quel 1906, dunque, Sergej riconosce l'ondata di emozione che lo travolge quando sente sua un'opera fin dal primo istante. È l'inizio di un legame complice e fecondo con Matisse, grazie a cui nasceranno capolavori come La Danse e La Musique, e che segna il culmine della visione profetica di Scukin, espressa alla perfezione dal suo monito al pittore francese: «Il pubblico è contro di lei, ma il futuro è dalla sua parte». Qualche anno dopo, a fare ingresso nella sua dimora sarà niente meno che Picasso: accolto inizialmente con quella circospezione che si riserva a un nuovo ospite, finirà per dominare il suo già eclatante corpus di tele. Prende forma così una collezione ineguagliata che, prima ancora di essere requisita dallo Stato in seguito alla Rivoluzione del 1917, sarà regolarmente aperta al pubblico. Di fronte a quel vortice di colori i giovani artisti russi sono investiti da uno choc culturale pari all'euforia per quei bocconi infuocati che ispireranno i lavori delle future generazioni. Nell'inquadrare le vicende dell'uomo e del mecenate, Semënova e Delocque non possono fare a meno di rievocare anche il destino dei quattro fratelli che hanno giocato un ruolo decisivo nella sua avventura: Nikolaj, Pëtr, Dmitrij e Ivan Scukin, emblemi dei diversi volti del collezionismo, hanno contribuito con le loro raccolte ad arricchire il patrimonio dei musei russi. Insieme a loro Sergej è protagonista di una saga familiare che intreccia la turbinosa storia della Russia a cavallo tra il XIX e il XX secolo con quella della rivoluzione artistica che negli stessi anni ha sconvolto l'Europa.
32,00

Alberto Giacometti. Biografia

Alberto Giacometti. Biografia

Catherine Grenier

Libro: Copertina morbida

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2019

pagine: 306

«Sorride. E tutta la pelle grinzosa del suo viso si mette a ridere. In uno strano modo. Non solo gli occhi ridono, ma anche la fronte. Tutta la sua persona ha il colore grigio del suo atelier. Per simpatia, forse, ha preso il colore della polvere.» Con queste parole Jean Genet, modello prediletto, descrive Alberto Giacometti, scultore irriducibile, un carattere che gli anni travagliati e il lavoro ossessivo hanno scolpito sul suo volto. L'attività nello studio di rue Hippolyte-Maindron, del resto, è molto intensa: a varcarne la soglia si assiste all'incessante lavorio sulle figure, che Giacometti distrugge e ricostruisce senza requie, in un'estenuante ricerca della perfezione, un oscillare tormentoso fra un ideale a cui tendere e i tentativi abortiti, un andirivieni di dubbi e ripensamenti. Pochi secondi fa rideva, ora tocca una scultura abbozzata e, rapito dal contatto delle dita con la massa di argilla, non si cura più di chi ha di fronte. Nato nel 1901 a Borgonovo, Alberto trascorre la giovinezza nello spazio aspro e familiare della Svizzera, con il padre che lo inizia all'arte fin dalla più tenera età e segue passo passo la sua carriera offrendogli incoraggiamento e sostegno. Nel 1922 si trasferisce a Parigi, dove compie i primi passi sotto la guida di Antoine Bourdelle e Zadkine, affrancandosi però ben presto dai suoi mentori per avvicinarsi, seppure per una breve fase, al Surrealismo di Breton e al Cubismo. Lo spirito ribelle, che segna tutta la sua ricerca e il suo passaggio attraverso le avanguardie, lo porterà a intraprendere un cammino solitario, ai margini del mondo dell'arte, nonostante le assidue frequentazioni con gli intellettuali più celebri dell'epoca nei caffè del Quartiere latino e di Montparnasse. Sedotto dalle arti primitive, approderà a una rappresentazione più sintetica e allucinata, dando vita a una schiera di figure vacillanti e in perenne cammino, che lo consacreranno sulla scena internazionale. «Non lasciarmi influenzare, da niente» annota in uno dei suoi taccuini: Alberto Giacometti appartiene a un tempo senza tempo, ciò che caratterizza l'essenza più autentica dell'arte. Il volume è pubblicato in formato solo testo.
30,00

Vedere l'invisibile. Saggio su Kandinskij

Vedere l'invisibile. Saggio su Kandinskij

Michel Henry

Libro: Copertina morbida

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2017

pagine: 174

Ogni fenomeno è traccia materiale delle forze invisibili che l'hanno generato, fusione indissolubile di contenuto e forma, di elementi interiori ed esteriori. Così va intesa quella pittura che, affrancata da propositi figurativi, aspira a incarnare sensazioni, emozioni e passioni, in una parola: l'intima essenza della vita. Tale era il senso della rivoluzione operata all'alba del secolo scorso da Kandinsky, il fondatore della pittura astratta. Tale è l'oggetto di indagine di questo saggio di Michel Henry, il cui pensiero fenomenologico si snoda tutto attorno al tema della vita, quella vita che il "pioniere dei pionieri", mira a rappresentare pittoricamente nella sua pulsante invisibilità. Non si tratta più di "astrarre da" qualche elemento del mondo visibile, né di cogliere un'esteriorità già di per sé costituita per restituirla in forma di immagine più o meno mimetica. La sfida è far venire alla luce qualcosa che prima non esisteva se non in una dimensione clandestina. Ma se il mezzo pittorico, per sua stessa definizione, è esibizione del visibile che si manifesta in forme e colori, come può dar corpo a una realtà nascosta alla vista? A partire dall'analisi dei testi teorici che hanno accompagnato lo sviluppo dell'arte astratta di Kandinsky e che ne costituiscono la via d'accesso privilegia- - ta, Henry mostra come l'artista separi colore e linea dalle costrizioni della forma visibile: ogni linea è il prodotto di una forza, ogni colore è legato a una tonalità affettiva, a una sonorità interiore. Se siamo essenzialmente forza e affetto, allora linee e colori permettono al nostro essere più intimo di emergere. Più che dare avvio a un semplice movimento in pittura, l'astrazione di Kandinsky ci rivela dunque la verità profonda dell'arte, che in qualche misura è tutta astratta, svincolata da un'aderenza al mondo esterno. Cogliere i princìpi di questa rivoluzione equivale a comprendere che l'arte' è l'espressione massima della potenza della vita e, in definitiva, la sua più esemplare oggettivazione.
17,00

Cacciatori d'arte. I mercanti di ieri e di oggi

Cacciatori d'arte. I mercanti di ieri e di oggi

Yann Kerlau

Libro: Copertina morbida

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2015

pagine: 250

Visionari, uomini d'affari, spericolati avventurieri con il pallino dell'arte e un'infatuazione infantile per il rischio. Stanare i van Gogh di domani è l'ossessione che da sempre spinge i mercanti più intrepidi a battere strade ignote rastrellando studi e scommettendo tutto su pittori incompresi o troppo in anticipo sui tempi. In anni recenti, tuttavia, la truffa dei falsi che ha mandato alla rovina una delle più rispettabili gallerie newyorkesi, Knoedler, ha messo allo scoperto il marcio di una professione che può presto degenerare in becera speculazione. Yann Kerlau narra la folgorante ascesa e le alterne vicende di alcuni fra i più celebri cacciatori di artisti dall'Ottocento ai giorni nostri: dal primo fervido sostenitore degli impressionisti, Théodore Duret, fautore di quel giapponismo cui Gauguin, van Gogh e Monet saranno tanto debitori, a Paul Durand-Ruel, che poco dopo spalanca ai "rifiutati" le porte del mercato americano; da un fuoriclasse nella tattica delle vendite come l'indolente Ambroise Vollard, allo scaltro Daniel-Henry Kahnweiler, divenuto il mercante di Picasso nonostante un esordio poco promettente, fino all'eccentrica Peggy Cuggenheim, l'ereditiera americana che con l'aiuto di consiglieri d'eccellenza scova gli artisti più all'avanguardia per la sua galleria newyorkese. Giunti ormai ai giorni nostri, è il turno di un pubblicitario consumato come Charles Saatchi, approdato all'olimpo dell'arte elevando l'artista a marchio di fabbrica...
25,00

Il grande libro dell'olio d'oliva. Una storia millenaria

Il grande libro dell'olio d'oliva. Una storia millenaria

Carlos Falcó

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2014

pagine: 239

La storia dei paesi del Mediterraneo, favoriti da un clima mite e fecondo, è stata segnata dalla produzione dell'olio d'oliva, tanto che diverse città sono nate e si sono sviluppate proprio grazie al commercio di questo antichissimo e pregiato prodotto della civiltà umana. Così, quando si parla di cultura mediterranea, si parla anche di cultura dell'olio: una cultura radicata e condivisa da diversi popoli, per i quali l'olivo è sempre stato oggetto di cure amorevoli e simbolo di valori preziosi. Carlos Falcò, celebre produttore spagnolo di vino e olio, ci accompagna in questo viaggio alla scoperta della cultura dell'"oro liquido", partendo dalle prime testimonianze scritte sulla coltivazione dell'olivo, risalenti al III millennio a.C., per arrivare ai giorni nostri. E quello che ci presenta è un quadro esauriente dell'"universo olio", capace di soddisfare ogni curiosità: dalle sue origini alle diverse tecniche produttive, dalle varietà esistenti alle loro numerose proprietà e applicazioni - in gastronomia, nella cosmesi, come fonte d'illuminazione -, dal significato del termine "extravergine" ai modi per riconoscere un olio di qualità superiore. Con la stessa passione con cui illustra ogni fase del processo che trasforma le olive nel più apprezzato dei condimenti, l'autore denuncia la frode che inquina parte del vastissimo e ricco mercato dell'olio, fornendo al lettore importanti strumenti per orientarlo verso un consumo consapevole.
28,00

Il metodo V

Il metodo V

Víctor Valdés

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2015

pagine: 137

Ti sei dato sfide da superare e obiettivi da raggiungere? Devi dimostrare ogni giorno al tuo capo quanto vali? O il capo sei tu e hai un'azienda da mandare avanti? Stai per affrontare una prova da cui dipende il tuo futuro? Hai davanti a te un esame importante o un colloquio di lavoro? Devi parlare di fronte a una platea numerosa e convincerla di quello che stai dicendo? Stai pensando di voltare pagina ma non osi fare il primo passo per paura dell'ignoto? Tutti si trovano quotidianamente di fronte a situazioni simili che generano molto stress. Con un semplice metodo in otto passi, "II metodo V" intende aiutarti a gestire e neutralizzare la pressione, in modo da raggiungere con tranquillità gli obiettivi prefissati. Con questo metodo, ideato a partire dalla propria esperienza diretta, Valdés è diventato uno dei migliori portieri del mondo. Eppure, come racconta in questo libro, Victor Valdés non voleva nemmeno giocare tra i pali. Sono stati i suoi allenatori e la sua famiglia a obbligarlo. Dopo essere stato sul punto di abbandonare il calcio in varie occasioni, Valdés ha allenato la sua mente a superare tutti gli ostacoli ed è arrivato a giocare nel leggendario Barcellona di Pep Guardiola e Leo Messi, vincendo tutti i titoli individuali e di club. In questo libro Victor Valdés spiega come è arrivato a questi risultati, mettendo a disposizione del lettore il suo metodo.
17,00

Vedere l'invisibile. Saggio su Kandinskij

Vedere l'invisibile. Saggio su Kandinskij

Michel Henry

Libro

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 1996

pagine: 190

16,50

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