Libri di Ulisse Barbieri
Marat
Ulisse Barbieri
Libro: Copertina morbida
editore: Relapsus
anno edizione: 2015
Dramma in quattro atti scritto da Ulisse Barbieri nel 1885. Vero e proprio manifesto della poetica teatrale barbieriana, consistente nella scelta di gettare uno sguardo irredente e disilluso su tutte le cose del mondo, anche quelle più care e amate. La ghigliottina della Rivoluzione si presenta quindi come metafora di tale opzione nichilista.
I briganti greci
Ulisse Barbieri
Libro: Copertina morbida
editore: Relapsus
anno edizione: 2015
Racconto storico che trae ispirazione da un vero fatto di cronaca (1864), ovvero la morte violenta di quattro diplomatici europei nelle vicinanze di Maratona. Ulisse Barbieri (1841-1899) tratta la vicenda col suo solito stile sardonico e disincantato, impreziosito da un consapevole tocco tardoromantico.
Gli incendiari della Comune
Ulisse Barbieri
Libro: Copertina morbida
editore: Relapsus
anno edizione: 2015
Lo scrittore gotico Ulisse Barberi (1841-1899) riporta in dettaglio il massacro degli utopisti rivoluzionari della Comune parigina. Esecuzioni sommarie, eccidi di donne e bambini, combattimenti alla baionetta, corpi maciullati da obici e granate. Quale scenario, l'incendio di gran parte della capitale francese: "il cielo era splendidissimo di azzurro e di sole, ciò che raddoppiava la mestizia e l'orrore". Il testo include alcune corrispondenze di Petruccelli della Gattina; altre, costituiscono il materiale giornalistico su cui ha lavorato Barbieri.
Ribellione
Ulisse Barbieri
Libro: Copertina morbida
editore: Relapsus
anno edizione: 2015
Raccolta di poesie di Ulisse Barbieri (1841-1899), vero e proprio vessillo dell'anticolonialismo italiano. Di tal fetta dell'opinione pubblica d'allora, esalta l'anima più cattiva, corrosiva e provocatoria. Pubblicato originariamente nel 1887, il testo anticipa fermenti novecenteschi, politici e artistici, restando tuttavia un unicum per la sua originalità e la sua violenza verbale e concettuale.
Giulio Cesare
Ulisse Barbieri
Libro: Copertina morbida
editore: Relapsus
anno edizione: 2015
Gli orrori dei combattimenti fra gladiatori e delle belve spinte a sbranare vittime innocenti, i massacri perpetrati dal militarismo romano, i coltelli vendicatori dei congiurati: il drammaturgo gotico Ulisse Barbieri (1841-1899) in questi quattro atti propone una cruda lettura degli esiti cui conduce sempre, in ogni momento storico, il delirio di potere. Armata di un linguaggio metodicamente spietato e tagliente, l'opera del 1879 si rivela anche e soprattutto una critica al nascente colonialismo dell'Italia postunitaria.
La locanda dei fanciulli rossi
Ulisse Barbieri
Libro: Copertina morbida
editore: Relapsus
anno edizione: 2015
Coltellacci da cucina, fiumi di sangue fumante... Il drammaturgo gotico Ulisse Barbieri (1841-1899) riprende il tema del vampirismo rivestendolo di contenuti anticipatori; il tributo di vite innocenti è infatti richiesto da un'idea mostruosa: il miraggio dell'eterna giovinezza. Questo dramma in quattro atti, scritto nel 1873, presenta un tasso di violenza inedito per i tempi (e non solo); il Grand-Guignol parigino aprì i battenti più tardi, nel 1897.
Il palazzo del diavolo
Ulisse Barbieri
Libro: Copertina morbida
editore: Relapsus
anno edizione: 2014
pagine: 240
Questo romanzo è il capolavoro gotico di Ulisse Barbieri (1841-1899). L'idea di decomposizione, disfacimento, morte organica assume qui lo spessore della concreta intuizione filosofica ed estetica. Ne emerge una nuova forma di "satanismo concettuale" in assoluto anticipo sui tempi, che fiorisce su uno scheletro narrativo tardoromantico. La sorpresa aumenta se si pensa che i personaggi più giovani si cristallizzano in volti e aspetti accostabili a certe future produzioni fumettistiche giapponesi. Il "Palazzo del diavolo" è l'incubo de "I promessi sposi".
L'assedio di Parigi
Ulisse Barbieri
Libro: Copertina morbida
editore: Relapsus
anno edizione: 2014
pagine: 96
Il drammaturgo gotico Ulisse Barbieri (1841-1899) approfitta del dramma nazionale francese costituito dall'assedio prussiano a Parigi (inverno 1870-71) per realizzare una pièce popolare strappalacrime, provocatoriamente repubblicana e sottilmente cinica. Un antesignano scenario urbano "apocalittico", dove la popolazione alla fame è costretta a mangiare cani, gatti, topi ed elefanti, si scioglie in un finale allegorico che testimonia la precoce presenza, al tempo, di una cultura pacifista.