Libri di V. Pinto
Meccanica dello spirito
Walter Rathenau
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2021
pagine: 326
«Quel regno chiamato dal suo araldo "regno dei cieli" e "regno di Dio" che, in questo povero e laico testo, aleggia su di noi come regno dell'anima». Così si chiude il più importante saggio di psicologia della storia di Walther Rathenau. Meccanica dello spirito (o Regno dell'anima) è un'analisi dell'evoluzione della psiche umana nel corso del tempo, dall'infanzia timorosa e timorata sino alla maturazione responsabile. Un saggio multidisciplinare scritto da un "autodidatta", che spazia dalla teologia alla filosofia, dalla fisica alla chimica, dalla storia all'arte. Un saggio-confessione misticheggiante dove l'autore, ormai uno dei più importanti imprenditori della Germania pre-bellica (industria elettrica), mette nero su bianco le sue conoscenze enciclopediche e le sue esperienze di vita con l'obiettivo di proporre un modo alternativo di crescita dove trovino un nuovo equilibrio liberalismo e socialismo, individualità e solidarietà, spirito e anima, conoscenza e comprensione, maschile e femminile.
Cava de' Tirreni. 9 percorsi tra storia, natura, arte e cibo. Con cartina estraibile
Libro: Copertina rigida
editore: Area Blu Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 156
Considerata "la porta della Costa d'Amalfi", per il suo posizionamento a ridosso del primo comune della Divina, Vietri sul Mare, Cava è nota per la sua prestigiosa e ultramillenaria abbazia benedettina e il borgo porticato, per il quale Cava è anche identificata come la "Bologna del Sud". Questa città si fa apprezzare per la sua eleganza, la pulizia delle strade, la storia illustre, la bontà e varietà della ristorazione, la lunga tradizione in pasticceria, le vie dello shopping, la cosiddetta "movida" dedicata ai più giovani.
Egemonia nazionale. Gramsci, Medem e la questione ebraica nel Novecento
Libro: Copertina morbida
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2019
pagine: 155
Nazionalismo e socialismo sono i due temi cruciali per capire la storia del XX secolo, costellata di innumerevoli tentativi di conciliare appartenenza biologica e appartenenza sociale. Un caso particolare è rappresentato dall'ebraismo che ha visto risorgere un'entità statuale autonoma nella terra atavica, ma che ha anche visto una serie di intellettuali riflettere sulla misura e i limiti dell'appartenenza nazionale ebraica. Il Bund di Medem è forse il caso più sintomatico di tentata unione tra persona, appartenenza etnica e senso della rivoluzione sociale. Il comunismo di Gramsci ha espresso una visione della nazione operaia non molto dissimile dal sionismo marxista di Borochov.
Un'edizione tascabile di alcuni racconti per lo più reazionari
Vladimir Jabotinsky
Libro: Copertina morbida
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2013
pagine: 156
Nomadi. Saggio sull'animo ebraico
Isaac Kadmi-Cohen
Libro: Copertina morbida
editore: Pinto Vincenzo
anno edizione: 2013
pagine: 245
I nomadi delle lande desolate arabiche sono gli stessi del mondo civilizzato del XX secolo? A questa domanda Kadmi-Cohen, intellettuale ebreo naturalizzato francese, risponde positivamente. In questo saggio poetico e politico, l'autore ci spinge nei meandri dell'animo ebraico, tentando di comprendere le innate contraddizioni del "semitismo" e ingaggiando un corpo a corpo con l'antisemitismo e i suoi sostenitori.
Rembrandt come educatore
August J. Langbehn
Libro: Copertina morbida
editore: Pinto Vincenzo
anno edizione: 2013
pagine: 407
Rembrandt come educatore è stato uno dei best-seller editoriali della Germania fine Ottocento. Strutturato secondo linee analogiche e non logiche, questo saggio di critica della cultura ha fornito una diagnosi precisa della crisi di valori del popolo tedesco: la mancanza di punti di riferimento, la povertà culturale e la corsa spasmodica verso il successo materiale.
Il salonicchiota in nero. Ebraismo e sionismo nella «Nuova Italia» fascista (1918-1938)
Isacco Sciaky
Libro: Copertina morbida
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2008
pagine: 256
L'ebreo e l'ebraismo nell'opera di Rembrandt
Anna Seghers
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2008
pagine: 94
Come rappresentò Rembrandt l'ebreo e l'ebraismo? Perché mutò la propria visione nel corso del tempo? Che differenza c'era fra l'ebraismo sefardita e quello ashkenazita nell'Amsterdam di metà Seicento? A tutte queste domande fornisce risposte esaurienti la tesi di laurea del 1924 di Netty Reiling, una giovane studentessa ebrea tedesca che di lì a poco avrebbe assunto lo pseudonimo di Anna Seghers, la grande e celebre scrittrice comunista. Ricorrendo al metodo comparativo, l'autrice ci consegna un minuzioso lavoro critico di storia dell'arte condito da una teoria estetica molto attenta al rapporto fra realtà immaginata e realtà effettiva.

