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Libri di Timothée Parrique

Il mito della crescita verde. Perché non è possibile disaccoppiare la crescita economica dalla crescita dell’impatto ambientale: prove e argomentazioni

Il mito della crescita verde. Perché non è possibile disaccoppiare la crescita economica dalla crescita dell’impatto ambientale: prove e argomentazioni

Timothée Parrique, François Briens, Christian Kerschner, Alejo Kraus-Polk, Anna Kuokkanen, Joachim Spangenberg

Libro: Libro in brossura

editore: Lu.Ce

anno edizione: 2020

pagine: 150

È possibile godere dei benefici della crescita economica e raggiungere allo stesso tempo la sostenibilità ambientale? Questa domanda è oggetto di un agguerrito dibattito politico tra chi porta avanti, rispettivamente, le idee della crescita verde e della decrescita (o postcrescita). Nell'ultimo decennio, la crescita verde è stata chiaramente la narrazione politicamente dominante: le agende di ONU, Unione Europea e di molti paesi si sono basate sull'assunto che il disaccoppiamento dell'impatto ambientale dal PIL possa permettere in futuro una crescita economica infinita. Considerando l'importanza delle questioni in gioco, è necessaria una valutazione attenta per determinare se siano solide o meno le fondamenta scientifiche alla base di questa “ipotesi del disaccoppiamento”. Questo libro propone una revisione della letteratura empirica e teorica per verificare questa ipotesi. La conclusione è allo stesso tempo prepotentemente chiara e deludente: non ci sono prove empiriche per supportare l'esistenza di un disaccoppiamento della crescita economica dall'impatto ambientale, di un'entità anche solo prossima a quella necessaria ad affrontare il collasso ambientale.
12,00

Rallentare o morire. Per un’economia della post-crescita

Timothée Parrique

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2025

pagine: 368

«Crescita verde, crescita circolare, crescita inclusiva; cinquanta sfumature di crescita, ma sempre crescita». Siamo talmente immersi in questa ideologia che è più facile immaginare il pianeta in ogni sorta di distopia in stile Black Mirror, che un’economia in cui si produca meno. Nata negli anni trenta del secolo scorso come concetto contabile – il famigerato pil – è diventata un mito, un contenitore simbolico in cui facciamo rientrare progetti collettivi e individuali. Se però un tempo ha avuto una funzione ben precisa – rilanciare l’economia dopo la Grande depressione, debellare fame e povertà, ricostruire l’Europa – oggi l’indicatore coincide con l’obiettivo, una crescita senza scopo che ha conseguenze drammatiche. Esponente di una nuova generazione di studiosi, salito alla ribalta in Francia come teorico militante, fautore di un’«economia della post-crescita», in una forma accessibile e stimolante Parrique ci invita (e ci aiuta) a prendere parte alla svolta storica che cambierà le sorti del nostro futuro e le cui alternative impietose sono tracciate nel titolo di questo libro. Per abbattere la pervasiva «mistica della crescita», spiega i complessi meccanismi che la legano alla natura, all’occupazione, al debito pubblico, alla coesione sociale e al benessere. Descrive la nascita e la trasformazione della teoria della decrescita, i luoghi comuni che inquinano il dibattito e le critiche costruttive che lo rinvigoriscono. Propone un piano concreto per andare oltre e imboccare una delle tante strade possibili che aspettano solo di essere prese in considerazione. Questo libro è la rivoluzione gentile dell’economia di cui avevamo bisogno, la prova che la crescita non è un destino ineluttabile. Saremo in grado di riconoscerlo e cambiare il nostro modo di pensare?
21,00

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