Libri di Simonetta Salvestroni
Cristo nei romanzi di Dostoevskij
Simonetta Salvestroni
Libro: Libro in brossura
editore: Qiqajon
anno edizione: 2021
pagine: 99
“I romanzi di Dostoevskij continuano a riproporre la domanda di cosa sarebbe possibile se noi vedessimo il mondo in un’altra luce, la luce offertaci dalla fede” (Rowan Williams). Tale domanda emerge con forza dal vissuto dei personaggi delle opere del grande autore russo. Il percorso delineato in questo libro ci conduce nel loro mondo interiore e nelle sofferenze che li travagliano, aiutandoci a scorgere la potenza che le parole e le azioni di Cristo esercitano su di essi. Da ciò possiamo anche noi essere provocati a riconoscere Cristo nelle nostre esperienze esistenziali, soprattutto nei momenti più oscuri e nelle situazioni che paiono senza via di uscita.
La grande bellezza e il cinema di Paolo Sorrentino
Simonetta Salvestroni
Libro: Libro in brossura
editore: Archetipo Libri
anno edizione: 2017
pagine: 154
Questo libro parte dall’analisi della Grande bellezza, che Paolo Sorrentino riconosce come la sua opera più importante. Il secondo capitolo è dedicato a Youth, diverso ma felicemente complementare rispetto al film precedente. La seconda parte del volume prende in esame le opere del regista girate fra il 2001 e il 2011, in particolare le Conseguenze dell’amore e il Divo dove è più evidente il talento e la forza immaginativa del regista. Ciò che il regista ci vuole trasmettere è accompagnato da una musica classica e spirituale che sostiene e accresce il significato delle immagini e che conduce lo spettatore ricettivo in una dimensione diversa da quella quotidiana. Sorrentino ha dedicato La grande bellezza e Youth alla ricerca e all’espressione della bellezza, che la vita ci offre: nei rapporti umani profondi, nel calore degli affetti, nelle opere artistiche, nella natura.
Il cinema di Werner Herzog e la Germania. Kaspar Hauser, Herz aus Glas, Nosferatu, Woyzeck, Invincibile
Simonetta Salvestroni
Libro: Libro in brossura
editore: Archetipo Libri
anno edizione: 2013
pagine: 152
"C'è un livello di verità molto più profondo di quello della realtà quotidiana. Il mio compito è di scovarlo (...). Ho sempre pensato che, in una certa misura, il cinema dovrebbe spingere gli spettatori a prendere sul serio i propri sogni e a trovare il coraggio di fare ciò che realmente desiderano, anche a costo di fallire. Se trovo una persona che, uscendo dal cinema dopo aver visto un mio film insieme ad altri trecento spettatori, non si sente più sola, allora ho ottenuto tutto ciò che mi sono prefisso" (Werner Herzog). A cinquant'anni di distanza dall'inizio dell'attività cinematografica di questo regista appassionato e creativo ci sono ben pochi studi che aiutino a comprendere la profondità e la ricchezza di significato di opere che sono dotate di una straordinaria potenza visiva e che rivelano "un'inesausta indagine sul linguaggio e i suoi mezzi espressivi". Questo lavoro è dedicato ai cinque film di Werner Herzog ambientati in Germania.
Il cinema di Tarkovskij e la tradizione russa
Simonetta Salvestroni
Libro: Libro in brossura
editore: Qiqajon
anno edizione: 2006
pagine: 280
Un ritratto del grande cineasta che ha saputo trasmettere la ricchezza della tradizione spirituale e culturale russa utilizzando un linguaggio cinematografico innovativo e originale.
Il cinema di Dreyer e la spiritualità del Nord Europa. Giovanna d'Arco, Dies irae, Ordet
Simonetta Salvestroni
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2012
pagine: 160
"Ammetto di aver parlato molto della tecnica. D'altra parte tutti coloro che hanno visto i miei film riconosceranno che per me la tecnica è un mezzo e non un fine e che il mio fine è sempre stato quello di far vivere allo spettatore un'esperienza che lo arricchisca interiormente. Amo profondamente la vita, tutti gli esseri veramente vivi. I miei film vogliono essere una serena meditazione sul grande mistero della vita" (Dreyer). Il libro parte dal presupposto che per comprendere la profondità e la ricchezza dei film del regista danese è di importanza fondamentale il contesto in cui è vissuto l'autore. E difficile per un artista raggiungere una visione e una conoscenza spirituale tanto profonda, come quella che troviamo nella "Passion de Jeanne d'Arc", in "Dies irae", in "Ordet", senza l'appoggio di testi che diano conferma e chiarezza a quello che egli ha sentito e vissuto dentro di lui. Gli anni in cui Dreyer si dedica alla realizzazione della "Passion de Jeanne d'Arc" sono cruciali per il mondo del Nord Europa. Riflettendo sulla sua durissima vicenda esistenziale, sulla chiesa e sui gravi problemi del suo tempo, il regista si è soffermato sui passi più impegnativi e difficili della Scrittura, gli stessi che quattrocento anni prima avevano colpito il giovane Lutero, a lui accessibile grazie al dibattito che queste opere suscitavano a Copenaghen negli anni venti.