Libri di Totò Mazzara
Fedro e me. Favuli
Totò Mazzara
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2025
pagine: 141
Le favole sono, nella loro semplicità allegorica, fonte di saggezza, trasmettono valori morali, sociali e culturali, insegnano a distinguere tra il bene e il male, stimolano l'immaginazione e il pensiero critico, fanno riflettere sui problemi della vita creando momenti di conforto e di speranza, nel credere di aver la forza per superare tutti gli ostacoli che la vita ci mette dinanzi. Per tutto questo si scrivono le favole, nella fiducia che l'una o l'altra possano servire da bastone d'appoggio per l'anima, nei momenti difficili della nostra esistenza. Totò Mazzara La raccolta si compone di sedici favole disposte a coppia di due: la prima di Fedro, scritta da Totò in siciliano, e la seconda di Totò. La traduzione dal siciliano all'italiano, a cura dell'editore, è stata fatta con testo a fronte e alla lettera, con una terminologia più vicina possibile allo scritto originale per facilitare la comprensione di chi legge, anche se a scapito di un italiano più corretto e adeguato.
U mè paisi. U dialettu attruvatu arrè
Totò Mazzara
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2024
pagine: 162
"Quannu jiu di nicu ‘ncuntrava stranii, mi dumannavanu: Di u dialettu attruvatu arrè unni sini?” E jiu sempri cci rispunnia: Di la Sammuca. ‘Na vota dicianu: di la Terra di la Sammuca, perché le persone appartenevano alla terra che in qualche modo li aveva generati, il dialetto fa parte di quella terra che ci ha generato. Totò Mazzara, emigrato in Svizzera da più di 55 anni, ha conservato il suo patrimonio culturale di Villafrati, ha viaggiato, ha incontrato altri popoli, altre culture e le ha fatte proprie, le ha mescolate, ma a differenza di altri suoi amici di viaggio, integrandosi nel nuovo paese, è rimasto se stesso, ha conservato il suo patrimonio culturale di una Sicilia antica, la sua generosità, la solarità e cosa ancora più profonda l’amore per la lingua dei suoi antenati: il dialetto." (dalla prefazione di Salvatore Maugeri)
Chiàcchiari e pinsera
Totò Mazzara
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2022
pagine: 150
L’opera racconta meglio di un trattato la società villafratese arcaica e la civiltà contadina che non c’è più, con i suoi miti e i suoi riti, gli usi, i costumi, le credenze, i pregiudizi, la medicina empirica, le pratiche magiche e le strategie di sopravvivenza. Chiamando le cose con il loro nome, senza metafore o eufemismi, che mal si concilierebbero con la crudezza del linguaggio contadino, Totò Mazzara illustra, come può fare soltanto un pittore attento ai particolari e alle sfumature cromatiche, scenette di vita vissuta, strade di campagna e del centro, polverose nella bella stagione, fangose e quasi intransitabili nella brutta. E il tracciato a serpente della ferrovia che da Villafrati portava a Palermo (soppressa il 1° febbraio 1959), feste religiose, gare di abilità come il Gioco dei Pignatelli e il Palio della Cuccagna, fughe d’amore e rituali di corteggiamento a scopo matrimoniale, gruppi di fedeli in gonnella intenti a recitare il rosario all’ombra della Santa Croce, nel quartiere Ultime Case, mentre tutt’intorno i bambini catturavano farfalle e coccinelle schivando le bastonate delle pie donne, sempre pronte a gridare allo scandalo. Prefazione di Pippo Oddo.